LA MANOVRA 7,5 MILIARDI. L' entità dei tagli previsti dal decreto che ridurrà le spese. Le riduzioni vanno dalle Ferrovie agli incentivi alle imprese 2,9% L' OBIETTIVO di rapporto tra deficit e prodotto interno lordo che dovrebbe essere centrato con le misure varate dal governo 30 MILIARDI. La manovra che potrebbe rendersi necessaria con la legge finanziaria per proseguire nel progetto di riduzione delle tasse 1.381 MILIARDI di euro per il debito pubblico italiano alla fine dello scorso anno. Per Eurostat, l' agenzia statistica Ue, è il 106,2% del Pil
Arriva la fiducia, insieme a un aggravio delle tasse sulle seconde case, con l' emendamento del governo al decreto di correzione dei conti pubblici all' esame della Camera. La richiesta della fiducia, che sarà votata stasera dall' aula di Montecitorio, è arrivata al termine di una giornata convulsa, impegnata quasi tutta dal governo nella ricerca dei nuovi fondi con cui compensare i tagli eccessivi apportati alla Difesa nella prima versione del decreto, e alla successiva trattativa nella Commissione Bilancio della Camera. I tagli per il 2004 al ministero guidato da Antonio Martino sono stati dimezzati, da 1,8 miliardi a 900 milioni. La differenza, e anche qualcosa di più, verrà dalle nuove tasse decise dal governo e da un riequilibrio delle decurtazioni di spesa operate sugli altri ministeri. LE NUOVE TASSE - Nel complesso valgono 530 milioni di euro. Il coefficiente di rivalutazione catastale passa dal 10 al 20%, ma solo ai fini dell' imposta di registro sull' acquisto delle seconde case, terreni e altri fabbricati. L' aumento dell' imposta non vale, dunque, per la prima casa e ai fini Irpef e Ici. Previsto anche un aggravio dell' imposta sostitutiva sui mutui contratti, sempre per le seconde case, dallo 0,25 al 2%, mentre slitta al 30 ottobre il termine per ricalcolare i canoni demaniali. Aumentano, infine, anche le marche da bollo: da 10,33 a 11 euro. In compenso, dal miliardo e spiccioli trovati dal governo con il maxiemendamento, 110 milioni vengono dirottati al fondo per il sostegno degli sfrattati e altri quindici andranno alla Protezione civile. I TAGLI - La rimodulazione dei risparmi avviene in gran parte a scapito del ministero del Welfare, guidato da Roberto Maroni. La decurtazione degli stanziamenti è drastica, pari a 479 milioni di euro per il triennio 2004-2006. La Difesa potrà così contare quest' anno su 875 milioni di euro, 280 dei quali destinati a interventi sulle infrastrutture e gli investimenti. Con l' emendamento, il governo ha anche ritoccato «il conto» a carico delle assicurazioni: entro il 30 novembre dovranno versare l' intero importo (e non più soltanto una parte) relativo all' aumento dell' imposta sulle riserve tecniche del ramo vita. Dal governo, in cambio, arrivano 50 milioni di euro destinati al Fondo di solidarietà tra le imprese assicurative. ENTI LOCALI - Le modifiche del governo alleggeriscono la manovra a carico degli enti locali. I Comuni e le Regioni che rispettano i vincoli del Patto di Stabilità a fine 2003 e a metà 2004 non dovranno applicare il taglio del 10% sulle somme già impegnate per l' anno in corso. La decurtazione, però, vale per la spesa ancora da impegnare, sottolineano i Comuni, per niente soddisfatti. Nel decreto c' è anche una nuova formulazione delle norme sul condono edilizio bocciate dalla Consulta. Fatte salve le domande già presentate, «si conferisce autonomia alle Regioni», ha detto il sottosegretario all' Economia Giuseppe Vegas, «ma nel rispetto dei saldi di bilancio». Blindata la manovra, il governo si è rimesso al lavoro sul Dpef 2005 che dovrebbe delineare gli sgravi fiscali annunciati dal premier. IL DPEF - Venerdì in Consiglio dei ministri arriveranno le grandi linee e le tabelle, probabilmente anche la misura del deficit tendenziale del 2005 da correggere. «Poi ci sarà il confronto con le parti sociali per recepire le loro indicazioni», ha detto il ministro dell' Economia Domenico Siniscalco, prevedendo il via libera del governo prima della pausa estiva, anche se non sono chiari i tempi dell' esame parlamentare. Sul futuro, ha detto Siniscalco, «c' è un problema di credibilità per i mercati, ma anche uno legato allo sviluppo». Anche se con l' agenzia di rating Moody' s, che ha incontrato ieri, «le cose - ha detto Siniscalco - sono andate bene».
Immobili: i rincari su mutui e catasto Seconde case, ma anche terreni e box. Le tasse aumentano così: passa dallo 0,25% al 2% l' imposta sostitutiva sui mutui. Raddoppia dal 10 al 20% il moltiplicatore, ossia il coefficiente di rivalutazione catastale ai fini dell' imposta di registro nelle compravendite (non incide sull' Ici). Condono edilizio e canoni demanio Le domande per la definizione di illeciti edilizi presentate prima della sentenza della Consulta restano valide, facendo comunque salvi gli effetti penali. Rinviato al 30 ottobre il termine per ricalcolare i canoni demaniali per consentire gli accertamenti tecnici in corso, d' intesa con le regioni interessate. Le marche da bollo salgono a 11 euro Nella manovrina è anche previsto l' aumento delle marche da bollo, da 10,33 a 11 euro. Passa inoltre da 165 a 176 euro il bollo sugli atti rogati, ricevuti o autenticati da notai o da altri pubblici ufficiali, relativi a diritti sugli immobili, sottoposti a registrazione con procedure telematiche. Dimezzati i tagli alla Difesa Il maxiemendamento del governo e sul quale sarà posta la fiducia autorizza minori tagli alla difesa per 875,5 milioni, quasi la metà di quanto inizialmente previsto (1,8 miliardi). Di questi, 282,5 milioni è la spesa autorizzata per interventi infrastrutturali e di investimento delle Forze armate.
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