Saturno è il sesto pianeta del Sistema Solare e il secondo per dimensioni.
Dista dal Sole circa 1,43 miliardi di km ed è il sesto oggetto più luminoso del cielo dopo il Sole , la Luna, Venere, Giove e Marte.
Nella mitologia romana, Saturno era il dio dell'agricoltura,
mentre nella mitologia greca Crono (Cronus) era figlio di Urano (Uranus) e Gaia (Gaia), padre di Giove (Zeus).
Il pianeta è conosciuto fin dall'antichità e il primo che l'osservò al telescopio fu Galileo Galilei nel 1610, il quale non riuscì però a distinguere gli anelli se non come un rigonfiamento equatoriale del pianeta.
Il primo a capire la vera geometria degli anelli fu Christiaan Huygens nel 1659.
Con l'evoluzione degli strumenti s'osservò che gli anelli sono molteplici, separati da spazi "vuoti" chiamati divisioni (le principali sono quella di Cassini e di Encke), e gli anelli sono suddivisi a loro volta in innumerevoli sottoanelli, diventati addirittura migliaia dopo aver visto le immagini delle sonde interplanetarie.
Saturno con i suoi 31 satelliti ed il sistema di anelli, è sicuramente il pianeta più spettacolare del Sistema Solare.
La temperatura minima registrata alla superficie è di -191 gradi centigradi, quella ipotizzata per il nucleo di 12.000 °C e il raggio equatoriale del pianeta di circa 60.000 km.
Gli anelli, costituiti da minutissimi frammenti solidi, sono sottilissimi, con uno spessore massimo di 10 km, e massa trascurabile rispetto a quella del pianeta.
Il sistema di anelli, pur non essendo unico nel Sistema Solare (ne sono provvisti pure Giove , Urano e Nettuno), è tuttavia il più maestoso e il più luminoso.
Esso è compreso tra 170.000 Km e 285.000 Km dal centro del pianeta e il suo spessore è di solo un chilometro e mezzo, mentre i singoli sottoanelli hanno una larghezza media d'un centinaio di km. Dalla Terra sono visibili i due anelli più larghi, detti A e B,e uno più tenue, detto anello C.
Tra i primi due c'è una divisione, detta di Cassini, in onore dell'astronomo che la scoprì nel 1675. L'anello A presenta al suo interno, in un'altra parte, la divisione di Encke, più stretta della Cassini e difficile da vedere se il telescopio ha un piccolo diametro.
In realtà già la sonda Pioneer 11 aveva rivelato che ognuno di questi anelli è composto da migliaia di anelli più sottili, come in un disco musicale solcato da innumerevoli incisioni.
Le immagini riprese dalle successive Voyager 1 e 2 hanno confermato la situazione, arricchendo il panorama del sistema planetario con immagini molto belle e ricche di nuovi dettagli.
Gli anelli D e E sono invece molto deboli, in particolare quest'ultimo, è pertanto sfuggono alla possibilità d'osservazione amatoriale; addirittura è difficile da osservare persino con i grandi strumenti a terra. Ora che il telescopio spaziale Hubble mappa regolamente tutti i pianeti (con la sola esclusione di Mercurio, troppo vicino prospetticamente al Sole), possiamo osservare pure le modificazioni geometriche degli anelli di Saturno e, pertanto, studiarli con angoli d'incidenza dei fotoni solari diversi, in modo da carpire continuamente nuove informazioni.
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