Andrea Paparo in alto a sinistra. Sotto di lui Mirta Quagliaroli e Massimo Polledri. Nell'altra pagina, dall'altro in basso, Paolo Dosi, Pier Angelo Solenghi, Pietro Luigi Tansini e Pierpaolo Gallini. Questa la composizione della scheda elettorale che si troveranno di fronte i piacentini che il 6 e 7 maggio prossimo andranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco.
La commissione elettorale circondariale presieduta dal viceprefetto Marilena Razza ha sorteggiato ieri mattina l'ordine di apparizione dei candidati, abbinando anche le liste collegate.
Paparo è uscito per primo, accanto al suo nome si troveranno, nell'ordine, i simboli di Piacenza Viva, Popolo della libertà e Sveglia, ovvero le tre formazioni che lo sostengono.
Mirta Quagliaroli sarà affiancata dal Movimento 5 Stelle di cui è portabandiera, mentre anche per Massimo Polledri le liste sono tre: Forza Piacenza Insieme, Lega Nord e Pensionati Emiliani-Movimento Cristiano Piacentino.
Quarto in ordine di sorteggio, quindi destinato a slittare in alto nella seconda facciata della scheda elettorale, Paolo Dosi, sostenuto da 4 formazioni. In ordine di apparizione saranno: Italia dei valori, Partito democratico, Moderati e Piacentini per Dosi, Sinistra per Piacenza. Seguiranno tre candidati con una sola lista al proprio fianco: Pier Angelo Solenghi per Piacenza Bene Comune, Pietro Luigi Tansini per i Pensionati piacentini e Pierpaolo Gallini per l'Udc.
Questo sarà esattamente anche l'ordine con cui le varie formazioni saranno posizionate sui manifesti elettorali che saranno affissi sui cartelloni sparsi in città per la propaganda istituzionale delle consultazioni. Le operazioni di sorteggio si sono svolte alla presenza dei rappresentanti dei partiti e delle liste coinvolti, tutto è filato via liscio, senza alcun problema né contestazione. Il meccanismo è stato un po' complicato: prima i commissari hanno proceduto al sorteggio dei candidati sindaco, con il nome di Paparo che è uscito per primo, seguito poi da tutti gli altri. Successivamente si è provveduto all'estrazione delle 14 liste in corsa: la prima è stata Forza Piacenza Insieme, che è stata posizionata accanto al candidato a cui è collegata. Così via via per tutte le altre, fino a comporre il complesso puzzle. Tutti i 7 candidati sindaco e le 14 formazioni a loro supporto erano state ammesse dalla stessa commissione elettorale circondariale, che aveva analizzato i due casi più spinosi. Per Forza Piacenza Insieme, infatti, il Pdl aveva chiesto la ricusazione sostenendo che il simbolo potrebbe essere confuso con quello di Forza Italia. Il movimento "Per il bene comune" di Ferrara, invece, aveva inviato una diffida sostenendo che il nome era brevettato e che la lista di Solenghi non può utilizzarlo. In entrambi i casi, i commissari hanno ritenuto di non accogliere i ricorsi. Michele Rancati LIBERTA' 05/04/2012
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