Nostalgia.
Un tempo il Po era un miraggio, la gente andava spesso a vederlo. Era bello. Adesso è una desolazione. E' ammalato. Sembra che stia morendo, come il Trebbia, il Nure ed il Tidone, che, secondo me, in pratica sono già morti. Il nostro Grande Fiume era la meta di pescatori, barcaioli, bagnanti e tutti gli amanti dell'acqua e del verde. A Cotrebbia Vecchia esisteva una spiaggia lunga e larga con sabbia chiara e pulita che brillava. Si facevano diversi metri in acqua prima di essere immersi. Sembrava una spiaggia della Romagna. Era sempre affollata. Chi si portava l'ombrellone, chi si coricava sotto un salice godendo il fresco, e chi faceva un buco nella sabbia per bere. Era un gran divertimento per i ragazzi, potevano giocare in acqua pulita e sicura. Senza spese. Al Pernice di Calendasco c'era un bresciano chiamato Gnaro. Grazie al Po viveva con la famiglia pescando anguille con le nasse e le scaricava nelle acque sorgenti del Tidoncino, molto ricco di grossi lucci e pescegatti. Salviamo quel poco che è rimasto. Fermiamo gli egoisti, i distruttori, gli inquinatori pubblici e privati, oppure scomparirà il resto. Le acque piovane devono andare nel Po pulite e non devono essere mischiate a quelle sporche delle fogne. Il Po basso svuota le falde acquifere. E' emergenza. Il Po è un patrimonio di tutti. Difendiamolo e salviamolo. Bruno Bergamaschi San Nicolò
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