I voti nulli sono un dato incontrovertibile sulla confusione che ha assalito gli elettori piacentini nel segreto del seggio elettorale, quando si sono trovati di fronte ad un lenzuolo di ben 68 centimetri per decidere il loro primo cittadino e la preferenza da assegnare ad un candidato delle 24 liste correlate.
In questa ultima tornata elettorale c'è stato un vero e proprio boom di voti nulli: sono cresciuti di più del 200 per cento rispetto al maggio del 2002 i voti nulli, sia per le liste elettorali che per il sindaco.
Un "termometro" della confusione tra voto disgiunto e affollamento di liste e candidati.
E anche un segnale che corre a sostegno delle lamentele di numerosi presidenti di seggio che hanno denunciato rappresentanti di lista zelanti muniti di taccuino e pronti a contestare voti alla minima sbavatura. Analizzando i dati si può affermare che i presidenti di seggio, davanti a discussioni su singoli voti durate anche mezz'ora, hanno preferito annullare il voto.
Occorre specificare la differenza tra "schede nulle" e "voti nulli".
Le schede nulle sono quelle in cui si crociano tutti i partiti o si dà la preferenza a "Batman", per esempio. E sono stabili, anzi in lieve diminuzione. Mentre i "voti nulli" rappresentano i casi in cui la scheda è stata determinata come valida, ma il voto che si voleva esprimere è stato annullato per vizi di forma. Queste sono aumentate più del 200 per cento.
Nello specifico i dati ci dicono che nell'ultima tornata elettorale sono stati ben 281 i voti nulli nella scheda delle 24 liste elettorali, contro i soli 97 voti annullati del 2002.
Più semplici le votazioni per esprimere il primo cittadino? Macché. Nel 2002 al seggio centrale di viale Beverora era arrivata comunicazione di 75 voti annullati per le 108 sezioni scrutinate. In questa tornata elettorale i voti nulli per la preferenza del sindaco sono ben 248.
Ricapitolando, i voti nulli nel 2002 per le liste erano stati 97, nel 2007 sono 281. Quelli per il sindaco nel 2002 erano stati 75, in quest'ultima tornata sono 248.
Le schede non valide come detto sono in lieve calo: erano state 1228 per le liste nel 2002 e si sono fermate a quota 1097 nelle comunali appena consumatesi. Mentre per il sindaco erano state annullate 1231 schede nel maggio 2002, quest'anno si sono fermate a 1095.
In piccolo, un ultimo dato fa riflettere. I voti Pna (acronimo amministrativo che sta per "provvisoriamente non assegnati") nel 2002 erano stati, per quanto riguarda le sole liste, 2. Tra domenica e lunedì i voti Pna sono stati quindici volte tanto, 32 in tutto. Mattia Motta, Libertà del 30 maggio 2007
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