Il cambio di rotta sul teatro è contenuto nel maxi-emendamento della giunta al bilancio 2005.
estratto da Libertà del 28-1-2005 :
Una fondazione per il Municipale. Modello gestionale pubblico-privato, il Comune capofila
Una fondazione per il teatro Municipale. Una delle principali novità del bilancio di previsione 2005 del Comune sarà nel settore della cultura. Non era contenuto nel documento presentato dalla giunta e approvato a fine anno in commissione, ma la versione che nelle prossime settimane approderà al voto dell'aula contemplerà questo indirizzo che è inserito nel maxi-emendamento che la giunta ha preparato. Un indirizzo per la creazione, nell'anno in corso, di una fondazione per il teatro, con il Comune con ruolo di capofila, ma aperta ad altri soggetti pubblici e privati. Un cambio di rotta, quindi, rispetto all'attuale organizzazione con il Municipale in capo al Comune che nel 2003 ne ha affidato la gestione artistica alla Fondazione Arturo Toscanini per quanto riguarda le stagioni di lirica, danza e concertistica, e al Teatro Gioco Vita (Tgv) per la prosa. Non che la costituzione di una fondazione significhi la cancellazione degli odierni assetti, visto che al nuovo organismo verrebbero conferiti, da quanto si è appreso, tutti i contratti e le convenzioni in essere. E tuttavia non è escluso che l'amministrazione stia mettendo le mani avanti avvicinandosi la scadenza del contratto con la Toscanini fissata al 30 giugno 2006. Va, peraltro, tenuto conto delle opportunità aperte, in tema di modelli organizzativi, dalle nuove norme e in particolare dal codice dei beni culturali e paesaggistici voluto dal ministro Giuliano Urbani. (omissis) Ipotesi contemplata nell'emendamento della giunta, dove si parla di «riorganizzazione della gestione del teatro». Il riferimento è alle «modalità indicate dal codice dei beni culturali e paesaggistici» di Urbani. Il Comune, secondo quanto dice la legge, non deve avere più del 60%; al suo fianco, oltre ad altri enti pubblici, potrebbero entrare fondazioni a loro volta come la Toscanini o quella di Piacenza e Vigevano, ma poi soggetti privati, dalle banche all'industria.
Un indirizzo, quello contenuto nel maxi-emendamento, che non mancherà di sollevare polemiche. La Casa delle Libertà, nel contestare in questi anni l'accordo con la Toscanini, ha sempre rinfacciato al Comune di non aver percorso la strada, più “domestica”, della creazione proprio di una Fondazione Teatro Municipale, sulla scorta, ad esempio, di quanto realizzato in realtà come Cremona.
|