Stretta sui tempi per la selezione dei 38 progetti bandiera di Piacenza "Vision 2020".
Il Comitato strategico ha deciso ieri l'iter di valutazione delle proposte finora pervenute da soggetti eterogenei, associazioni, amministrazioni comunali, mondo della cooperazione e imprenditoriale: per ciascuna sarà attivata un'istruttoria tecnica, volta a valutarne la qualità progettuale, la rilevanza strategica, e la fattibilità sia tecnica che organizzativa, destinata a concludersi entro un mese. I rappresentanti del Comitato, invece, avranno a disposizione una decina di giorni per presentare richieste di integrazione agli indicatori di selezione dei 10 progetti da sostenere.
Una tabella di marcia definita dall'assessore allo Sviluppo economico del comune di Piacenza Ernesto Carini, e approvata dal presidente della Provincia Gian Luigi Boiardi ("l'iter va concluso entro l'anno") a cui è toccato il compito di tirare le fila dell'incontro, che ha visto emergere contrapposizioni nei membri del comitato in merito al metodo da seguire nella valutazione.
Privilegiare la mera fattibilità economica o sostenere ugualmente proposte non finanziate ma ugualmente meritevoli e calzanti alla "vision" della Piacenza del futuro? Dilemma avanzato da Fabrizio Binelli (Legambiente).
Aspetti che non sono contrapposti, ha assicurato l'assessore Carini, ricordando però la precedente esperienza del Patto per Piacenza: il secondo ponte sul Po, giudicato strategico, non è ancora stato realizzato per mancanza di risorse.
Per Stefano Borotti (Confcooperative) la scelta tra i progetti può essere delegata ai rappresentanti del Comitato promotore, mentre Federico Scarpa (Lac) ha chiesto un'audizione di tutte le proposte, proposta condivisa anche da Angela Cordani (Federconsumatori).
Richiesta interessante, ha risposto Giuseppe Parenti (Camera di Commercio), ma che richiede troppo tempo rispetto ad un'istruttoria tecnica.
Massimiliano Borotti (Uil) ha invece auspicato che la decisione finale venga comunque demandata al Comitato strategico, in grado di aiutare la concretizzazione di progetti validi sotto il profilo politico, ma carenti sotto l'aspetto finanziario.
Opinione condivisa da Giovanni Ambroggi (Cn), che ha auspicato un primo sfoltimento delle proposte, sottoposte al vaglio finale del Comitato, iter che verrà svolto per Gianni Copelli (Cgil) in maniera democratica, e che necessita però di un'accelerazione nella scelta dei progetti.
Il presidente Boiardi ha invece ricordato che la scheda tecnica di valutazione già prevede di far emergere chiaramente le potenzialità delle proposte e non la loro mera sostenibilità economica.
La scheda, ha aggiunto Vittorio Silva, della segreteria tecnica, è un mero supporto tecnico alla decisione finale, con la valutazione strategica demandata al Comitato.
Qualora questa sia positiva, ha commentato Sandro Busca (Cisl), le risorse economiche per sostenere i progetti vanno individuate.
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