"Non mi sento di consegnare dopo 9 anni di duro lavoro, la Provincia di Piacenza ad un'alleanza politica dove è prevalente la presenza di una sinistra massimalista e condizionata da Rifondazione Comunista". Queste le prime parole che Dario Squeri presidente uscente della Provincia di Piacenza ha detto oggi nella conferenza stampa che ha convocato per manifestare le sue considerazioni circa il ballottaggio del 26 e 27 giugno prossimi. "Ho visto stamane l'amico Boiardi - ha continuato Squeri -, gli ho rinnovato la mia stima personale, ma gli ho altresì detto che non mi riconosco piu' in questa Provincia che non riveste piu' un ruolo di regia nella vita dei cittadini, ma vuole sempre piu' assumere un ruolo di ente protagonista a scapito del ruolo dei privati e della societa' civile". "Mi impegnerò a livello locale, ma sarà una strada che verrà battuta anche a livello nazionale, a riaggregare il centro moderato attorno ai valori originari della Margherita che io ho creato".
CHI E' DARIO SQUERI. Dario Squeri, sposato, tre figli, 53 anni, imprenditore del settore agroalimentare, entrò in politica nel 1980 quando fu eletto, nelle fila della Dc, nel Consiglio comunale di Piacenza e poi in Consiglio provinciale. Dal 1990 al 1994 fu assessore provinciale all'agricoltura. Nelle amministrative del 1995 diventò presidente della Provincia, ruolo che fu riconfermato dai cittadini con l'elezione diretta del 1999. In quest'ultimo mandato Squeri era al vertice di una giunta di centrosinistra con Ds, Comunisti Italiani, Margherita e Lega Nord (non c'era invece Rifondazione). E' stato precursore di alleanze politiche nuove che successivamente hanno trovato sbocchi anche nazionali. Squeri ha dato vita per primo, alle amministrative 1999, alla lista Margherita, raccogliendo intorno a sé tutte le espressioni del centro alleato con il centro sinistra.
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