Verso lo stop senza la “finestra” 12,30-14,30
Traffico, i sindaci vogliono il giro di vite Reggi: targhe alterne “larghe” e blocco totale dei mezzi più obsoleti.
A partire dall'autunno prossimo occorre un “salto di qualità” nella lotta all'inquinamento atmosferico, attraverso misure più incisive e mirate di quelle adottate negli anni passati, che non escludano il blocco totale alla circolazione dei veicoli più obsoleti e anche la riproposizione delle targhe alterne, secondo modalità nuove. È la linea sostenuta dai Comuni emiliani, con in prima fila il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, nel corso del vertice convocato ieri mattina in Regione per discutere del pacchetto di misure di contrasto allo smog operativo entro ottobre. Un summit interlocutorio, presieduto dagli assessori regionali Alfredo Peri e Lino Zanichelli, che ha visto i rappresentanti degli enti locali emiliani schierarsi su tesi non proprio coincidenti. A partire dall'autunno prossimo occorre un “salto di qualità” nella lotta all'inquinamento atmosferico, attraverso misure più incisive e mirate di quelle adottate negli anni passati, che non escludano il blocco totale alla circolazione dei veicoli più obsoleti e anche la riproposizione delle targhe alterne, secondo modalità nuove. È la linea sostenuta dai Comuni emiliani, con in prima fila il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, nel corso del vertice convocato ieri mattina in Regione per discutere del pacchetto di misure di contrasto allo smog operativo entro ottobre. Un summit interlocutorio, presieduto dagli assessori regionali Alfredo Peri e Lino Zanichelli, che ha visto i rappresentanti degli enti locali emiliani schierarsi su tesi non proprio coincidenti. Da un lato i Comuni, più esposti sul fronte ambientale e pertanto decisi a chiedere provvedimenti di maggiore efficacia, dall'altro, le Province e gli altri soggetti in campo, più inclini a non modificare l'intesa adottata nel 2004. Il sindaco Reggi afferma con nettezza che «serve un passo in avanti», richiamandosi ai contenuti del convegno tenutosi un mese fa a Palazzo Farnese che delineò alcune soluzioni nuove. «L'opera di concertazione - sostiene - fra le varie parti in causa non è facile: c'è la volontà unitaria di mantenere tutta la politica di lotta alle polveri sottili in capo alla Regione, ma quanto alle misure specifiche non c'è ancora un'intesa. Finché non disporremo di un accordo nuovo resta in vigore l'attuale protocollo, ma i Comuni sono determinati a chiederne la revisione per entrare in una fase nuova». Sul delicato tema delle targhe alterne, Reggi rammenta che il loro superamento non significa un accantonamento. «Sono necessarie azioni più incisive e anche selettive - spiega - che limitino la circolazione dei mezzi più inquinanti, prima di tutto quelli “pre euro”. Le targhe alterne, con le modalità di applicazione utilizzate finora, non sono più utili, ma questo non vuol dire che scompariranno. Credo che sia necessario eliminare la “finestra” tra le 12,30 e le 14,30 in vigore nei mesi passati, per dare continuità al divieto lungo l'intera giornata: solo così si può rendere effettivo l'utilizzo dei parcheggi di attestamento e incentivare il ricorso ai mezzi pubblici, diminuendo la concentrazione di sostanze nocive nell'aria». «Di certo i Comuni - prosegue il sindaco - non sono d'accordo nel mantenere le condizioni attuali, anche perché in questi tre anni abbiamo osservato gli effetti dei singoli provvedimenti e siamo consci dell'urgenza di misure innovative. Inoltre il livello di consapevolezza della popolazione si è accresciuto, c'è stata una maturazione che si accompagna ad una maggiore disponibilità a compiere sacrifici in nome della salute. Noi sindaci siamo più esposti di altri amministratori, perché i procedimenti di infrazione delle direttive fissate su base europea ci riguardano direttamente». «La situazione è pesante - conclude il sindaco - e occorre agire da subito senza perdere tempo: ora in Regione sarà avviato un percorso di consultazione delle varie categorie economiche, ma entro la fine luglio ci rivedremo a Bologna per fare il punto e decidere i contenuti del nuovo protocollo emiliano». Mauro Ferri Libertà del 20 luglio 2005
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