Si apprende dalla stampa locale che a Piacenza la tariffa rifiuti risulta sopra la media nazionale con 205 euro a persona rispetto alla media italiana di 181.
Stupisce anche rilevare che gli abitanti di tutte le altre città a noi vicine (eccetto Parma) pagano di meno : Cremona 99 euro, Brescia 122, Pavia 168, Lodi 177, Reggio Emilia (nostra alleata in Enia) 181 euro.
La notizia tuttavia non risulta essere novità, in quanto piu’ volte in Consiglio Comunale parecchie voci (dell’opposizione) hanno segnalato il pericoloso aumento a Piacenza di tasse, tariffe e balzelli vari.
Giova ricordare ad esempio che l’introito incamerato dal Comune amministrato da Roberto Reggi e dalla sua Giunta , per quanto riguarda ad esempio i parcometri è aumentato nel periodo 2002-2006 del +400%, e quello delle multe del +55% (tralasciando gli aumenti di ICI, addizionale IRPEF locale, rette di asili, scuole materne e mense scolastiche, servizi cimiteriali, etc).
Ma tornando all’entità della tariffa pagata a Piacenza per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, vanno fatte almeno 2 considerazioni. La prima è che ciò che il Sindaco Reggi ha dichiarato nel dicembre 2004 (in occasione dell’inaugurazione dell’inceneritore) ed a marzo 2005, e cioè che la tariffa sarebbe diminuita, non si è avverato. L’avvio ed il recente potenziamento dell’inceneritore di Borgoforte avrebbe dovuto ridurre i costi dello smaltimento, e conseguentemente i costi sostenuti dai cittadini che ne sopportano l’impatto inquinante (soprattutto sottoforma di ossidi di zolfo).. Non solo, ma il Comune ha incamerato come “compensazione” dell’attività dell’inceneritore 2,2 milioni di euro per il biennio 2005-2006. Dove sono andati a finire questi soldi ? Certamente non hanno contribuito, come auspicato, alla calmierazione della tariffa. E neppure hanno influito i buoni risultati della raccolta differenziata.
La seconda considerazione riguarda un concetto espresso piu’ volte in Consiglio Comunale in merito alla pressione tributaria cui sono sottoposti i piacentini. Da quando si è insediata l’amministrazione di centro-sinistra, si è passati da una pressione tributaria di 347 euro a cittadino (nel 2002), ai 546 euro del 2005 , con un aumento del +58%. Siamo ben lontani dai valori d’inflazione medi, e questi dati sono incontrovertibili in quanto dichiarati dalla Giunta e certificati dai revisori contabili nei Bilanci Consuntivi che si sono finora succeduti.
Certo, dirà qualcuno, i soldi delle tasse servono per le migliorie alla città. E la città non è migliorata con le 60 rotonde ?? Ecco forse dove finiscono le risorse delle tasse locali. Ma neppure questo è pienamente sostenibile in quanto le rotonde sono pagate per il 50% dalla regione Emilia Romagna, ed in parecchi casi da imprenditori o soggetti privati. Filiberto Putzu , Consigliere Forza Italia Piacenza, 17 agosto 2006
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