Internazionalità e ricerca scientifica.
Sono i due capisaldi che caratterizzano - lo faranno sempre più in un prossimo futuro -, l'ateneo piacentino dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Ad evidenziarlo è il magnifico rettore, Lorenzo Ornaghi, nel saluto per il Dies Academicus 2011, nel 90° anniversario della partenza dei corsi di laurea.
La cerimonia si è tenuta ieri mattina nell'aula magna, di fronte al senato accademico, alle autorità civili, militari e religiose della provincia di Piacenza, nonchè ad una rappresentanza degli studenti.
«La consolidata presenza e il riconosciuto rango scientifico della sede piacentina a livello internazionale - ci tiene ad evidenziare Ornaghi - sono stati ulteriormente sottolineati, anche per il 2010, dalla qualità e dalla quantità delle ricerche svolte con un respiro europeo ed extra-europeo».
«Con riferimento al solo Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo - fa notare - sette progetti, appartenenti ad un ampio spettro di programmi (Environment, Food&Agricolture, Capacities e Peple) hanno avviato la propria implementazione o concluso con successo la fase di negoziazione».
«Nei prossimi anni - è convinto il magnifico rettore - l'attenzione sempre dimostrata dai ricercatori piacentini per i trend di ricerca più avanzati favorirà certamente il miglior uso dei cambiamenti in atto a livello di programmazione internazionale, in particolare con quella che, sempre più allineata alle priorità di Europa 2020, conoscerà nel 2013 la significativa meta del processo di ottimizzazione, con l'entrata in vigore del nuovo Programma Quadro».
Ornaghi si dice personalmente persuaso «che la sede piacentina vedrà crescere la sua già elevata posizione, all'interno dell'Ateneo, proprio rispetto alle due fondamentali e interconnesse linee su cui l'Università Cattolica intende ulteriormente investire e rapidamente avanzare: il grado di internazionalità e, appunto, la ricerca scientifica».
Gli esempi, a Piacenza, non mancano.
In precedenza aveva citato Agrisystem, la scuola di dottorato per il sistema agroalimentare, definendola «autentica struttura di prim'ordine nel panorama non solo nazionale».
Richiama «con soddisfazione» l'attività dei tre spin-off (gli incubatori d'impresa) «i quali da laboratori interni sono diventate strutture autonome: Aat srl., Horta srl., Aeiforia srl. «Ritengo che gli spin-off - sottolinea con orgoglio - rappresenteranno la spina dorsale di quella più stretta, stabile e feconda collaborazione tra facoltà a cui va affidato il deciso balzo in avanti della ricerca scientifica. Un balzo in avanti che siamo pronti a fare qui a Piacenza e nell'ateneo».
Una citazione anche per Marco Elefanti, nuovo direttore amministrativo e Mauro Balordi, nuovo direttore di sede. «I dirigenti amministrativi che arrivano da Piacenza sono sempre più numerosi di quelli che una volta arrivavano al cardinalato - sorride Ornaghi -. Spero che sarà possibile recuperare». Federico Frighi LIBERTA' 23/03/2011
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