Il sindaco Paolo Dosi mette in ghiaccio il concorso per individuare il nuovo comandante della polizia municipale: i pretendenti che aspiravano al prestigioso posto sono in tanti, ma per il momento dovranno riporre nel cassetto sogni e speranze, visto che l'interim di Renza Malchiodi pare destinato a durare ancora a lungo. Dopo il mancato rinnovo dell'incarico a Elsa Boemi (complice anche la condanna in primo grado subita per l'utilizzo improprio dell'auto di servizio, contro cui l'ex comandante ha presentato appello), a inizio 2013 il posto è stato assegnato dal primo cittadino alla dirigente comunale Malchiodi, con Massimiliano Campomagnani indicato qualche settimana dopo vicecomandante vicario. Il tutto, aveva spiegato il sindaco, in attesa di un concorso, che in teoria avrebbe dovuto partire in queste settimane per poter essere espletato nel giro di breve tempo. Non sarà così: «Siamo contenti della situazione attuale - spiega Dosi - mi pare che tutto stia funzionando bene, per il momento non pensiamo di pubblicare il bando. Valuteremo in futuro se e quando farlo». L'incarico ad interim a Renza Malchiodi, quindi, si allunga e pare destinato a durare ancora parecchi mesi. Elsa Boemi, come tutti coloro che avevano intenzione di partecipare alla nuova selezione, rischia quindi di dover aspettare ancora un bel po'. La sua mancata conferma era stata decisa a fine 2012, quando la giunta era alle prese con il rinnovo dei contratti per i dirigenti a tempo determinato. Ne furono confermati nove direttamente, due tramite concorso, mentre rimase senza rinnovo proprio la Boemi, dipendente in aspettativa del Comune di Brescia, sua città di provenienza. A sbarrarle la strada la condanna per peculato inflittale dal tribunale di Piacenza: cinque mesi e interdizione per un anno dai pubblici uffici che l'interessata ha impugnato (pena sospesa) in appello e che tuttavia si scontrava con la legge anti-corruzione entrata da poco in vigore. Si sarebbe anche pensato di lasciare la ex comandante al suo posto con un incarico però non operativo, ma solo di rappresentanza istituzionale che fosse compatibile con il decreto anticorruzione. Ipotesi caduta, prevalendo infine la presa d'atto della concreta impossibilità di una riconferma. Boemi è quindi tornata al suo vecchio lavoro a Brescia, sostituita dal tandem Malchiodi-Campomagnani ma pronta, per sua stessa ammissione, a partecipare al concorso. Ipotesi che per adesso resta congelata e che forse potrebbe riaprirsi dopo l'estate, visto che per il momento non è ai primi posti nell'agenda della giunta. Michele Rancati LIBERTA' 17/04/2013
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