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2023
San Beda venerabile, dottore della Chiesa



Vasco Errani a Piacenza.

«Batte a Piacenza il cuore regionale».
Logistica, montagna, università, infrastrutture: nodi strategici.
Incontro con le categorie economiche e gli amministratori locali del presidente Vasco Errani.

Piacenza e Bologna comunicano.
E' caduto il muro che ne frenava le relazioni anche se restano alcuni nodi concreti da risolvere. Infrastrutture, università, zone montane da sostenere, una sanità da riequilibrare il tutto per risalire di livello rispetto agli standard dello sviluppo generale.
Vasco Errani ha ascoltato le sollecitazioni dei rappresentanti economici e del sindacato incontrati al Park hotel nella prima tappa del suo tour elettorale, ha replicato ma soprattutto appuntato sul taccuino spunti preziosi per la stesura del programma elettorale.
«Che verificherò e confronterò con voi».
Ha garantito.
Come ha rassicurato che l'accresciuta attenzione di Bologna verso Piacenza ha un significato preciso: quest'area è strategica per la creazione di un sistema.
Dove logistica e mobilità, ricerca e servizi diventano basilari.
Alla fine un commento positivo su una realtà che ha visto crescere in questi cinque anni:
«Qui la Regione c'è».
«Crescerà ancora, perché chi lavora insieme fa passi avanti. Sono i benefici di un sistema integrato». Ha precisato.
Alla fine, tirando le somme dell'incontro, ha garantito che se anche l'attenzione sui servizi sarà alta in Emilia Romagna sarà altrettanto viva l'attenzione sulla produzione.
Soprattutto su una delle eccellenze del territorio - anche di Piacenza - quale è quello dell'agroalimentate.

Bologna ancora lontana -
Tanto vitale quanto molto delicato il sistema della mobilità sta a cuore alla Regione e al presidente.
In evidenza così il tema delle infrastrutture.
Pur rilevando come ha fatto il sindaco di Piacenza Roberto Reggi «gli sforzi compiuti in questi anni per finanziare la tangenziale sud» il territorio resta ancora in deficit.
Reggi ha fatto accenno poi alla questione pendolari.
Ha chiesto al presidente della Regione una trattativa con l'azienda regionale.

Una possibile via Emilia bis -
Ma il clou delle proposte si è concentrato su una strada veloce «per rendere Piacenza geograficamente più vicina a Bologna».
Alla richiesta avanzata dal presidente degli industriali Giuseppe Parenti di considerare la possibilità che la pedemontana non si interrompa a Salsomaggiore, ha fatto eco ancora il sindaco di Piacenza proponendo, una volta concluse, opere di collegamento tra le tangenziali di Fidenza, Fiorenzuola e Piacenza.
La Via Emilia bis sarebbe già pronta.
Dove i finanziamenti?
Attraverso il project financing.
Ha suggerito concordando con l'esponente di Assindustria.
Infatti nel dibattito il presidente di Assindustria Giuseppe Parenti, dando atto alla Regione di aver avuto un occhio attento all'innovazione di progetto e di prodotto, aveva segnalato la zavorra della burocrazia e lanciato un sos sulle infrastrutture.
«Un territorio non è moderno - ha sottolineato Parenti - se non le ha e la strada più giusta da seguire è quella del project financing».
Ad uno ad uno tutti hanno segnalato le carenze più macroscopiche.
«La nostra realtà industriale resta troppo assente dall'innovazione - ha richiamato Copelli (Cgil) e nella ricerca con le università che hanno sede a Milano, ma può essere questo il passaggio attraverso cui far uscire la provincia piacentina dal ruolo di Cenerentola».

Università, pari dignità -
Università che - ha garantito Errani - «entreranno nel pacchetto dei finanziamenti al pari di quelle “regionali doc”».
Salerno (Cisl) ha proposto una mappa delle eccellenze produttive e ha sottolineato la difficoltà del territorio piacentino a industrializzare.
Positivi i laboratori - ha detto - ma ora il passaggio successivo devono essere le aziende.
Ambroggi (Cna) ha rimarcato la necessità per le piccole imprese di agganciarsi all'innovazione.
Tanto più in Emilia dove a dominare sono le microimprese.

Crisi idrica -
Se la legge sugli Ogm è un grosso passo avanti secondo Luca Piacenza (Coldiretti) resta una forte difficoltà nell'applicazione concreta di alcune norme: quella sui prodotti biologici nelle mense scolastiche.
E Solari (Unione agricoltori) ha sollecitato attenzione sulla questione idrica.
«Non possiamo attingere appieno dal Po, il resto del sistema idrico è torrentizio e dobbiamo dividere la risorsa acqua con la Liguria. Così la nostra agricoltura è spesso in sofferenza idrica».
«Ci sarà una nuova legge sui consorzi di bonifica entro la fine della legislatura».
E' stato l'annuncio di Errani.
Struzzola e Arzani hanno dato voce al settore del commercio richiamando la difesa delle piccole strutture e «Più risorse per l'Appennino rispetto alla costa».

A Caorso terziario avanzato -
Busca (Cisl) ha proposto di fare di Caorso, con il cantiere della dismissione, un laboratorio del terziario avanzato per il nucleare.
Ancora dalla Cisl, con Chiesa, un invito per una seconda operazione culturale dopo quella sugli Ogm: «la Regione sia di stimolo perché sia riconosciuta la responsabilità sociale delle imprese».
La prima puntata si è chiusa così.
Presto sarò di nuovo a Piacenza.
Ha promesso Errani per un nuovo giro di incontri.
Antonella Lenti



«La sanità ha compiuto passi da gigante»
Mobilità passiva: le Regioni impegnate a non farsi concorrenza

«Piacenza, sotto il profilo della sanità, ha compiuto passi da gigante: la strada da perseguire è quella che sa combinare il governo clinico con il coinvolgimento dei professionisti, e sa valorizzare il lavoro sui piani di zona per concretizzare una prevenzione efficace».
E' iniziata con un'accurata visita del vasto complesso ospedaliero cittadino, la mattinata piacentina del presidente della Regione Vasco Errani.
Poco dopo le 10, è stato accolto nell'atrio del vecchio nosocomio dal sindaco Roberto Reggi, dal presidente della Provincia Gianluigi Boiardi e dai vertici al completo dell'azienda Usl.
Il direttore generale Francesco Ripa di Meana ha fatto da guida nell'itinerario attraverso alcuni reparti medici e i numerosi cantieri aperti nel perimetro della cittadella sanitaria: il laboratorio di analisi, il nuovo acceleratore lineare per la radioterapia, l'oculistica appena trasferita e poi ancora nel cuore del nucleo storico con i chiostri e gli angoli nascosti da valorizzare.
Ripa non ha mancato di elencare il consistente piano di investimenti in corso di attuazione (oltre 23 milioni di euro di risorse pubbliche impiegate), ma pure di evidenziare alcuni interventi di riqualificazione ancora da mettere in atto, per i quali il contributo finanziario della Regione sarà determinante.
Dopo il saluto con i primari, al piano terra del polichirurgico, la visita si è conclusa al “Centro salute donna” di piazzale Torino.
«E' ingente l'impegno a riqualificare - ha fatto notare Errani - l'ospedale per consegnare ai piacentini uno spazio interamente fruibile e superare una certa separazione con il resto della città».
Il presidente della Regione si è soffermato sul tema della mobilità passiva, ovvero l'emigrazione dei pazienti nelle regioni limitrofe.
«Su questa problematica - ha ricordato - è stato siglato un accordo fra tutte le regioni che disciplina l'erogazione di certi servizi.
Non ha senso mettere in atto una concorrenza di mercato fra territori contigui per talune prestazioni, magari facendo attendere i pazienti della propria regione per soddisfare la domanda proveniente da fuori.
Occorre agire sull'appropriatezza e sulla qualità, e diffondere fra le persone una cultura dell'uso corretto del servizio pubblico: se il medesimo esame viene garantito da una regione dopo 24 ore e da quella vicina dopo 50-60 giorni, allora c'è un problema da risolvere».
Sulla recente riconferma di Ripa di Meana al vertice dell'azienda sanitaria piacentina, Errani ha fatto notare come «l'esperienza del primo mandato è stata buonissima».
«Ce lo hanno detto - ha puntualizzato - le amministrazioni locali e i risultati si vedono dal punto di vista complessivo».
Mauro Ferri



«Treni, investiamo in sicurezza e in servizi di qualità entro il 2008»

Essere pronti per il 2008 quando partirà l'alta capacità.
Da qui ad allora bisogna investire.
Investire sulle rotaie.
E' uno degli argomenti che ha messo sul tavolo della sua programmazione per la competizione elettorale della prossima primavera il presidente uscente dell'Emilia Romagna.
La mobilità, ne ha fatto solo cenno, sarà oggetto di una proposta specifica che sarà illustrata nei prossimi giorni e riguarderà la mobilità pubblica e privata.
Ma l'attenzione l'ha concentrata sulla ferrovia.
«Ci sono alcuni problemi da risolvere - ha spiegato - sulla sicurezza e sulla qualità non possiamo andare avanti in questo modo.
Dietro l'angolo, nel 2008 c'è un'opportunità da cogliere con il raddoppio della linea».
Il presidente della regione ha sottolineato che si farà promotore di un «piano straordinario di sicurezza delle ferrovie che possa essere premiante per le regioni che investono: e noi già lo stiamo facendo».
La questione - ha puntualizzato - non è legata solo alla tragedia di Crevalcore.
C'è un problema di mobilità che coinvolge le città ma anche i territori circostanti.
In questo quadro vanno inserite altri indirizzi tra cui l'acquisizione delle Ferrovie nord. L'obiettivo?
«Dare “gambe” a un sistema territoriale che si va definendo di cui l'Emilia, attraverso Piacenza che ne rappresenta il cuore, possa esserne protagonista».
Ha insistito molto Errani su questo tema del sistema territoriale basato sul principio di dar spazio alle eccellenze dei territori.
Per Piacenza la logistica, non è argomento nuovo, è più di una vocazione, rappresenta un'opportunità di portata internazionale.
Si consideri - ha precisato - che tra le 15 aziende più importanti del mondo nessuna è italiana.




pubblicazione: 19/01/2005

Errani con Boiardi e Reggi 5030
Errani con Boiardi e Reggi

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