E' partito formalmente nel giugno scorso il lungo percorso che riguarda aree e immobili
E' partito formalmente nel giugno scorso il lungo e non semplice percorso finalizzato a portare sotto il controllo del Comune il milione di metri quadrati di aree e i numerosi immobili militari presenti in città.
Tutti beni che l'Agenzia del Demanio, in accordo con il ministero della Difesa, ha deciso di valorizzare tramite vendita o concessione pluriennale.
La partita coinvolge in totale 18 realtà ed è di importanza fondamentale per il futuro ambientale, urbanistico e viabilistico di Piacenza: si tratta di Polo di mantenimento pesante nord di viale Malta, area ex Pertite via Emilia Parmense, Laboratorio Pontieri di piazza Cittadella, Macra-Staveco di San Lazzaro, ex ospedale militare di viale Palmerio, caserme Nicolai in piazza Cittadella e Artale in via Emilia Parmense, la piazza d'armi collegata a quest'ultima e il lungo tratto di binario che collega l'ex arsenale e la stazione (che pur tagliando la città è formalmente di proprietà della Difesa), il bastione di porta Borghetto, le caserme De Sonnaz di via Castello, Dal Verme, Alfieri e Pietro Cella di via Benedettine, parte della Cantore sullo Stradone Farnese, il piano caricatore militare via dei Pisoni, l'area ex Bolzoni di via Pavia e infine la rimessa dei locomotori della stazione, nota come la Berzolla.
L'ultimo atto firmato durante il precedente mandato dal sindaco Roberto Reggi fu la presentazione al Demanio della richiesta di sottoscrizione di un accordo di programma in cui, in sostanza, Palazzo Mercanti si proponeva come regista unico dell'operazione complessiva di trasformazione degli insediamenti militari, il supervisore che affiderà a un architetto di fama mondiale, tramite un concorso internazionale, il compito di dare un volto nuovo alla città tenendo conto di tutti e 18 i beni a disposizione. Ogni singolo progetto potrà poi avere tempi e modi di realizzazione differenti, ma dovrà tenere conto delle linee guida fornite dall'Amministrazione.
Due le strade che saranno seguite per entrare in possesso di aree e edifici. La prima, che riguarda soprattutto alcuni insediamenti del ministero della Difesa ancora attivi a Piacenza, è quella della permuta: al Demanio sarà fornito uno spazio in periferia in cui far sorgere la sede del nuovo Polo militare industriale che riunisca Polo di mantenimento pesante nord (comprensivo di ex ospedale militare), Laboratorio Pontieri e Macra. In cambio Palazzo Mercanti otterrebbe la cessione delle aree attualmente occupate da questi stabilimenti, a cui si aggiungerebbero l'ex Pertite e le caserme Artale e Nicolai. Un'operazione da circa 250 milioni di euro, soldi che il Comune non ha è che dovrebbe recuperare tramite accordi con privati, a cui concedere alcuni degli spazi recuperati dopo averli resi edificabili. C'è poi l'opportunità delle concessioni fino a 50 anni: sono diverse le caserme e gli immobili (tra cui il bastione di porta Borghetto) che la Difesa ha trasferito al Demanio affinchè vengano temporaneamente cedute, dietro il pagamento di un canone, per essere valorizzate. Anzichè affidare il loro recupero a tante iniziative private, faranno parte del piano di riorganizzazione complessivo: è ovvio che le varie ristrutturazioni saranno indipendenti e progressive, ma tutti i bandi verranno emessi dal Comune in conformità con quanto previsto dal disegno complessivo. Michele Rancati
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