E' impossibile negare la trasformazione della nostra società in una comunità autenticamente multietnica. La presenza dei cittadini stranieri, nella nostra provincia, è passata dal 2,5% del 1999, alla percentuale del 10,09% registrata alla fine del 2007, con 28.430 residenti immigrati.
Siamo terzi in Italia per studenti stranieri, con una percentuale pari al 13,2%, segno di una presenza femminile sempre più marcata (dal 39,8% del 1997 al 48,6% del 2007) e quindi una maggiore stabilità dei nuclei familiari.
Piacenza è un mosaico di culture dove ciascun tassello ha necessità ed esigenze proprie, forse non semplici da capire per le amministrazioni locali, prima ancora di riuscire a darvi risposta.
Per agevolare questo incontro è stato istituito il forum provinciale dell'immigrazione, riunitosi ieri mattina per la prima volta in corso Garibaldi, per favorire l'incontro tra le amministrazioni locali e le popolazioni straniere.
Ad aprire la seduta, il vicepresidente della Provincia Mario Spezia, nelle vesti di "padrone di casa", in sostituzione del presidente Gian Luigi Boiardi, impegnato all'estero, che ha passato la parola all'assessore regionale alle politiche per l'immigrazione Anna Maria Dapporto, la quale ha sottolineato come l'iniziativa si collochi nelle linee che la Regione sta seguendo. «Questa giornata rappresenta una tappa importante nel processo di inclusione sociale dei cittadini stranieri - ha detto l'assessore Dapporto -. Il forum, progetto innovativo, può dare un contributo fondamentale».
Sull'importanza del Forum come strumento che può contribuire a governare quella che è una emergenza, quella della regolarizzazione dei cittadini extracomunitari nella nostra provincia, ha convenuto anche il prefetto Alberto Ardia. Nel 2007 si sono presentate allo sportello istituito presso la Prefettura 5mila domande di regolarizzazione su 800 posti disponibili. Sono fondamentali iniziative di accoglienza, come il forum, che evitino l'isolamento di queste comunità, sottolinea il prefetto, mettendo in evidenza come la situazione, a Piacenza, «sia migliore che altrove, con punte di eccellenza».
La parola è poi passata agli altri protagonisti della giornata, moderata da Nicola Di Pirro della cooperativa Inteculturando, ossia gli assessori provinciali Paola Gazzolo e Fernando Tribi. «E' necessario un salto di qualità nella partecipazione e corresponsabilizzazione degli immigrati - dice l'assessore ai Servizi sociali Gazzolo -, e l'obiettivo del forum è quello di facilitare la relazione fra i residenti stranieri e i differenti governi locali. Per questo motivo sono stati istituiti a Piacenza, Fiorenzuola, Castelsangiovanni, Borgonovo e Rottofreno, Comuni nei quali la concentrazione di stranieri è più elevata, gruppi di lavoro locali per far emergere le rispettive esigenze».
«I cittadini stranieri iscritti al centro per l'impiego, nell'anno 2007, sono in tutto duemila, pari al 20% dei lavoratori in cerca di occupazione - riferisce l'assessore al Lavoro e istruzione Tribi -. In forte crescita anche gli utenti del servizio di avviamento al lavoro: 11922 nel 2007, contro i 10mila dell'anno precedente, senza contare i tremila romeni neocomunitari. Di pari passo sono cresciuti i finanziamenti a sostegno della formazione, dal milione e ottocentomila euro stanziati nel 2004 (685 utenti stranieri), siamo passati a due milioni e trecentomila euro (mille utenti)».
Ma è sul fronte dell'istruzione che devono essere compiuti grandi passi avanti. «Il 95% dei ragazzi stranieri punta alla formazione professionale e tecnica. In pochi scelgono i licei. Questo è uno degli elementi che va combattuto: la scuola non può essere intesa come mero addestramento al lavoro». Paola Pinotti
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