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giovedì
21
settembre
2023
San Matteo, Apostolo ed Evangelista
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VIAREGGIO
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Viareggio è una città situata sulla costa del mar Ligure, in Versilia a nord della Toscana.
Con i suoi oltre 63.000 abitanti è il centro principale della provincia di Lucca e della Versilia ed è conosciuto, oltre che per una massiccia presenza turistica nel periodo estivo, anche per il Carnevale (nato nel 1873) e i suoi carri allegorici di cartapesta, che dal 1925 sfilano lungo la "passeggiata" a mare.
Simbolo di Viareggio e maschera ufficiale del Carnevale è Burlamacco, ideato e disegnato nel 1930 da Uberto Bonetti.
Viareggio è anche un attivo centro industriale e artigianale, soprattutto nel campo della cantieristica navale, nonché per la pesca e la floricoltura.
IERI
Il nome della città deriva dal termine latino "via regis", nome della strada (ancor oggi esistente con il nome di Via Regia) tracciata nel Medioevo lungo il canale Burlamacca.
La città nasce in pratica nella prima metà del Cinquecento quando, perso lo scalo di Montrone, diventa l'unica finestra sul mare per la Repubblica di Lucca.
A tale periodo risale pure il più importante edificio cittadino la cosiddetta Torre Matilde, fortificazione difensiva eretta dai Lucchesi nel 1541 per contrastare la costante minaccia di incursioni dei corsari barbareschi.
Il peggioramento delle condizioni ambientali a causa dei falliti tentativi di bonifica della palude spinse Lucca ad emanare provvedimenti urgenti, come cessioni gratuite di terreno, esenzioni fiscali, perfino sconti di pena a favore dei potenziali residenti.
A metà Settecento la costruzione di speciali cateratte sul canale bonificò la zona e pose fine al pericolo di malaria.
Inoltre la costruzione sulla costa della barriera artificiale di bosco seminato a pini, l’attuale pineta, migliorò le condizioni ambientali, e la popolazione aumentò rapidamente con lo sviluppo della pesca e della marina velica.
Nel sec. XIX i Borbone costruirono la darsena, l’architetto Nottolini definì il piano urbanistico basato su una rete di strade lunghe e viali alberati che si incrociano ad angolo retto, paralleli e perpendicolari al mare, e si inaugurarono i primi stabilimenti balneari (alcuni su palafitte).
L’inizio del Novecento segnò il boom del turismo balneare, e fu inaugurata la Passeggiata sul viale Regina Margherita, con edifici in legno per caffè, negozi, bagni, purtroppo andati distrutti nel 1917 ad eccezione dello chalet Martini, tuttora esistente.
Viareggio era la “Perla del Tirreno”, un centro mondano, culturale e turistico apprezzato in Italia e in Europa.
OGGI
Viareggio è la Passeggiata, un rettilineo di circa 3km che rappresenta il salotto buono della città: si parte dal Molo e si cammina parallelamente all’arenile sul Viale Margherita, tra edifici in stile liberty, fino in Piazza Mazzini dove si gode una suggestiva veduta di spiaggia e mare.
La passeggiata continua fino al Principe di Piemonte, oggi albergo, stabilimento balneare e centro congressi.
Passeggiata significa fare shopping tutti i giorni nelle boutique dalle firme più prestigiose della moda, significa sedersi nei caffè per colazioni e aperitivi, in attesa di un cinema in Passeggiata, o in un locale sul Viale della Darsena, divenuto in poco tempo il nuovo ritrovo notturno per giovani e non.
Chi vuole spendere meno deve spostarsi al mercato giornaliero di Piazza Cavour (" il Piazzone"), con le bancarelle che vendono di tutto, oppure nell’area pedonale tra Via Battisti e Via Fratti, dove il giovedì mattina si svolge il mercato settimanale (orario 8.00-13.00).
ATTENZIONE.
Dall'anno scorso parte del mercato è stato trasferito sulla Passeggiata (da Piazza Mazzini al Principe)
Dal punto di vista culturale meritano una visita i Musei di Villa Paolina (Via Machiavelli, 2), ospitati nella residenza della sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte e il “Museo Archeologico Blanc" che possiede un notevole patrimonio archeologico dell’area compresa tra Viareggio, Camaiore e Massarosa.
La “Pinacoteca Lorenzo Viani” espone opere del celebre artista viareggino.
Per chi ama il movimento, le due pinete di levante e ponente sono il polmone verde della città e consentono di fare jogging con percorsi attrezzati, lunghe pedalate in bicicletta, rinfrescarsi in uno dei tanti chioschi che offrono bibite, spuntini e bomboloni alla crema o alla nutella.
Viareggio è sede dal 1929 del Premio letterario Viareggio.
Tra le realizzazioni più recenti, la Cittadella del Carnevale, un grande polo culturale dove si sono trasferiti gli artigiani della cartapesta dei carri di Carnevale, unito ad un auditorium e ad altre strutture.
Dal 2004 Viareggio ospita in agosto il Festival Gaber, in memoria di Giorgio Gaber, al quale partecipano artisti di spicco del panorama musicale italiano.
Frazione di Viareggio è la vicina Torre del Lago Puccini.
C'è Villa Puccini (Piazza Belvedere, sul Lago di Massaciuccoli) ed in estate il teatro all’aperto ospita la rassegna lirica internazionale “Puccini Festival" che richiama appassionati da tutta Italia e dall’estero.
Da poco meno di dieci anni Viareggio e Torre del Lago sono anche internazionalmente conosciute per essere diventate una destinazione internazionale di turismo LGBT, nell'ambito di Friendly Versilia, con oltre 100.000 turisti gay ogni estate.
IL CARNEVALE
Durante le sfilatelungo la passeggiata, una giuria tecnica valuta la qualità artistica dei carri assegnando dei premi in base alla categoria e al tema proposto.
Se i corsi mascherati rappresentano la parte scenografica che esalta i maghi della cartapesta, il carnevale dei rioni è l’anima popolare: ogni quartiere, a turno, organizza feste dove cibo, vino, musica, balli la fanno da padroni.
Il clou è la festa in Darsena, dove si aprono grandi cucine all’aperto con piatti a base di pesce. Opere e autori possono essere ritrovati nei capannoni della Cittadella, come già detto un complesso costruito a nord della città dove è stato realizzato un museo sul tema del Carnevale.
DOVE MANGIARE
Da Fauzia, sulla Passeggiata al numero 82
Bar dove trovi gentilezza e qualcosa sempre pronto da mangiare.
Prima colazione imperdibile dalle 10 alle 11 del mattino.
Assaggiate la "bomba" : è una pasta con ripieno di crema.
Attenzione !!! Al primo morsetto la crema scapperà fuori da tutte le parti...
Piccolo Tito (da quest'anno Tito), Lungomare Greco 3, 0584-962016
Grazioso, sul molo, sempre ben ventilato.
Il personale è gentile, ma solo se voi non siete troppo "noiosi"...
Ottimo il fritto di paranza, ed il pane arabo.
Da Miro alla Lanterna, Via Coppino 289, 0584-38.40.65
Ottima cucina, affacciato sul porto, ma purtroppo non ha tavoli esterni
Il ristorante è stato aperto negli anni Cinquanta da Miro Ghilarducci.
Il cacciucco e il fritto di paranza conquistarono subito marinai e villeggianti, ma anche poeti e pittori.
Oggi al posto di Ungaretti o Viani ci si può trovare Marcello Lippi in compagnia di qualche calciatore.
Si continuano però a cucinare le pietanze tipiche della tradizione viareggina: dal guazzetto di triglie, alle cozze ripiene,agli spaghetti alle arselle fino agli spaghetti allo scoglio.
Presente anche la pasta alla trabaccolara, cotta direttamente in padella con il pesce di giornata filettato o sgusciato, appena macchiata di pomodoro.
Da Stefano, via Matteotti 21, 0584 31009
Un pò all'interno, ma vicino alla passeggiata.
Molto buona la pasta al sugo di triglie.
Prezzo giusto.
Da Giorgio, Via Zanardelli 71, 0584 44493
Necessaria la prenotazione, un pò all'interno ma vicino alla passeggiata.
Frequentato da viareggini buongustai, notevole la pasta alla trabaccolara.
Ottimo cibo e vino, ma attenzione al conto...
LA RICETTA
Pasta alla trabaccolara
E' un primo piatto con sugo rosso di pesce povero di fondale, che deve il suo nome al trabaccolo, la barca tipica dei pescatori di San Benedetto che si installarono a Viareggio tra le due guerre.
Ingredienti:
Spaghetti (o linguine)
pomodoro fresco
½ kg di pesce misto (Gallinella, Scorfano, tracina)
aglio
peperoncino
vino bianco
sale
pepe
prezzemolo
Preparate un soffritto a base di olio e aglio.
Una volta che l’aglio avrà preso colore, toglietelo e aggiungere la polpa del pesce già pulita e deliscata. Salare, pepare e bagnare con vino bianco.
Per ottenere il giusto aroma, è importante far “sfrigolare” il pesce, altrimenti otteniamo un effetto “lesso" poco gradevole.
Si consiglia quindi di procedere in cottura a fuoco "vivo".
Unite a questo punto i pomodorini tagliati a pezzi e, a piacere, del peperoncino.
Se il sugo risultasse troppo secco, unire del brodo di pesce, ricavato con le teste e le lische precedentemente scartate.
Nel frattempo portare a cottura gli spaghetti in acqua salata.
Scolati al dente andranno saltati poi in padella con il sugo.
A piacere spolverizzare con pepe e prezzemolo fresco.
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pubblicazione: 05/08/2007
aggiornamento: 18/08/2007
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