di Mauro Molinaroli
Per chi scrive, raccontare di Vittorio Pissasegola che improvvisamente ci ha lasciati, è come entrare in conflitto d'interessi. Ci si conosceva da una vita, ma questi sentimenti di costernazione e di incredulità, questi conflitti affettivi appartengono oggi a molti, increduli dell'improvvisa e prematura scomparsa dell'amico Vittorio, la cui disponibilità e la cui generosità sono stati un esempio per tanti.
Fisioterapista stimato e apprezzato, sportivo e da sempre vicino al Piacenza Calcio, Vittorio è un uomo di fede che ha amato la figlia Elena e la moglie Daniela. I suoi valori erano legati alla condivisione e alla solidarietà, perché Vittorio Pissasegola ha spesso dato tanto agli altri. Nel suo lavoro, nel sociale dove ha collaborato per anni con la mensa della Caritas e ultimamente con la mensa dei Frati Cappuccini e con il Centro Don Franco Molinari in via Melchiorre Gioia, realizzato verso la fine degli anni Novanta grazie alla sensibilità degli imprenditori Vito Schiavi e Tito Fugazza. Ogni sabato mattina trovavi Vittorio: la piscina sotterranea è stata un'opportunità per molti di svolgere la rieducazione in acqua con il supporto di una persona molto preparata. Non solo, quando c'era una buona azione da compiere Vittorio si buttava a pesce: le partite a calcio coi carcerati, l'impegno a trovare un pasto caldo e una stanza per dormire ai clochard, le partite del cuore.
Poliedrico ed eclettico, Vittorio Pissasegola era nato a San Rocco al Porto il 18 agosto1944. Dopo pochi mesi la famiglia si trasferì a Piacenza, sono gli anni della guerra e il quartiere di Sant'Agnese, dove Vittorio cresce e nutrirà per il resto dei suoi anni un affetto particolare, è un luogo dell'anima, il marchio di fabbrica di una piacentinità autentica. Nel 1960 viene assunto come infermiere all'Ospedale Civile nel reparto di Ortopedia, il primario è il professor Evandro Pasquali e tra i medici ci sono anche Edoardo Gasperini e Mario Gatti. Entrambi - seppur in modo differente daranno una svolta all'attività e alla professionalità di Pissasegola, che ottiene il diploma di fisioterapista. Corre da solo, è ambizioso il giusto, in ospedale rimane fino al 1974 (due anni prima, nel 1972, sposa Daniela) ed entra a far parte dello studio medico e ortopedico di via Fermi 20/B, alla guida del quale è il dottor Gasperini.
Da allora la sua attività ha avuto un incremento continuo e quel centro medico, che dai primi anni Ottanta Vittorio gestisce direttamente, è un punto di riferimento per atleti di tutte le discipline. Pissasegola nel 1969 era entrato a far parte dello staff del Piacenza Calcio come massaggiatore, affiancando il mitico Gigiòn Franchi prima e insieme a Vincenzo Franchi poi. I medici sono il dottor Augusto Terzi e il dottor Gasperini che rimarrà responsabile dello staff medico biancorosso fino al 1984, lasciando poi la responsabilità del settore a Terzi. Cambiano molte cose all'interno della società che ha mutato pelle da quando alla presidenza del Piacenza nel 1983 è arrivato l'ingegner Leonardo Garilli. I programmi si fanno ambiziosi e quando Gigi Cagni nel 1990 viene chiamato alla guida tecnica della squadra, il settore medico e paramedico devono essere a tempo pieno al seguito della squadra.
Vittorio (che per i biancorossi esercita un lavoro part time) decide di proseguire l'attività nel Centro di via Fermi, ma il cordone con i tanti atleti del Piacenza e di altre attività sportive non si reciderà mai. Da lui passano un po' tutti i vip del calcio: Pippo e Simone Inzaghi, Armando Madonna, Eusebio Di Francesco, ma anche la campionessa iridata di ciclismo Giorgia Bronzini, il pugile Paolo Pizzamiglio e tantissimi altri atleti, ma anche tante persone che in quello studio intravedono la possibilità di risolvere problemi di natura ossea o muscolare. Che dire, ci sono anche la Vittorino da Feltre, i Viaggi dell'Amicizia, il ritorno al Piacenza in questi ultime due stagioni ma soprattutto un magone che non passa.
Mauro Molinaroli
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