Il desiderio di un collegamento ferroviario veloce ed efficace tra Piacenza e Milano, i progetti collegati, arriveranno ben presto all'attenzione del nascente Tavolo sulla mobilità per Expo 2015. Sarà Trenord a portare in quella sede le istanze della nostra provincia.
E dunque Piacenza sale sul binario giusto. Non era scontato.
Ne ha riferito ieri l'amministratore delegato di Trenord, Luigi Legnani, in un colloquio informale con Dario Zaninelli, pro rettore del Politecnico di Milano sede di Piacenza.
«E' una notizia positiva» commenta Zaninelli, in quanto si dà conto, anzitutto, del nascente Tavolo sulla mobilità dedicata all'Expo voluto dal Comitato di Expo 2015 e dalla Regione Lombardia. Uno strumento di cui non si sapeva ancora nulla. Trenord, oltre a Trenitalia, è fra i soggetti chiamati a sedere a questo Tavolo che vedrà la luce entro la prima decade di maggio. E ora che la notizia è certa, anche le istituzioni piacentine, come Provincia e Camera di Commercio, potranno far pressione per essere partecipi.
E' questa la principale novità dei contatti intercorsi fra Legnani e Zaninelli.
L'altro giorno anche il presidente camerale Giuseppe Parenti ha accennato al tema, ricordando come ci fosse l'impegno di avere qualche indicazione entro aprile sulla fattibilità e il budget necessari a dar corpo a un collegamento migliore.
Come si ricorderà, ci fu un incontro il 1° di febbraio fra Camera di Commercio, Provincia, Comune e Confindustria con l'amministratore Legnani.
Peraltro i pendolari si erano fatti vivi mandando avanti i loro desiderata, puntando all'utilizzo della linea ad Alta Velocità (tempo di percorrenza di 29 minuti) preferita alla linea metropolitana che ne richiederebbe 55.
Torniamo ad oggi. Non si è entrati ancora nel merito della fattibilità e del budget dei progetti in quanto il cambio di guardia amministrativo alla Regione Lombardia nel dopo-Formigoni, un nuovo assessore e un nuovo direttore generale, hanno rallentato, come sempre accade, tutte le attività, ma è emersa la decisione di dar vita al Tavolo della mobilità pro-Expo e non è poco.
Piacenza ha spinto avanti due opzioni, quella di Confindustria punta ad aumentare notevolmente i collegamenti facendo di Piacenza il terminale del metro tra Milano e Lodi, diversa la filosofia dello studio del Politecnico commissionato dalla Camera di Commercio, nel quale - sulla scorta degli esempi di Bergamo e Varese - si introducono collegamenti veloci senza fermate intermedie a un prezzo più importante ma ripagato con comfort e puntualità, ed entra in gioco l'esigenza di acquistare del materiale rotabile. A Brescia, spiega Zaninelli, la Provincia ha comprato ex novo un treno, altri ne ha messi a disposizione Trenord.
I progetti piacentini hanno due dimensioni temporali diverse, a parere di Zaninelli, l'idea di Confindustria avrebbe esigenza di una prospettiva più ampia, l'altra di più breve respiro. Comunque una decisione spetta anche e soprattutto al livello politico. Patrizia Soffientini LIBERTA' del giorno 01-05-2013
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