proposta dell'assessore comunale Luigi Rabuffi
È stato il marzo più piovoso degli ultimi trent'anni, ma, almeno, ha ripulito l'aria. «Il limite giornaliero di Pm10 è pari a 50 microgrammi per metro cubo e, ricordo, non può essere superato per oltre 35 volte in un anno - commenta l'assessore comunale alla città sostenibile, Luigi Rabuffi -. Da gennaio a marzo, il valore è stato contenuto a quattordici volte per la centralina dello Stradone Farnese, contro le 47 dello stesso periodo dello scorso anno, e a quindici volte per la centralina del parco di Montecucco, contro le 41 del 2012. Un buon inizio che dovremo cercare di confermare nei prossimi mesi: per questo a ottobre si riattiveranno i provvedimenti di limitazione del traffico previsti. Purtroppo viviamo in una delle regioni più inquinate del pianeta e abbiamo uno dei più alti tassi di incidenza di malattie all'apparato respiratorio». Quale incidenza hanno avuto le limitazioni al traffico al giovedì e alla domenica? «Questi provvedimenti -risponde l'assessore -hanno riguardato il 51% delle autovetture di proprietà dei piacentini, il 40% degli autocarri leggeri, il 62% degli autocarri pesanti ed il 62% di motocicli. Una percentuale significativa da cui, però, vanno tolte le deroghe, che costituiscono un campo assai ampio. Valuteremo se e come adeguarle». Uno dei problemi più rilevanti e complessi è quello della bretella autostradale, praticamente in città. «Nel 2004 si stimava che l'incidenza delle emissioni da traffico autostradale sul totale delle emissioni da traffico fosse pari al 64% - ricorda Rabuffi -. Le barriere antinquinamento, successivamente posizionate, hanno certamente migliorato la situazione ma non basta: ridurre il limite di velocità sull'autostrada a 80 o 100 chilometri orari nel tratto urbano o, in alternativa, far pagare maggiormente il pedaggio autostradale trasferendo le maggiori risorse a favore del trasporto pubblico locale della città potrebbe essere un utile compromesso». Per quanto riguarda il riscaldamento domestico, oltre al teleriscaldamento, Piacenza ha ormai una dotazione di caldaie autonome a metano estremamente diffusa. Si tratta, come riporta l'assessore Rabuffi, di 124 generatori dichiarati a gasolio per centrali termiche, 1.320 generatori dichiarati a gas metano per centrali termiche, 30.071 generatori dichiarati a gas metano con potenza inferiore a kw 35. «Possiamo fare meglio - conclude l'assessore Rabuffi -. Di certo sarà importante riuscire a coinvolgere, sul fronte dell'adesione all'accordo regionale, anche le altre amministrazioni comunali piacentine». Malac. LIBERTA' 15/04/2013
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