Bilancio 2005
Un lieve utile di 6.413 euro, cresciuto del 32% rispetto ai 4.851 euro del 2004; un valore della produzione di 20,8 milioni di euro (+4,6% sull'anno scorso).
Questi i numeri principali del bilancio 2005 di Tempi Agenzia, approvato ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Lorenzo Boscarelli e che sarà sottoposto all'assemblea dei soci, cioè Comune e Provincia, a fine aprile. Il risultato economico della spa che sovrintende alle politiche del trasporto pubblico locale su indirizzo degli enti proprietari sarebbe stato decisamente migliore senza gli 80mila euro di spesa legali usciti dalle casse per far fronte al contenzioso giuridico aperto dai concorrenti che avevano partecipato alla gara per l'assegnazione del servizio degli autobus a Piacenza e provincia vinta poi da Tempi spa. Ricorsi avviati in particolare dal Cal, Consorzio autovie lombarde, e che sin qui hanno dato ragione all'Agenzia che conta di vedere concludersi positivamente le cause così da recuperare dalla controparte anche le spese legali anticipate. Ma non è l'unico dato che consente di guardare con ottimismo al futuro.
Dopo aver annotato le economie realizzate per sostenere gli imprevisti oneri giuridici («Avevamo, ad esempio, pensato di inserire più persone, ma abbiamo dovuto desistere»), Boscarelli sottolinea il buon andamento della vendita dei biglietti dei bus: ricavi aumentati di quasi il 4%, pari a circa 173mila euro in più (da 4,56 milioni di euro nel 2004 a 4,74 l'anno scorso); cosi come vanno annotati anche i maggiori introiti per le riscossioni di sanzioni (+4,21%, equivalente a 3.500 euro su un totale di 96.860 euro).
Una plusvalenza, considerando entrambe le voci, intorno ai 180mila euro e che nel 2005 è andata integralmente a beneficio di Tempi spa, ma i cui frutti l'Agenzia potrà in parte trattenere d'ora in avanti. Da quest'anno è infatti in vigore il nuovo contratto di servizio originato dal bando di gara del trasporto pubblico che prevede il pagamento a Tempi spa di una quota fissa, gli eventuali margini aggiuntivi potranno perciò restare nelle casse della società guidata da Boscarelli.
È probabile che tra le due Tempi si apra un negoziato teso ad alzare l'importo da versare alla società di gestione i cui bilanci sono più sofferenti (deficit 2005 di 1,5 milioni di euro), e comunque il presidente dell'Agenzia valuta che «il 2006 si presenta in modo estremamente favorevole, perché col nuovo regime tutti gli incassi dei biglietti restano a noi». Le proiezioni, frutto però di stime solo indicative, sono incoraggianti: un utile 2006 sui 350mila euro con un fatturato dei biglietti dato in crescita di 450mila euro (242mila al netto degli aumenti tariffari in vigore dallo scorso gennaio).
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