«Non possiamo limitarci a piangere sui danni causati dalla crisi economica, dobbiamo invece ricercare tutte le strade possibili per accelerare e consolidare la ripresa. Il governo sta facendo proprio questo».
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una nota diffusa da Palazzo Chigi, ha cercato con queste parole di incoraggiare gli italiani a rimboccarsi le maniche e a far ripartire la macchina dell'economia.
«Dobbiamo passare dalle lamentele sul passato alle proposte concrete e costruttive per il futuro. È quello che il governo sta facendo, convinti come siamo - ha aggiunto Berlusconi rispondendo alle sollecitazioni arrivate dall'assemblea dell'Ance, l'organizzazione dei costruttori edili - che il settore dell'edilizia e delle costruzioni sarà ancora una volta il volano decisivo affinché le imprese italiane tornino a produrre ricchezza e benessere per tutti».
Sobrietà e austerità, ma non solo. C'è anche il federalismo nella ricetta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per rimettere a posto la dissestata economia pubblica. «Non so se sia una ideologia ma l'austerità certamente è una necessità e una responsabilità» ha detto Tremonti, all'assemblea di Confcooperative. «Il federalismo serve a raddrizzare l'albero storto della nostra finanza allineando un po' la cosa amministrata e la cosa tassata. Se i municipi amministrano il territorio è giusto che ai municipi vadano le tasse e a salire. Non è una scoperta politica o scientifica ma è la scoperta dell'acqua calda» ha poi sottolineato Tremonti. Il ministro dell'Economia ha poi lanciato l'allarme sullo stato attuale della finanza mondiale: «La massa dei derivati è tornata ai livelli precedenti la crisi. Per quanto riguarda l'economia reale - ha proseguito - le cose non vanno così male ma bisogna fare attenzione perchè nel mondo globalizzato l'economia reale è legata alla finanza».
Intanto, come previsto, il governo ha posto la fiducia al Senato sulla manovra. La fiducia è stata posta su un maxiemendamento interamente sostitutivo del decreto legge. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito ha affermato che il governo attribuisce «straordinaria importanza» all'approvazione di questo testo.
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