Un questionario di "Piacenza che verrà"
Come vorreste la Piacenza che verrà? Vi piace così com'è oppure vorreste cambiare qualcosa, magari con una qualità della vita migliore, con uno sviluppo economico più incentrato sui giovani o con un centro storico più vitale?
Da oggi ogni cittadino che ama la propria città, ma vorrebbe vederla diversa in qualche suo aspetto può esprimere la propria opinione, semplicemente grazie ad un sondaggio.
È l'iniziativa dell'associazione "Piacenza che verrà", che in questi giorni ha appunto preparato una scheda con 27 domande sulla città da sottoporre all'attenzione dei cittadini in due modalità differenti.
La prima è quella cosiddetta virtuale. Sul sito dell'associazione, www. piacenzacheverra. it si può già compilare il questionario on line fino al prossimo 10 giugno.
La seconda sarà invece quella più ufficiale, direttamente a stretto contatto con la gente. Sabato 29 maggio, dalle 9.30 alle 19 sotto il porticato di piazza Cavalli davanti all'Inps, "Piacenza che verrà" sarà presente con un tavolino per invitare i passanti ad esprimere il proprio giudizio. Ad accoglierli, ci sarà nientemeno che Alessia Franchi, finalista di miss Italia.
Lo scopo è chiaro, è quello di conoscere il parere delle persone su quello che è Piacenza oggi e cosa ci si aspetta che cambi domani.
Come ha detto ieri il presidente dell'associazione Luigi Mori, che ha presentato l'appuntamento insieme al tesoriere Stefano Cordera e ai consiglieri Filiberto Putzu e Sandro Romersi «questo sarà uno strumento per definire i problemi della città con l'occhio dei cittadini che vogliono una Piacenza migliore. Una volta raccolti tutti i dati li renderemo pubblici e li esporremo a chi di dovere, magari organizzando un convegno».
Un occhio puntato sulla città quindi, che dovrà essere sempre più a misura di piacentino.
«La nostra associazione - continua Mori - è nata per salvaguardare Piacenza e per trasformarla come vogliono i cittadini Vogliamo dare consigli ai politici su come agire, perché spesso tengono più ai poteri che non al volere dei piacentini».
Rispondendo alle 27 domande si potranno dare valutazioni su ogni aspetto di Piacenza.
Chi compila la scheda dovrà scegliere se ritenere un "punto di forza" oppure una "criticità" varie questioni legate alla città: posizione geografica, dimensione, identità, occupazione e lavoro, opportunità per i giovani, sviluppo economico, qualità della vita, offerta culturale, capacità turistico-attrattiva, centro storico, viabilità e traffico, inquinamento dell'aria, verde, sicurezza, integrazione multietnica, sanità, servizi sociali e solidarietà, volontariato, infrastrutture sportive, trasporti pubblici e collegamenti con Milano, Parma, Cremona, Lodi e Pavia.
Gabriele Faravelli Libertà del 27/05/2010
|