Reggi: servizi urbani meno cari e migliori se si fa l'accordo
E' decollato il progetto di costruire una super-aggregazione fra città sul versante dei rifiuti, acqua, energia. Si profila una rete di Comuni legati dalla volontà di fornire ai propri cittadini i servizi essenziali ai costi più bassi, attraverso una condivisione del meglio che ciascuno di loro può mettere in gioco. Ieri a Parma, il sindaco Roberto Reggi, accompagnato dall'assessore Marco Elefanti (attività produttive) ha incontrato altri sindaci e amministratori delle comunità precedentemente contattate per tastare il polso a questa opportunità tutta da costruire. Era stato proprio Reggi, insieme al sindaco di Modena, Giuliano Barbolini, a lanciare l'idea e a scrivere ad una serie di Comuni per verificare l'ipotesi di aggregazione, che non si sovrappone a quanto ognuno sta facendo per rafforzare la propria società di servizi con partecipazioni qualificate, come impone ormai il mercato.
Oltre a Modena e Piacenza, con le “alleate” naturali di quest'ultima, vale a dire le partner della futura holding: Reggio Emilia e Parma, sono stati contattati numerosi Comuni, vicini e non. E ieri nella sede municipale della città ducale ci sono sedute allo stesso tavolo le rappresentanze di Parma, Piacenza, Modena, La Spezia, Fidenza, Ferrara, Mantova(che con Cremona, Lodi e Pavia ha dato vita a “Linea Group”), Bergamo e Como. «Le città hanno condiviso il progetto che abbiamo loro presentato - spiega Reggi, soddisfatto dell'esito dell'incontro - i Comuni hanno capito che restare da soli non paga. Molti hanno iniziato progetti di fusione e aggregazioni, ognuno andrà avanti per la propria strada ma insieme si è decisa una prospettiva comune, vale a dire evitare di fare passi che impediscano di arrivare ad una aggregazione allargata. Potrebbe nascere così un polo multiutility di grande peso e forza». E dunque, i Comuni sembrano disposti a non agganciarsi a partner industriali troppo forti che creino condizionamenti pesanti sul progetto in divenire. «I tempi? Sono ridotti. Piacenza andrà avanti con la holding insieme a Parma e a Reggio, ma c'è un interesse forte di La Spezia, Fidenza, Como e Bergamo, Modena e altri a fare accordi. Anche se hanno partecipazioni in corso, non c'è nulla di pregiudicato. Da parte nostra contatteremo Fiorenzuola, Sassuolo e non solo». Ora ciascun Comune indicherà un tecnico per lavorare più concretamente all'aggregazione dalle prossime settimane.
Questo patto allargato potrà favorire economie di scala, migliori tariffe - sottolinea Reggi - acquisendo plus-valore da tutti i soggetti che ne faranno parte. Esempio: Tesa porta in dote servizi eccellenti in alcuni settori, ma potrà avvalersi delle migliori condizioni in altri, come per il gas e l'energia. «Non dimentichiamo - conclude Reggi con spirito imprenditoriale - che potrebbero derivarne utili anche per le tasche dei Comuni». «Per stare sul mercato ci vogliono dimensioni e volumi, strutture di un certo peso - osserva Elefanti - il problema è avere un centro di comando unitario, ma c'è la convinzione diffusa che questa sia tra le poche strade percorribili».
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