Lettera al Direttore di Libertà
Caro Direttore, vorrei se possibile ribattere alla lettera del sig. Giovanni Repetti da titolo "Finalmente Piacenza ha un aspetto europeo". Il lettore domanda : "Cosa c'è di piu' intelligente delle rotonde ? La rotonda non fa code, non fa inquinamento, non fa stress" e poi chiede : "Dove sono stati messi i soldi per le rotonde durante le amministrazioni precedenti?".
Alla prima domanda rispondo che le rotonde sono un ottimo sistema per velocizzare e fluidificare il traffico, non per rallentarlo (come ha piu' volte sostenuto in ambiti pubblici l'assessore al traffico Carbone). Restringere l'accesso stradale delle rotonde infatti serve a moderare il traffico là dove c'è transito di pedoni e velocipidi, ma risulta dannoso nelle rotatorie degli assi principali di scorrimento della città. Basta verificare ad esempio la disastrosa situazione che si verifica a Piacenza nelle ore di punta nell'asse barriera Milano-Stazione- piazzale Lupa- Via Colombo, e nella tangenziale sud a livello della rotatoria della Galleana.
Alla seconda domanda ("dove sono stati messi i soldi per le rotonde durante le precedenti amministrazioni?) rispondo che allora questi soldi non c'erano, ma erano rimasti nelle tasche dei cittadini (tra cui il sig.Repetti). Infatti l'amministrazione Reggi per i pochi che non l'hanno capito ha aumentato la tassazione locale portando la pressione tributaria su ogni cittadino da 347 euro del 2002 ai 546 euro del 2005, con un aumento del +58%. Per non parlare poi della tassazione Ici, l'imposta comunale sugli immobili, il cui aumento nel triennio 2003-2004-2005 ha determinato per le casse del Comune , un saldo attivo + 18,5 milioni di euro (rispetto alla cifra che il Comune incamerava nel 2002).
Infine per completezza, va detto che le rotonde sono state finora costruite per minima parte con soldi delle casse comunali, essendo finora pagate per il 50% dalla Regione Emilia Romagna ed in moltissimi casi da imprenditori e soggetti privati nell'ambito di cosidette "compensazioni".
Concludo con l'invitare il sig.Giovanni ad eventualmente contattarmi. Essendo consigliere comunale sono a sua completa disposizione per confermare, carte di bilancio alla mano, i dati economici che ho appena riportato.
Filiberto Putzu, Consigliere Comunale del Comune di Piacenza
LA LETTERA DI LIBERTA'.
LIBERTA' di giovedì 9 novembre 2006 > Liberta di Parola
Finalmente Piacenza ha un aspetto europeo
Gentile direttore, chi scrive è un cittadino già da tempo stanco delle continue lettere di protesta che alcuni (pochi e sempre gli stessi) cittadini inviano al giornale per criticare il primo cittadino sostanzialmente perché di sinistra, aggrappandosi a pretesti dei quali invece dovrebbero andare orgogliosi. Il principale di questi è la sistemazione urbana. L'amministrazione attuale ha tolto praticamente tutti i semafori dalla città, sostituendoli con le rotonde. Cosa c'è di più intelligente della rotonda, ed esiste qualcosa di più stupido dei semafori? Forse si, ed è chi li difende. La rotonda non fa code, non fa inquinamento, non fa stress, non si guasta, consente di ritornare se si sbaglia strada, mi si trovi una sola controindicazione. Oltre alle rotonde, questa amministrazione ha istituito le piste ciclabili in quasi tutta la città, cosa prima inesistente. Altro indice di civiltà che i suddetti cittadini criticano aspramente. Ma a questi cittadini vorrei fare una sola domanda: queste opere costano molto, moltissimo, e se ne stanno facendo una quantità incredibile. Evidentemente i soldi ci sono. Dove sono stati messi gli stessi soldi durante le amministrazioni precedenti, visto che non è mai stato fatto niente come piace tanto a Sgarbi? Piacenza è sempre stata una delle città più provinciali d'Italia, mentre ora ha finalmente un aspetto europeo che altre città non hanno. In Francia ci sono da anni solo rotonde. Tutte le città europee hanno le piste ciclabili, cosa c'è di più civile e bello di qualcosa a misura d'uomo, vorrei chiedere all'"esperto del bello"? Oltre a viaggiare spesso all'estero, mi capita di frequente di ospitare persone straniere per motivi di lavoro, e non mi vergogno più a portarli in città. E' vero però che il Sig. Sgarbi né nessuno dei suoi amici che incita alla protesta ha mai dovuto fare il ponte di S. Nicolò alle 8 di mattina, quando c'era il semaforo. Sgarbi ha fatto una battaglia per evitare che la nuova circonvallazione passasse ad una certa distanza da una villa settecentesca. Se si facesse un'inchiesta, risulterebbe che prima della circonvallazione si o no l'uno per cento dei cittadini erano a conoscenza di tale villa, mentre ora si ammira in tutta la sua bellezza. Mi permetto di aggiungere un'opinione del tutto personale. Sgarbi non vuole più mettere piede a Piacenza? Personalmente la cosa è del tutto irrilevante, come lo è l'opinione di gran parte delle persone che Sgarbi incita alla protesta.
Giovanni Repetti. Piacenza
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