Legge elettorale, la Cdl accelera. Accordo siglato: pronto l'emendamento per la riforma in senso proporzionale.
La Cdl punta decisa a riscrivere la legge elettorale, trovando l'intesa su un maxi-emendamento che reintroduce tra le altre cose il sistema proporzionale con premio di maggioranza e sbarramento. Un'accelerazione impressa dal premier Berlusconi che ha però avvertito: «Forza Italia è leale e ora l'Udc è coinvolta direttamente, certamente non si potrà tornare indietro. L'accordo deve essere totale. Deve esserci l'intesa anche sulla leadership e sulla riforma costituzionale». Ed è scontro con l'opposizione. INSORGE PRODI - Tra le file dell'Unione l'hanno già ribattezzata la legge Acerbo o «legge truffa», come quella voluta da Mussolini nel 1923. Da un vertice convocato ai massimi livelli al gruppo Ds della Camera, è scaturita la decisione di rivedersi mercoledì per tracciare la tattica da seguire in aula. Ma, a pochi mesi dal voto delle politiche, l'opposizione sembra orientata a rallentare l'iter della legge, ricorrendo a tutte le armi consentite dai regolamenti, incluso l'ostruzionismo ad oltranza, come forma di protesta.
EMENDAMENTO - A consegnare il testo della Cdl in commissione Affari costituzionali alla Camera è stato il ministro delle Riforme Roberto Calderoli. L'intesa «tecnica», sottoscritta da tutti i capigruppo della coalizione, prevede la reintroduzione del proporzionale, con l'abolizione dei collegi uninominali, seppur mitigato da un premio di maggioranza per la coalizione vincente ed uno sbarramento al 4% per impedire il proliferare dei piccoli partiti. Prevista anche l'assegnazione dei seggi per metà attraverso il meccanismo delle preferenze e per l'altra metà con liste bloccate.
VIA LIBERA DI CASINI- «Se c'è al volontà politica e soprattutto se ci sono i parlamentari in aula la si può approvare», è l'opinione del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini. «La legge elettorale - ha aggiunto - era già calendarizzata: non c'è quindi nessuna novità».
UDC DI TRAVERSO - Sulla soglia al 4%, l'Udc sta a sua volta elaborando un emendamento da presentare in aula in cui si tuteli il ruolo politico dei piccoli. Questo il senso delle rimostranze centriste: secondo il testo sottoscritto, le liste che non superano la soglia di sbarramento non solo non ottengono alcun seggio in Parlamento, ma i loro voti non servono neppure per il calcolo dei voti di coalizione. Di fatto vengono buttati.
MAGGIORITARIO O PROPORZIONALE ? Cosa dice la legge
COSI' OGGI - L' attuale sistema elettorale «mattarellum» (ideato da Mattarella) prevede che l' assegnazione dei 630 seggi della Camera sia attribuita per il 75% (475) con sistema maggioritario e per il 25% (155) con sistema proporzionale con sbarramento al 4%. Secondo il «mattarellum», i 315 senatori (6 dei quali sono eletti nella circoscrizione Estero) sono eletti al 75% (232) con il maggioritario e al 25% (83) con il metodo proporzionale. La clausola di sbarramento alla Camera serve a escludere dall' assegnazione dei seggi quelle liste che non abbiano raggiunto il 4% dei voti.
COSI' FORSE DOMANI - Fine del maggioritario e dei collegi uninominali. Via libera al proporzionale su base circoscrizionale. E ancora: premio di maggioranza, soglia di sbarramento al 4%. Sono queste le novità principali contenute nell'emendamento al testo di riforma della legge elettorale depositato dalla Cdl e firmato da tutti i partiti di coalizione. Il nuovo sistema elettorale penalizza i piccoli partiti: chi non supera la soglia di sbarramento del 4%, è tagliato fuori. Verificato quali partiti abbiano superato tale soglia, si individua la coalizione che esce vincitrice dalle urne: se le liste in coalizione, cioè quelle dichiaratamente collegate, ottengono 340 o più seggi, non c'è bisogno del premio di maggioranza dal momento che la maggioranza è già stata raggiunta; a questo punto si procede alla suddivisione dei seggi su base proporzionale. Se invece la coalizione non consegue almeno 340 seggi (che sono pari quasi al 55%), allora scatta il premio di maggioranza, nel senso che le vengono assegnati seggi in più fino a raggiungere tale consistenza.
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