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Terremoto e terribile tsunami in Giappone.
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Un terremoto di 8,9 gradi ha colpito venerdì 11 marzo 2011 alle 14,46 (erano le 6,46 in Italia) la parte nord-orientale dell'isola Honshu, la più grande del Giappone, a 380 km da Tokyo.
Pochi minuti dopo uno tsunami con onde alte fino a dieci metri si è abbattuto sulle coste affacciate sul Pacifico seminando morte e distruzione nell'area di Sendai, la più vicina all'epicentro.
Ma alle 19,59 ora italiana (le 3,59 di sabato ora locale) è stato registrato un sisma di 6,2 gradi Richter in una zona completamente diversa: presso Joetsu sulla costa ovest, superficiale (1o km di profondità).
Il sisma ha provocato frane e valanghe a Tokamachi, zona montagnosa a 50 km da Nagano e Morioka dove nel 1998 vennero disputate le Olimpiadi invernali.
Alle 20,47 sisma di 6,6 gradi in una terza zona: nel mar del Giappone a nord-ovest di Honshu sempre a 10 km di profondità.
Alle 20,25 c'era stata una scossa di 5,5 gradi a soli 80 km da Tokyo, a conferma dello spostamento degli epicentri delle scosse di assestamento verso sud-ovest, più vicino alla capitale.
Il terremoto di 8,9 gradi è il più violento in Giappone da quando esistono le rilevazioni sismiche e il quinto più forte al mondo dell'ultimo secolo.
Il bilancio ufficiale delle vittime parla finora di 378 morti e 584 dispersi, oltre a 950 feriti, ma purtroppo sembra destinato ad alzarsi di molto.
Grazie alle costruzioni antisismiche obbligatorie in tutto il Giappone, i crolli non sono stati numerosi, la gran parte delle vittime e dei danni è stata causata dallo tsunami.
Solo su una spiaggia di Sendai sono stati trovati 300 corpi.
Una nave con un centinaio di persone a bordo è stata travolta, mentre quattro treni sono dati per dispersi: uno si trovava vicino alla stazione di Nobiru dove si è abbattuta un'onda di dieci metri, il secondo è scomparso nella prefettura di Iwate. Anche gli altri due di cui si sono perse le tracce stavano viaggiando lungo la costa orientale.
La diga di Fujinuma nella prefettura di Fukushima si è rotta riversando l'acqua a valle che ha spazzato via l'intera città di Sukagawa.
Il capo di gabinetto del governo giapponese, Yukio Edano, ha chiesto alla popolazione di tenersi pronta ad affrontare altre scosse di assestamento e tsunami violenti, assicurando che la situazione nelle centrali nucleari era sotto controllo, ma in seguito è giunta la notizia di una possibile fuoriuscita radioattiva controllata dalla centrale di Fukushima 1.
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pubblicazione: 11/03/2011
aggiornamento: 04/08/2011
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