Vision 2020, il paniere di progetti per Piacenza futura, riprende energia, in senso letterale.
Mentre riparte, orienta la bussola sulle fonti rinnovabili, pensa di riconvertire il tavolo del comitato strategico in una assise a più forte valenza "energetica", fa la conta delle competenze tecniche che già ha al suo interno e promette di sostenere la futura laurea piacentina (unica in Italia) in energia, a cui sta lavorando il Politecnico.
Ma non è la sola pista nuova che il comitato pensa di percorrere tra le tante emerse ieri alla prima riunione in Provincia, dopo un anno di silenzio: si parla molto dell'Expo 2015, l'esposizione universale di Milano intitolata "Nutrire il pianeta".
Una "torta" che Piacenza vuol assaggiare. E allora, avanti tutta con la ricerca sul cibo e sul rischio alimentare.
Non solo le infrastrutture guadagnano il palcoscenico del piano strategico, anche se è tempo di rilanciare il ponte-bis sul Po.
I tre enti promotori, per voce dei loro rispettivi rappresentanti, danno il benvenuto all'assise. Il presidente della Provincia, Gian Luigi Boiardi, parla di una piattaforma di lavoro dinamica, che è andata avanti e si nutre di novità. Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi mette sul piatto il secondo ponte, appunto, il metro leggero tra Piacenza e Milano, ma anche la qualità dell'acqua, risorsa preziosa da non sprecare e le opportunità dell'Expo. Il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Parenti, ripete il tema che gli è caro: una via pedemontana per evitare il traffico incombente sulla città.
Tocca all'assessore provinciale Alberto Borghi (Sviluppo economico) tracciare il bilancio dei ventuno progetti già avviati. C'è una foto per ciascuno. Lo stato di avanzamento realizzativo ne premia alcuni: il piano di salvaguardia del latte bovino, con cinquanta aziende montane coinvolte (promotrice la Provincia), le strategie per comunicare il rischio alimentare (Federconsumatori), il centro anziani-bambini (Unicoop).
Più lontani altri obiettivi, tutti in movimento, incluso il progetto delle due università, Cattolica e Politecnico, su "Piacenza città della conoscenza", che risultava al palo.
Libero Ranelli, direttore della sede piacentina della Cattolica, obietta che l'esperienza non è stata del tutto inoperosa e l'assessore comunale Anna Maria Fellegara spiega come la nascita della fondazione a sostegno del Politecnico abbia richiesto tempo e si inscriva positivamente in questo scenario. E pure Alberico Belgioioso, a nome del Politecnico, conferma l'importanza del passo.
Dagli interventi emergono idee e spunti: Angela Cordani (Federconsumatori) invita a non pensare solo alla viabilità e alle strutture ma soprattutto all'emergenza nutrizionale, alla crescita dei prezzi, e il segretario Cgil, Gianni Copelli, avverte che Piacenza non dovrà essere «fagocitata da Milano» sul tema infrastrutturale, ma essere propositiva con sue idee. Massimiliano Borotti (segretario Uil) punta a strumenti di rilevazione aggiornati per il territorio e chiede dati sulle dotazioni sanitarie piacentine e Francesco Magni, neo direttore amministrativo Ausl, promette di sanare l'informazione. Il segretario Cisl, Sandro Busca, invoca un'indispensabile struttura di monitoraggio di Vision 2020 e sintonia sui temi di energia, rifiuti ed acqua, mentre sul progetto delle politiche abitative occorre coinvolgere nuovi attori, come banche e Fondazione. Stefano Borotti (Unicoop) vede una città più competitiva quanto più saprà offrire servizi alti, il centro che sta nascendo sul Pubblico Passeggio è novità europea ma per il successo saranno decisivi il sostegno del Piano Strategico e della Fondazione di Piacenza e Vigevano. E prendono la parola Carla Fontanelli (Consulta Cultura) che annuncia progetti dal fronte delle associazioni; Sandro Calza, presidente Coldiretti, per puntare sulla tutela della montagna. Carlo Capelli, sindaco di Castelsangiovanni, apre, per primo, il tema dell'energia: c'è bisogno di un tavolo provinciale per districarsi in mille proposte private: dalle biomasse al fotovoltaico, ne conviene anche Giovanni Ambroggi (Cna) e Luigi Franchi (Federmanager) mette a disposizione le competenze tecniche. Vision trova la nuova mission.
Patrizia Soffientini Piacenza, 21/05/2008
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