Ex Ranuccio, buona la terza. Dopo due tentativi andati a vuoto, il Comune sembra avere finalmente individuato il gestore degli storici locali di piazza Cavalli.
La concessione è stata affidata (per il momento in via provvisoria, in attesa delle verifiche tecniche di rito) a Predrag Veojvodic, per tutti Zune, titolare del Barino di largo Battisti.
Due le buste arrivate a Palazzo Mercanti entro mezzogiorno di ieri, la scadenza contenuta nel nuovo bando: oltre a quella vincente, in lizza anche quella della Iecur, società dell'immobiliarista Gianni Rispoli (gruppo Morpho).
Entrambe sono state ammesse, ha quindi deciso tutto la proposta economica: "Il Barino" di Zune Veojvodic ha offerto un canone annuo di 40mila euro (la base era di 38mila), Iecur invece di 39mila.
Una "volata" che ha dunque premiato l'imprenditore di origine croata, presente alla gara assieme a Augusto Bottioni e Cecilia Struzzola in rappresentanza della Morpho.
Se gli approfondimenti sui documenti della busta vincitrice non porteranno alla luce problemi formali, la gara sarà assegnata e l'ex Ranuccio sarà affidato per 15 anni al nuovo gestore, che ha comunque già manifestato l'intenzione di proseguire anche con il Barino, bar di cui è titolare da quasi tre anni. Un nome storico che proprio Veojvodic, operatore con un'esperienza ultradecennale nel settore dei pubblici esercizi, aveva ripreso e rilanciato. Ovviamente punta a fare lo stesso con il "salotto" buono di Piacenza, per cui sono garantiti, come da contratto, almeno 300mila euro di investimenti.
L'ex Balzer è chiuso dalla metà del gennaio scorso dopo i problemi avuti dalla Drink&Music dei fratelli Grazia, a cui il Comune aveva revocato la concessione per una serie di inadempienze contrattuali.
Erano seguiti ben due tentativi di assegnare la gestione a un nuovo soggetto, ma entrambi erano andati a vuoto: secondo gli operatori erano troppo onerose le richieste dell'amministrazione. La quale nelle settimane scorse ha quindi deciso di prendere la strada della trattativa privata, prendendo contatti con alcuni imprenditori interessati. Tre erano la manifestazioni di interesse giunte al Comune: quella della Morpho, quella del ristoratore Carlo Baldini con alcuni soci e quella nota da tempo di un gruppo di imprenditori che volevano fare dell'ex Balzer una sorta di "tempio" del rock italiano. Palazzo Mercanti ha quindi pubblicato un terzo bando, a cui hanno risposto in due: il gruppo guidato da Rispoli ha confermato il proprio interessamento, ma come nelle migliori sceneggiature cinematografiche all'ultimo è spuntato "Il Barino", che per un soffio si è portato a casa la vittoria. Michele Rancati Libertà del 27/07/2010
Come si chiamerà? Quando aprirà? Come sarà? Sono queste le domande che nei prossimi giorni si sentirà rivolgere all'infinito Predrag Veojvodic, ovviamente se le verifiche sulla sua offerta per la gestione dell'ex Ranuccio andranno a buon fine (mir) Come si chiamerà? Quando aprirà? Come sarà? Sono queste le domande che nei prossimi giorni si sentirà rivolgere all'infinito Predrag Veojvodic, ovviamente se le verifiche sulla sua offerta per la gestione dell'ex Ranuccio andranno a buon fine. Di sicuro, per il momento, ci sono i paletti imposti dal bando: il locale farà bar, ristorante e pasticceria, dovrà avere arredi e servizi di livello (almeno 300mila euro di investimenti) e inaugurerà entro 120 giorni dall'assegnazione ufficiale della concessione. Ciò significa che dovrebbe essere pronto tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre. Il nome? "Zune", così tutti chiamano l'imprenditore di origine croata, non si sbilancia: "C'è tempo e c'è molto da lavorare - spiega - il nome lo troveremo". Per il momento l'ipotesi più probabile è che la nuova denominazione richiamerà il Barino, il bar che Veojvodic ha aperto quasi tre anni fa e che avrà presto un "fratello maggiore" a due passi. E' di poche parole Zune, preferisce tornare subito dietro al bancone: "Non ho molto da dire - aggiunge - sono ovviamente soddisfatto, ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato a presentare l'offerta e che collaboreranno con me nelle prossime settimane, che saranno molto impegnative". All'apertura delle buste, avvenuta negli uffici comunali all'ex palazzo Olivetti, aveva assistito quasi emozionato. Accanto a lui i rappresentanti dell'altra concorrente, la Iecur, società dell'immobiliarista Gianni Rispoli (gruppo Morpho). Una stretta di mano e la promessa di un caffè. Alla fine della gara celebrata ha prevalso il fair play. Ha vinto per un soffio Predrag Veojvodic, conosciuto da anni a Piacenza con il soprannome di Zune: 36 anni, origine croata, per 8 anni ha lavorato al bar Simona, da quasi tre è titolare del Barino di largo Battisti. Alla notizia della vittoria nessuna esultanza particolare, un po' per il carattere schivo, un po' perchè il pensiero va già al grande lavoro da fare per ridare l'antico splendore al locale più ambito e difficile della città. Gli "sconfitti" la prendono con filosofia: "Siamo certi - hanno detto Augusto Bottioni e Cecilia Struzzola - che l'interessamento di Gianni Rispoli è stato determinante nello smuovere una situazione che sembrava bloccata in modo definitivo: in qualche modo sentiamo di aver dato un contributo positivo per la città, siamo convinti che anche la nostra proposta fosse molto valida. Accettiamo il verdetto, anche se un po' beffardo, facciamo i migliori auguri al vincitore: andremo da lui e ci faremo offrire il caffè non appena aprirà". Positivo il commento del sindaco Roberto Reggi: "La vicenda è stata un po' complicata, ma alla fine siamo arrivati a una conclusione importante: entrambe le proposte arrivavano da operatori seri e qualificati, se tutto andrà per il meglio contiamo di vedere il locale aperto al più presto e nel rispetto di quanto contenuto nel bando. Vogliamo che questi spazi tornino allo splendore che meritano".
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