Il ministero: procedura d'impatto ambientale sul progetto
Teleriscaldamento ok, purché sia sottoposto a valutazione d'impatto ambientale (Via).
E' l'ultima novità sulla centrale elettrica in riva al Po, che sta completando la sua trasformazione in “ciclo combinato”, meno inquinante, con alimentazione a gas metano.
Il ministero dell'Ambiente ha richiesto ad Edipower uno studio di impatto «dedicato ed esaustivo» da sottoporre a Via, in relazione ad alcune modifiche tecniche che la società intende apportare all'impianto e che comportato aumento di potenza.
A monte - cita il ministero - c'è l'accordo stretto con il Comune di Piacenza per l'erogazione di energia destinata al teleriscaldamento (per il nascente quartiere ex Unicem della Farnesiana, ndr). E per soddisfare questa esigenza, Edipower dovrà apportare correzioni al progetto, tra cui l'installazione di un nuovo sistema di post-combustione che integri l'energia termica disponibile al teleriscaldamento.
Il ministero fa notare che la modifica al progetto comporta «un aumento di potenza non trascurabile», con incremento di consumo di gas naturale (+1,8 per cento). Inoltre - è scritto nel parere che porta la firma di Bruno Agricola, direttore generale del ministero - manca una quantificazione esatta dei benefici, delle emissioni eliminate o evitate, l'individuazione del bacino di utenza, le distanze alle quali trasferire le calorie ed altri aspetti («sul fronte del bilancio delle conseguenze sull'ambiente permangono incertezze sostanziali relative al quadro emissivo globale, all'efficienza energetica...»). Tale parere ministeriale è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 settembre scorso.
Certo, la prospettiva di iniziare una Via sul capitolo del teleriscaldamento - la procedura coinvolge molto attori ed è complessa - potrebbe allungare di parecchio i tempi.
Ma Edipower ridimensiona la portata dell'empasse. Non una bocciatura, solo una “riparazione a settembre”. «Per il ministero il quadro non è completo, mancano dati utili, così è stata preparata una documentazione integrativa che dà tutte le informazioni e a giorni verrà inviata al ministero dell'Ambiente e alla Regione Emilia Romagna» chiarisce Edipower. Inoltre sono state effettuate simulazioni che evidenziano i benefici ambientali perché «a fronte di un modestissimo incremento della potenza si garantisce un funzionamento perfetto del teriscaldamento che potrà spegnere tante vecchie caldaie».
La società proprietaria della centrale non ha dubbi: a breve arriverà l'“ok” sulle modifiche, senza bisogno di valutazione d'impatto.
In quanto ad Enìa, che sta lavorando alle tubazioni e presto alla centralina di pompaggio e reintegro finalizzata al teleriscaldamento (l'autorizzazione è attesa in settimana) da costruirsi di fianco alla centrale, va avanti con le opere: «siamo agli inizi, al 20 per cento circa - spiega Guido Ramonda, presidente di Tecnoborgo - e continueremo regolarmente i lavori per arrivare nel giugno 2006 ad essere pronti ad erogare acqua calda al primo utente». “Via” permettendo. Patrizia Soffientini, Libertà del 4 ottobre 2005
----------------------------------------- Breve commento di Filiberto Putzu :
Ai lettori piu' attenti non sarà sfuggito, leggendo l'articolo, il diverso parere in merito all'incremento della potenza della Centrale Edipower, incremento necessario per sostenere l'avvio del teleriscaldamento a Piacenza. Il Ministero parla di "aumento di potenza non trascurabile", Edipower ribatte sostenendo che si tratta di "modestissimo incremento della potenza". Chi dice la verità ????
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