L'opinione dell'ex sindaco Giacomo Vaciago.
Ai miei tempi (Sindaco di Piacenza nel 1994 - 1998), dicevo che i partiti si chiamavano così perchè se ne erano andati... Oggi, mi sembra che siano molto ritornati. L'hanno visto anche i piacentini, che ormai da alcuni mesi sentono dire, e leggono sul giornale, che il Sindaco Reggi sta discutendo con tutti i partiti della maggioranza una più o meno ampia revisione della Giunta Comunale. È stata cambiata la legge, e non è più vero che il Sindaco - eletto direttamente dai cittadini - nomina e revoca gli assessori, che in quanto tali lo aiutano a realizzare il programma? Assessori che - sempre secondo la legge, se non è stata cambiata - non devono avere la fiducia nè del Consiglio Comunale nè, ancor meno, dei partiti? Mi rendo ben conto che il Sindaco - per realizzare il suo programma che il Consiglio Comunale ha anche fatto proprio - ha continuamente bisogno del voto favorevole del Consiglio Comunale; e quindi deve tenere buoni i rapporti con i gruppi consigliari, anzitutto - ma non solo - di quelli della maggioranza, e ancora tener conto delle loro aspettative. Ma di solito (e lo vediamo anche nel resto del mondo) il dibattito politico dovrebbe riguardare le cose da fare, o non fare, più che le singole persone.
Altrimenti, si scade facilmente nel pettegolezzo, un rischio che osservo continuamente sia in Italia sia a Piacenza. Per inciso, quando mi è stata chiesta un'opinione sulle feste che sono state di moda quest'estate nel Piacentino, mi sono rifiutato di commentare, ricordando cosa ci ha insegnato il grande storico Carlo M. Cipolla (pagina 72 del suo libro sulla stupidità umana): le persone normali tendono purtroppo a dimenticare che associarsi e/o trattare con individui stupidi, è sempre un grave errore!
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