Luci e ombre nel rapporto regionale sulla mobilità sostenibile
Lo sforzo della Regione Emilia Romagna per migliorare il sistema dei trasporti e tenere sotto controllo l'inquinamento è notevole, ora si punta ad un più deciso coinvolgimento dei cittadini, che stentano ad adottare corrette abitudini di mobilità.
E' il succo del rapporto regionale sul sistema dei trasporti: più di 210 milioni di euro per miglorarlo su un complesso di 582 milioni di opere attivate nelle varie province.
Piacenza ha ricevuto da Bologna 2milioni e 600mila euro per la mobilità urbana, altri 8milioni e 365 mila euro per il trasporto pubblico e il miglioramento dei mezzi e 2milioni e 200mila euro per l'intermodalità, in tutto più di 13 milioni di contributi.
Una posizione che ci vede penultimi, appena prima di Ravenna, anche per ragioni demografiche.
Nel presentare il IV rapporto annuale sull'argomento, la Regione insiste su un aumento dei livelli di servizio e su una maggior sicurezza. Al tempo stesso, però, la risposta dell'utenza non è giudicata adeguata all'offerta, infatti aumenta il numero delle autovetture private (più 15,6 per cento negli ultimi cinque anni, con un numero di auto per abitanti di 3 ogni 5, più elevato del 6 per cento rispetto alla media nazionale e del 15 per cento di quella risultante in Europa) e permane una situazione di criticità dell'inquinamento atmosferico.
L'assessore regionale competente Alfredo Peri al costante aumento delle auto private oppone il sostegno al trasporto pubblico ma con risultati meno incoraggianti del previsto. Per esempio non è aumentato il numero dei passeggeri. Tuttavia l'obiettivo è di proseguire sulla strada intrapresa, magari introducento qualche divieto in più sulla circolazione delle auto private. In quanto ai dati, emerge una maggiore efficienza organizzativa nelle imprese di trasporto; un miglioramento a livello della sicurezza, con un calo degli incidenti e del livello di letalità degli stessi.
Permane una situazione di relativa criticità dei dati ambientali, in relazione al livello di concentrazione nei centri urbani del Pm10, che nel primo semestre del 2005 ha superato i livelli obiettivo fissati dalla normativa nazionale e comunitaria su base annua (80 giorni di superamentro contro un limite massimo di 35giorni/anno).
LIBERTA' di martedì 20 settembre 2005 > Piacenza
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