Siamo al 32° posto, primi per il tenore di vita
Potenza dei numeri. Per il “Sole24Ore” eravamo 58esimi, giusto a metà della graduatoria nazionale della qualità della vità. Per “Italia Oggi” ci collochiamo invece parecchi scalini più su, al 32esimo posto. E siamo addirittura prima nel “segmento” di classifica che riguarda il tenore di vita. Differenze facilmente spiegabili con i diversi indicatori utilizzati per le loro ricerche dai due quotidiani. Comunque, il Rapporto 2002 di “Italia Oggi” sulla qualità della vita nelle 103 province italiane offre interessanti spunti di riflessione, sia a livello nazionale che per quanto riguarda i singoli “comparti” in cui è divisa la ricerca. Un Nord dove si vive sempre meglio e un Sud ancora in grande difficoltà. E' questa, in estrema sintesi, la fotografia della qualità della vita nelle realtà italiane scattata da questa indagine. Il quotidiano milanese incorona regina della qualità della vita Trento, seguita da Bolzano e Reggio Emilia (il “Sole 24 Ore” aveva invece messo così in fila le province: Sondrio, Bolzano, Trento e Aosta). Poco di nuovo, comunque, rispetto all'anno scorso, quando lo stesso terzetto si piazzò in testa anche se a posizioni invertite (Bolzano, Reggio Emilia, Trento): anche quest'anno, inoltre, la maglia nera spetta a Reggio Calabria. Ma è tutto il Sud che continua ad arrancare: dal 70/mo posto in poi figurano solo province del Mezzogiorno, con l'eccezione di Asti, Imperia e Varese. La ricerca, elaborata dagli esperti dell'Università La Sapienza di Roma e dell'Università di Ancona, mostra tuttavia come siano scese da 57 a 49 le province, di cui trenta al Sud, in cui la qualità della vita è risultata al di sotto della soglia di sufficienza. Viene confermata, inoltre, la tendenza al miglioramento di Roma (passata dal dal 43/mo al 36/mo posto) e Milano, che guadagna ben 16 posizioni arrivando a quota 33. Bocciata, invece, Torino, che perde addirittura 33 posizioni scendendo al 59/mo posto.
Piacenza, come si può notare negli approfondimenti a margine, mette in mostra tutte le proprie potenzialità, ma anche i tanti settori in cui può migliorare. Lo studio di Italia Oggi si basa sull'analisi di otto grandi voci, costituite da 77 indicatori. Ecco, in sintesi, le varie performance nelle otto aree.
AFFARI E LAVORO - In questa voce, costituita da indicatori come il numero di imprese (vince Cuneo con 13,6 imprese ogni 100 abitanti, a fronte delle 7,21 di Palermo) e il tasso di disoccupazione (prima Lecco con appena 1,6 disoccupati ogni 100 abitanti, ultima Reggio Calabria con 30), Bolzano conquista la prima posizione per il secondo anno consecutivo. AMBIENTE - E' la vicina Cremona la città più rispettosa dell'ambiente, seguita a breve distanza da Massa-Carrara. CRIMINALITA' - Mantova, Chieti, Ancona. La tranquillità abita in queste tre città. I fanalini di coda della classifica sono Ravenna, Torino, Roma, Rimini e Bologna. DISAGIO SOCIALE - Più la provincia è ricca e maggiore è il sintomo di malessere. Questa la regola in quest'area, dove infatti Crotone si piazza al primo posto, seguita da Trapani. POPOLAZIONE - Densità demografica, presenza di immigrati, numero medio di componenti per famiglia: questi alcuni degli indicatori di quest'area, dove l'oro va per il secondo anno consecutivo a Napoli. SERVIZI - Gorizia, ma in generale va bene tutta la regione Friuli Venezia Giulia, è la provincia dotata dei migliori servizi, voce nella quale appare netta la supremazia dell'Italia settentrionale, anche se tra le grandi città del centro-Nord solo Bologna compare nel gruppo delle migliori. TEMPO LIBERO - Bologna, Firenze e Rimini, per il quarto anno consecutivo, conquistano il podio. TENORE DI VITA - Milano cede lo scettro a Piacenza, ma nelle prime 20 posizioni figurano tutti i grandi centri urbani del centro-nord.
Affari e lavoro Bolzano saldamente in vetta. Fallimenti, Piacenza è 43esima In questa voce, costituita da indicatori come il numero di imprese (vince Cuneo con 13,6 imprese ogni 100 abitanti, a fronte delle 7,21 di Palermo) e il tasso di disoccupazione (prima Lecco con appena 1,6 disoccupati ogni 100 abitanti, ultima Reggio Calabria con 30), Bolzano conquista la prima posizione per il secondo anno consecutivo, seguita da Mantova e da Reggio Emilia. Viene confermato, tuttavia, il ruolo trainante del Nord-est, con 15 province di questa zona inserite nel primo gruppo, che registra un lieve spostamento del baricentro verso il Veneto. Piacenza è al 43esimo posto per i fallimenti (4,62 ogni 10mila imprese registrate); al 23esimo negli importi medi per abitante (33,53 euro); al 48esimo per il tasso di disoccupazione (5,30); al 47esimo per la quota di forza lavoro sulla popolazione totale (46,80 per cento); al 41esimo per il numero di clienti corporate banking su totale imprese (115,80); al 26esimo per il numero di imprese registrate per 100 abitanti (11,33 imprese).
Ambiente Primato negativo, i nitrati nell'acqua. E positivo, la raccolta differenziata E' Cremona la città più rispettosa dell'ambiente, seguita a breve distanza da Massa. E Piacenza? E' 62esima (come l'anno precedente) per la concentrazione di biossido di azoto; 27esima per le polveri sottili, 100esima (cioè ultima) per i nitrati nell'acqua; 85esima per la produzione di rifiuti urbani; 72esima (otto passi indietro rispetto all'anno precedente) per i consumi idrici pro-capite; 62esima per il numero di autovetture circolanti per cento abitanti (64,20); 94esima per il consumo annuo pro-capite di carburanti; 78esima nel consumo annuo pro-capite di energia elettrica; ultima nella classifica delle isole pedonali (realizzata con il calcolo dei metri quadri di isola pedonale per abitante); 31esima per le piste ciclabili; 21esima per le zone a traffico limitato; 14esima per il verde pubblico; 20esima per la capacità di depurazione delle acque reflue; 19esima per il numero di aziende con certificazione Iso 14000; 9ª per la raccolta differenziata dei rifiuti; 32esima per l'uso del trasporto pubblico.
Disagio sociale e personale Devono far riflettere le graduatorie su suicidi (tentati e riusciti) e separazioni. Più la provincia è ricca e maggiore è il sintomo di malessere. Questa la “regola” in quest'area, dove infatti Crotone si piazza al primo posto, seguita da Trapani. A conferma di questa coppia di testa, il fatto che nelle prime 21 posizioni figurano 19 province del Sud e due del centro. Tra le 22 province peggiori, inoltre, 19 sono del Nord e tre dell'Italia centrale.E Piacenza? Vi sono dati su cui riflettere e che non costituiscono certamente un positivo riscontro. E' 78esima per gli infortuni sul lavoro (80,29 ogni 1000 occupati, tenedo conto che Livono, prima in classifica, è a “quota” 4,97 infortuni); 91esima per i tentativi di suicidio (13,88 ogni 100mila abitanti); e 55esima per i suicidi (7,13 ogni 100mila abitanti); 47esima per il tasso di disoccupazione giovanile tra i 14 ed i 29 anni; quart'ultima - cioè 100esima - per i divorzi e le separazioni (75,37 ogni diecimila famiglie).
Popolazione Ventinove immigrati ogni 1000 abitanti . A Reggio Emilia ce ne sono trentotto Tanti gli indicatori presenti. Densità demografica (dove vince Aosta con appena 36,6 residenti ogni chilometri quadrati contro i 2659,9 di Napoli; Piacenza è 26esima con 101,70 residenti), presenza di immigrati (a Reggio Emilia ce ne sono 38 ogni 1000 residenti e a Enna solo 10; a Piacenza 29,90), numero medio di componenti per famiglia (3,17 a Napoli, 2,06 a Trieste; Piacenza è a fondo classifica, 91esima, con 2,31 componenti per famiglia). In questo “segmento” comunque l'oro va per il secondo anno consecutivo a Napoli (seguita da Caserta e Bolzano) e 19 province del Sud sono presenti nei primi 22 posti. Per quanto riguarda l'emigrazione dalla provincia Piacenza è 59esima con 21,83 emigrati ogni mille residenti; le morti (siamo 94esimi con 12,60 decessi ogni mille residenti); e le nascite (la nostra provincia è 87esima con 7,45 nascite ogni mille residenti, in una classifica che vede in testa Napoli con 12,57 nascite).
Servizi Ottimo il monitoraggio dell'aria. Male la densità scolastica Gorizia, ma in generale va bene tutta la regione Friuli Venezia Giulia, è la provincia dotata dei migliori servizi, voce nella quale appare netta la supremazia dell'Italia settentrionale. Piacenza è a centro classifica per quanto riguarda i posti letto ospedalieri ogni mille abitanti (44esima); e i medici ospedalieri ogni cento posti letto (77esima). E' tra le prime città d'Italia per quanto riguarda il sistema di monitoraggio dell'aria (assieme ad altre 45 province tutte ex-aequo). E' messa male (93esima) per numero di studenti iscritti alla scuola media superiore, un po' meglio per numero di operazioni di “phone banking” per 100mila abitanti (55esima). Siamo nelle prime venti posizioni d'Italia (17esimi) per quanto riguarda il numero di sportelli bancari. Andiamo maluccio, invece, in quanto a densità scolastica: 84esimi nella classifica riguardante il numero medio di studenti per classe nella scuola media superiore ed in posizione arretrata anche per il numero di professori disponibili ogni 100 studenti.
Tenore di vita Costo della vita, il salto migliore dall'ottava alla seconda posizione
Milano cede lo scettro proprio a Piacenza, ma nelle prime 20 posizioni figurano tutti i grandi centri urbani del centro-nord. In coda alla classifica Crotone e Cosenza. Il capoluogo lombardo conserva il primato nel Pil pro-capite (29.285 euro) e nei depositi bancari (21.291 euro). Vediamo come nasce questo inatteso primato. Siamo secondi (1150 euro) nella spesa media mensile pro-capite per consumi; 28esimi per le pensioni (560euro a testa); 30esimi per il Pil pro capite (21.138 euro); 17esimi per i depositi bancari pro-capite (10.508 euro). Comprare un casa? A Piacenza costa 1325 euro al metro quadrato, un appartamento medio in zona semicentrale (in questa graduatoria siamo 55 esimi). Ma il salto migliore lo abbiamo fatto per quanto riguarda il costo della vita: nel 2001 eravamo ottavi e lo scorso anno secondi con una variazione positiva dell'1,50 per cento.
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