Zanardi (Fi): il ballottaggio ha reso tutto evidente
«Sono estremamente delusa oggi di sentire colpevolizzare i partiti e i candidati del centrodestra per aver "remato contro" al candidato sindaco Dario Squeri attraverso la propaganda del voto disgiunto o qualsiasi altro metodo oscuro perché credo non sia né onesto, né corretto. Tutti avranno le loro colpe, più o meno incidenti in relazione al risultato, ma ricordiamoci che al ballottaggio non ci sono né preferenze né quant'altro e si vede realmente l'apprezzamento dei cittadini nei confronti dei candidati sindaci».
Così Gloria Zanardi, eletta alla Circoscrizione 3 per Forza Italia, giovanissima in politica anche se figlia d'arte (la madre è Maria Lucia Girometta, consigliera comunale uscente sempre per Forza Italia) interviene nella polemica post elettorale apertasi nel centrodestra sulle cause della sconfitta.
Una nota che suona da risposta indiretta allo staff dell'ex candidato sindaco Dario Squeri che si è mosso all'attacco del rieletto consigliere comunale forzista Sandro Ballerini proprio sul terreno del voto disgiunto.
«La colpa dunque non sarà solo di Dario Squeri, ma sicuramente non può essere addebitata unicamente ad altri come credo si stia facendo ora», afferma Zanardi, «ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, mancato sindaco compreso e forse, ancor di più, i dirigenti nazionali che non hanno preso in considerazione a sufficienza le perplessità dell'elettorato di centrodestra,o almeno di una parte, che non ha mai accettato totalmente la candidatura di Dario Squeri, sottovalutando ingenuamente che il sindaco è scelto dal basso, proprio dai cittadini».
«Dal risultato elettorale è emerso palesemente che il centro destra ha perso consensi, in relazione al conteggio delle schede ma non solo, valutando anche l'astensionismo. Prendiamo tutti atto di questo. Ora è inutile fare polemiche, non serve a nulla. Le considerazioni su questa tornata elettorale non devono essere proiettate sul passato, ma bisogna farne tesoro per il futuro, sperando che si sia capito che le imposizioni dall'alto non portano al successo politico e che dopo la sconfitta bisogna davvero dimostrare di saper perdere e un bagno d'umiltà non guasta mai».
«Mi dispiace dover scrivere ciò, proprio io che ho strenuamente lottato in questa campagna elettorale, nonostante tutto, ed è per questo che ora sono profondamente amareggiata».
Libertà del 17 giugno 2007
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