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Tesa scommette su acqua e ambiente

Il bilancio - Tesa tira le somme dell'attività svolta e guarda alle possibili alleanze.

Rifiuti, acqua, verde pubblico. Tesa guarda indietro per tracciare un bilancio dell'attività svolta, ma anche avanti per capire che cosa l'attende dall'ormai probabile fusione con altre tre ex-municipalizzate d'Emilia. E così, presentando il rapporto ambientale dell'azienda, il presidente Guido Ramonda non ha potuto fare a meno di rispondere a una domanda sulle prospettive che attendono Tesa nell'eventualità di un'aggregazione regionale. Prospettive - è stato detto - alle quali qualcuno guarda con preoccupazione. «Credo che una sinergia sia già di per sè una cosa positiva - ha commentato il presidente - tanto più in questo caso dato che ci consentirebbe di diminuire i costi garantendo la stessa qualità del servizio. Un'aggregazione di questo tipo non toglierebbe nulla a Tesa in quanto struttura territoriale, ma aumenterebbe la capacità dell'azienda di stare sul mercato in modo competitivo. Senza contare che il confronto costruttivo con altre realtà potrebbe anche consentirci di acquisire capacità migliorative».
Ramonda vede insomma questa ipotetica fusione in termini di positivo sviluppo. «Migliorerebbe le nostre capacità finanziarie - aggiunge - e magari ci potrebbe consentire di operare in quei servizi energetici che vedono già attive le aziende con le quali dovremmo aggregarci».
Tornando all'oggetto dell'incontro di ieri - e cioè la presentazione del Rapporto Ambientale - esso ha “fotografato” lo stato dell'arte delle attività di Tesa che hanno un diretto impatto sull'ambiente. E cioè: la gestione dei rifiuti; il ciclo dell'acqua (prelievo e distribuzione dell'acqua potabile, sistema fognario e depurazione delle acque reflue); la gestione del verde pubblico; le bonifiche di aree industriali dismesse e degradate; le attività delle società controllate; il parco mezzi; la comunicazione, formazione, salute e sicurezza aziendale.
CENTRO IMPIANTI DI BORGOFORTE -
Il rapporto riferisce dei programmi realizzati da Tesa nel 2002 in termini di nuove strutture all'interno della sede di Borgoforte.
IGIENE URBANA -
Nel 2002 Tesa ha provveduto alla sostituzione e incremento dei cestini porta rifiuti nel centro storico: sono stati installati complessivamente 130 cestini metallici da 25 litri e 70 contenitori da 80 litri a basamento. Ma anche alla revisione delle procedure di spazzamento meccanico nel Centro Storico di Piacenza, in modo da perfezionare gli aspetti operativi e rendere più efficiente il servizio. È stato avviato un progetto sperimentale che prevede l'utilizzo di nuove spazzatrici di piccole dimensioni, in grado di operare indifferentemente sia sulle strade che sui marciapiede, con ridotto impatto ambientale.
Inoltre, per ridurre l'impatto dei mezzi e le conseguenti emissioni in atmosfera, è stato avviato uno studio per utilizzare carburante ecodiesel, un combustibile a basso contenuto di zolfo che riduce la formazione di polveri sottili (PM10), che potrebbe essere utilizzato per tutto il parco mezzi a gasolio, un totale di 120 veicoli.
Di rilievo anche l'incremento dei servizi di spazzamento meccanico nei comuni della provincia, dove è attivo il servizio, passando dalle circa 1.450 ore del 2001 alle oltre 1.600 ore del 2002 (+13%).
RACCOLTA RIFIUTI -
Tesa ha in corso la sostituzione dei cassonetti stradali con altri più capienti.
RACCOLTA DIFFERENZIATA -
Nel 2002 si è realizzato un ampliamento della raccolta della frazione secca dei rifiuti urbani tramite il "sacco viola", multimateriale (carta, plastica, lattine, stracci, ecc., ad eccezione del vetro), che è stato esteso a tutto il Centro Storico cittadino, complessivamente circa 13mila e 750 utenze commerciali. E' stato anche elaborato un progetto per l'estensione del servizio di raccolta della frazione organica in altre zone della città, andando a interessare circa 5.000 nuovi abitanti: e' stato promosso l'ulteriore sviluppo della raccolta differenziata dei materiali consumabili esausti per la stampa elettronica: cartucce toner per stampanti laser, contenitori toner per fotocopiatrici, cartucce per stampanti ad aghi o a getto d'inchiostro.
I PROGETTI -
I progetti per incrementare ulteriormente la raccolta differenziata riguardano ora l'incremento del numero dei contenitori stradali sul territorio e nelle stazioni ecologiche; l'estensione del servizio di raccolta dei rifiuti organici domestici alle frazioni della città e istituzione del servizio per i pubblici esercizi (ristoranti, pizzerie, bar ecc.) del Centro Storico; lo sviluppo di campagne di comunicazione finalizzate ad un maggior coinvolgimento dei cittadini.
DISTRIBUZIONE ACQUA POTABILE -
Nei programmi di TESA, per abbassare la concentrazione di nitrati dell'acqua potabile di Piacenza, vi è il rifacimento di un pozzo di Barriera Torino. Per questo impianto di attingimento - che produce oltre 100 dei 700 litri di acqua mediamente erogata al secondo in città - è prevista la realizzazione di nuove perforazioni per andare a captare l'acqua potabile in strati più profondi della falda acquifera dove è minore la presenza di nitrati. «A questo scopo - ha spiegato Ramonda - sono già state affidate le opere per realizzare un pozzo pilota al fine di valutare l'efficacia dell'attingimento alla falda acquifera in strati più profondi di quelli attuali. A seguire analogo intervento verrà realizzato sul pozzo di Barriera Farnesiana, che eroga oltre 100 litri di acqua al secondo».
CONDUTTORE -
Inoltre in città è prevista la sostituzione programmata delle condutture in quelle zone della città - via Ranieri, via Zago, via Rocca, via Negrotti, via Millo, strada della Motta Vecchia - in cui le condutture risultano obsolete o dove si sono registrati ripetuti guasti. «Si procederà anche alla posa della condotta in via Balsamo per il collegamento con quella di Via Borghetto - prosegue il rapporto di Tesa - alla sostituzione della condotta in via Garibaldi, alla sostituzione delle prese di via Nova e al rifacimento degli impianti elettrici di alcuni pozzi (XXIV Maggio, S. Rocco di Podenzano e Ponte sul Nure). Anche per i comuni gestiti in ambito provinciale, sono previste opere di sostituzione delle reti dell'acquedotto maggiormente obsolete o dove si sono verificati frequenti guasti».
RETE FOGNARIA -
Per la rete fognaria di Piacenza sono previsti numerosi progetti di ampliamento nelle zone frazionali (Ponte sul Nure, Roncaglia, Dossi, Borgotrebbia, Mucinasso) e di rifacimento completo o adeguamento delle condotte nelle zone dove risultano maggiormente obsolete (via Corvi, via Quadrelli, via Balsamo, via Millo).
E' inoltre prevista la redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione della rete fognaria del nuovo insediamento previsto al bivio Galleana.
Giorgio Lambri



Presto in funzione un nuovo pozzo a Barriera Torino
«Gli aspetti più rilevanti del nostro Rapporto Ambientale sono il significativo miglioramento del servizio svolto da Tesa, non solo in termini di efficienza è “quantità”, ma anche per quanto riguarda la qualità ed il rispetto ambientale».
Guido Ramonda, 62 anni, è presidente di Tesa dall'8 novembre del 2000, in precedenza - per quasi vent'anni - era stato direttore dell'azienda municipalizzata di Piacenza, che si chiamava in origine Amnu, dei fiori all'occhiello dell'attività aziendale è per il presidente la raccolta differenziata: «Anche le classifiche nazionali - spiega - hanno premiato il nostro sforzo e quello dei cittadini di Piacenza». Tra il 2000 ed il 2002 la raccolta differenziata è passata da 35 a 45mila tonnellate annue. Un aumento peraltro più sensibile in provincia (+8mila tonnelate) che in città (+2mila).
Quanto all'acqua ed ai nitrati, “tormentone” periodico su cui il presidente di Tesa viene sollecitato, Ramonda spiega che «la prima preoccupazione dell'azienda è quella di mantenere ottimale la qualità dell'impiantistica e quindi contenere le perdite di acqua».
«Inoltre - aggiunge - stiamo lavorando a Barriera Torino, con un “pozzo-spia” grazie al quale abbiamo individuato una falda ad una certa profondità con acqua ancor più povera di nitrati».
Capitolo inceneritore. «L'impianto ha bruciato 32mila tonnellate di rifiuti nella seconda metà del 2002 quando era in fase di rodaggio - riferisce il presidente di Tesa - e circa 80mila quest'anno.
Le preoccupazioni per le emissioni? Non sono giustificate poichè l'impianto è controllato in modo ininterrotto dall'Arpa ed i risultati di questi controlli vengono resi pubblici giorno dopo giorno».
E' un quadro fin troppo positivo quello tracciato da Ramonda.
Ma ci sarà ben qualcosa che deve essere migliorato?
«Vorrei trovare una soluzione definitiva al problema delle polveri fini emesse dai nostri automezzi - risponde il presidente - abbiamo già in uso mezzi ecodiesel ed a metano, i risultati sono positivi, ma bisogna insistere su questa strada».
E poi?
«Poi vorrei un rapporto sempre più costruttivo con i cittadini. Mi piacerebbe non vedere materiale di ogni tipo gettato accanto ai cassonetti e vorrei che la spazzatura delle strade potesse essere effettuata in modo più efficiente, grazie anche alla collaborazione della gente. E cioè potendo lavorare su strade sgombrate dalle auto, almeno per il breve tempo necessario al nostro intervento».



pubblicazione: 16/12/2003
aggiornamento: 02/09/2004

Guido Ramonda 3586
Guido Ramonda

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