Il prefetto Puglisi: più controlli compatibilmente con risorse
Un fine settimana di non (più) ordinario disordine tra via Pozzo e via Roma, finito con una raffica di denunce, qualcuno degli immigrati - nordafricani, sudamericani, albanesi - finito al pronto soccorso per farsi medicare, tanto sangue e, soprattutto, accompagnato da un rialzarsi preoccupato della tensione sociale nel quadrilatero più multietnico di Piacenza.
Nel corso del 2012 erano partite, da questa zona, 563 richieste di intervento alle forze dell'ordine, il 4 per cento della chiamate complessive.
E, ieri a mezzogiorno, in Prefettura, c'è stata la riunione interforze del comitato di coordinamento per l'ordine e la sicurezza pubblica, a cui ha preso parte anche il Comune. Una riunione - scontato ipotizzarlo - determinata dagli ultimi fatti, venerdì e sabato scorsi, accompagnati da una "coda" di polemiche, di prese di posizione e di allarmi lanciati fuori e dentro l'aula comunale.
Al tavolo di ieri, a Palazzo Scotti da Vigoleno, con il prefetto Antonino Puglisi, erano intervenuti il vice questore vicario Elisa Mei, il comandante dell'Arma provinciale dei carabinieri Paolo Rota Gelpi, il comandante della Guardia provinciale di Finanza colonnello Maurizio De Panfilis, Renza Malchiodi, comandante della Polizia municipale di Piacenza con il vicario Massimiliano Campomagnani. Al termine del vertice - durato in tutto 45 minuti - è stato lo stesso prefetto Antonino Puglisi a riassumere i termini della questione messa sul tavolo, e soprattutto dei prossimi interventi mirati a risolverla, che, è facile prevederlo, dovranno comunque fare i conti con la perdurante esiguità di risorse, umane ed economiche.
«Abbiamo esaminato gli episodi degli ultimi giorni - ha confermato Puglisi - e ciò su cui ci si è trovati d'accordo è stata una maggiore vigilanza da condurre in zona, svolta anche con interventi mirati». Più analiticamente, il prefetto parla di «controlli alle persone», come ha tenuto a specificare, ma anche «controlli ai locali». Per i pubblici esercizi la competenza alla eventuale chiusura spetta alla questura, per gli esercizi commerciali alla polizia municipale. «Tutte le forze di polizia - ha specificato Puglisi - parteciperanno al mantenimento della sicurezza urbana».
Ci saranno più passaggi in zona delle pattuglie delle forze dell'ordine. Presidio fisso? «Un presidio fisso? Sì - valuta il prefetto - per garantire maggiore visibilità, compatibilmente con le risorse a disposizione, ci sono in ballo numeri importanti».
Dopo la raffica di denunce contro i responsabili degli ultimi due episodi che hanno macchiato di sangue il week-end di via Roma, c'è in programma la chiusura di qualche locale in zona? «Ci saranno provvedimenti - risponde il prefetto - se vi saranno gli estremi perchè ciò avvenga. La chiusura degli esercizi commerciali è di competenza del Comune, mentre per i bar e i pubblici esercizi è il questore ad esser competente».
Come si tradurrà, agli occhi dei cittadini, l'intensificazione dei controlli? «Ci sarà - prevede il prefetto - un passaggio più assiduo degli equipaggi delle forze dell'ordine».
Quanto al presidio fisso, «se non costante», ciò sarà quantomeno messo in campo nel fine settimana, e concentrato nelle ore della sera e delle notte, svolto in collaborazione da parte di tutte le forze di polizia. Poco probabile che la partenza sia per questo week-end, caratterizzato dai riti pasquali. «Ognuno farà la sua parte», ha ribadito ieri il prefetto.
Assistiamo ad una escalation di violenze, nell'area di via Roma? «Capita nella vita di tutte le città. Ma non si tratta di nessuna emergenza: noi cerchiamo sempre di dare risposte ai cittadini, sia in termini di sicurezza che in termini di sicurezza percepita», ha voluto chiarire Puglisi al termine. Simona Segalini simona. segalini@liberta. it LIBERTA' 27/03/2013
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