Data e luogo di nascita: 25 Agosto 1930, Edinburgo, Gran Bretagna
Figlio di un camionista e di una donna di servizio, lascia la scuola a quindici anni per arruolarsi in Marina, che poi abbandona per dedicarsi agli impieghi più svariati: muratore, verniciatore di bare, bagnino, comparsa teatrale, guardia del corpo, modello. Entra nel mondo dello spettacolo del tutto casualmente nel 1951, quando viene scelto come ballerino di fila nel musical South Pacific, messo in scena a Londra. Comincia a sostenere piccole parti alla televisione e al cinema, arrivando anche a ricoprire ruoli importanti, ma il vero successo arriva quando, vincendo un concorso, viene scelto per interpretare il famoso personaggio creato da Jan Fleming, l’agente segreto James Bond, nel film007, licenza di uccidere. È il primo di una lunga serie di film di spionaggio che daranno a Connery una popolarità internazionale: perfetto nel ruolo, l’attore sa essere furbo e deciso, atletico e elegante, freddo e seducente, diventando ben presto uno dei più celebri sex-symbol a livello mondiale. Dopo aver ceduto il suo 007 a Roger Moore nel 1971 (ma nel 1983 ci sarà un ritorno di fiamma fra attore e personaggio in Mai dire mai di. Kershner), Sean Connery riesce a fatica, ma con successo, a sbarazzarsi del suo fortunato stereotipo con una serie di interessanti interpretazioni, come già era riuscito a fare in Marnie di Hitchcock (1964) e in La collina del disonore di S. Lumet (1965). Lo vediamo nei panni di un leader arabo in lotta contro gli Stati Uniti in Il vento e il leone (1975) di J. Milius, in quelli di un insolito Robin Hood in Robin e Marian di R. Lester (1976) e in quelli di un medico scozzese che ha un intenso legame con la giovane nipote in Cinque giorni un’estate di F. Zinnemann (1982), film nei quali si delineano i tratti di un Connery diverso, maturo, con propensione a caratterizzazioni di personalità più profonde e sfumate. La popolarità di Sean Connery ha conosciuto, a metà degli anni ‘80, una nuova impennata, grazie al successo di film come Highlander, l’ultimo immortale di R. Mulcahy (1986), In nome della rosa di J. J. Annaud (1986), Indiana Jones e l’ultima crociata di S. Spielberg (1989), Caccia a ottobre rosso di J. McTiernan (1990),La casa Russia di F. Schepisi (1990) e Sol Levante di P. Kaufman (1993), dove gli anni nulla tolgono al fascino d’un tempo. Lo stesso può dirsi per le sue interpretazioni più recenti come La leggenda degli uomini straordinari, con cui l'attore è tornato al cinema tre anni dopo la sua ultima apparizione (Scoprendo Forrester).
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