Lo afferma Gianfranco Fini in una intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag.
Per il momento «continuiamo a restare nella coalizione di governo, ma come forza autonoma, come «Futuro e Libertà per l'Italia».
Lo afferma Gianfranco Fini in una intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag.
Il presidente della Camera poi non esclude di diventare presidente del Consiglio dopo le elezioni del 2013. Può immaginare una situazione in cui dopo le elezioni nel 2013 diventerà presidente del Consiglio?, è stata la domanda del giornale. «Se gli italiani lo vorranno: sì», ha risposto Fini.
«Voglio un partito al quale possano partecipare anche i normali cittadini - ha detto ancora Fini - mentre Berlusconi cerca un contatto diretto con i cittadini, senza istanze intermedie. Questo non lo vogliamo perchè lo ritengo pericoloso». «Io non ho affatto fondato un nuovo partito, piuttosto, sono stato cacciato dal Pdl», ha quindi detto il presidente della Camera sottolineando inoltre che nel Popolo della libertà «sono mancati il rispetto, l'affidabilità e la considerazione di quello che era stato concordato».
«Il concetto di Centro-destra è senz'altro problematico, ha detto ancora Fini - in quanto nella nostra era post-ideologica non ha più molto senso parlare di destra e sinistra: sono concetti vecchi, esauriti, con i quali non è più possibile descrivere la realtà attuale». Fini ha poi fatto gli esempi del multiculturalismo e dell'immigrazione. Questi, ha detto, «non sono concetti nè di centro, nè di sinistra, nè di destra». E poi: «Io rifiuto lo schema destra uguale xenofobia, sinistra uguale disponibilità all'inclusione, questo non vale più già da tempo».
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