Le visite dei tecnici Usl per verificare che sia stata effettuata la regolare manutenzione.
Sono circa un migliaio i piacentini che nelle prossime settimane riceveranno a domicilio la visita di controllo del proprio impianto di riscaldamento, da parte dei tecnici dell'azienda sanitaria convenzionati con il Comune. Si tratta della prima massiccia campagna di verifica che l'amministrazione promuove nei confronti delle 40mila caldaie disseminate sul territorio municipale, il cui censimento è iniziato due anni or sono. Con l'obiettivo di accertare l'effettivo stato di manutenzione e di esercizio dei dispositivi e porre rimedio a inadempienze o a eventuali situazioni di non conformità alle norme di sicurezza.
Nessun intento vessatorio, pertanto, ma la volontà di perseguire il miglioramento dell'efficienza, la razionalizzazione dei consumi di combustibile, e soprattutto la riduzione delle emissioni inquinanti.
Ricordiamo che ciascun impianto di potenza inferiore ai 35 chilowatt deve essere sottoposto annualmente a un'operazione di manutenzione, mentre la verifica del rendimento termico, la cosiddetta “prova dei fumi”, ha cadenza biennale. C'è tempo fino al 31 dicembre 2004 per compiere tutte le operazioni previste per l'anno in corso: al termine delle verifiche tecniche, i manutentori sono tenuti a consegnare agli utenti il bollino blu regionale “Calore Pulito” e a presentare personalmente presso il Servizio Ambiente del Comune i certificati. Con un protocollo d'intesa fra amministrazione e artigiani, un gruppo di circa 50 tecnici si è impegnato a effettuare le necessarie opere di manutenzione ad una spesa biennale non superiore ai 160-170 euro (Iva compresa), mentre il costo del rilascio del bollino blu è di 5,16 euro.
«I controlli nelle case effettuati dagli esperti della Usl convenzionati con il Comune - spiegano all'Ufficio
Energia - sono partiti all'inizio dell'estate scorsa, con le prime 50 visite a domicilio; sono ripresi a settembre con altri 500 nominativi segnalati, a cui se ne aggiungeranno presto altri 500».
Chi sono i cittadini che riceveranno le verifiche a domicilio? «Sono due la categorie interessate, - viene precisato - la precedenza viene data a quegli impianti già censiti e segnalati dai manutentori per problemi di rendita energetica e di cattivo funzionamento; l'altro gruppo sono i nuclei familiari che non risultano registrati al catasto delle caldaie: occorre accertare se sono sfuggiti alla fase di censimento». Per coloro che si riveleranno inadempienti c'è, per ora, l'obbligo urgente a mettersi in regola. «In caso di totale mancanza di certificazione - viene fatto notare - sarà imposto loro di chiamare un tecnico. Nelle situazioni di caldaie fuori norma o particolarmente vecchie, l'obbligo è quello di ammodernare l'impianto o di sostituirlo».
Ispezione sì, ma con un preavviso Come avvengono i controlli a domicilio delle caldaie? Il Comune ha reso noto nei giorni scorsi l'iter procedurale anche per scongiurare possibili truffe. Gli utenti sono contattati telefonicamente dagli uffici Asl per fissare un appuntamento per il controllo dell'impianto, che sarà comunque formalizzato con apposita raccomandata con ricevuta di ritorno, indicante la data e l'ora del controllo. Si invita pertanto dal diffidare di “presunti operatori” che si presentano senza che in precedenza sia pervenuta la raccomandata, in quanto i controlli prevedono unicamente questa procedura. E' previsto un sovrapprezzo di 15 euro nel caso in cui, dopo aver concordato data e ora, l'interessato non fosse reperibile; di conseguenza l'azienda Usl provvede a contattare il cittadino per concordare un nuovo appuntamento. Se ancora una volta risultasse impossibile effettuare la visita, sarà emesso un ulteriore addebito di 30 euro. I tecnici Asl verificheranno la documentazione completa dell'impianto, le condizioni dello stesso ed effettueranno il controllo di combustione e rendimento e si preoccuperanno di compilare una relazione ispettiva in triplice copia (di cui una resterà al responsabile). In base a tale relazione, nel caso di malfunzionamenti segnalati e documentazione incompleta, il Servizio Ambiente del Comune di Piacenza emetterà atti amministrativi per regolarizzare la situazione. Tale visita non sostituisce in alcun modo il controllo periodico effettuato dai manutentori degli impianti termici. Quindi nel caso in cui tali controlli non risultassero eseguiti, il cittadino dovrà pagare l'importo dovuto al Comune e chiamare un tecnico abilitato che certifichi lo stato dell'impianto rilasciando la relativa documentazione e il bollino blu “Calore Pulito”. Se invece i controlli risultassero eseguiti, ma mancasse il Bollino allora il cittadino pagherà solamente l'importo dovuto al Comune.
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