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martedì
3
ottobre
2023
Santa Maria Giuseppa Rossella
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Roma, 2 dicembre 2006 : io c'ero.
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Breve commento di Filiberto Putzu :
Io c'ero.
La partecipazione alla manifestazione del 2 dicembre è stata un'esperienza entusiasmante.
Esodo "biblico" lungo l'autostrada di centinaia di pulman, ciascuno con la sua bandiera distintiva appiccicata sul lunotto posteriore.
Molti i pulman di Forza Italia e An, tantissimi quelli della Lega Nord.
In nostro punto di raccolta era l'EUR.
Da lì alla metropolitana per convergere al Circo Massimo.
Folla variopinta e festante sui binari, "alla caccia" di un vagone del metrò.
Al Circo Massimo il raduno era veramente oceanico.
Mai vista in vita mia tanta gente convergere in un unico punto di raccolta.
Traffico in tilt, prato del Circo Massimo strapieno di gente.
Gente comune, di ogni estrazione sociale, una vera rappresentanza popolare.
Il corteo ufficiale partiva alle 15.
Ma da subito si è capito che entrare nel corteo avrebbe significato rischiare di non entrare in Piazza S.Giovanni...
E allora via, attraverso i Fori Imperiali, verso Piazza Venezia, dove già la testa del corteo era arrivata.
Da lì verso il Colosseo, e su' su' verso via Merulana, fino a Piazza San Giovanni.
Ci arrivo alle 16.
La piazza è già strapiena !!
Perdo subito contatto con gli amici.
Risulterà impossibile anche telefonare, il campo magnetico delle migliaia di telefonini in standby impedisce di parlare anche a chi dista pochi metri.
L'entusiasmo è alle stelle, l'attesa spasmodica.
Alle 17,30 inizia a parlare Silvio Berlusconi.
Il resto è cronaca...
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Da www.ansa.it (estratto) :
Sfila il centrodestra a Roma, quello della base.
Nazional-popolare, colorato, goliardico e anche irriverente.
Senza doppio petto ma in jeans, slogan duri e tanta voglia di rivincita.
E' l'elettorato di Berlusconi, Fini, Bossi.
Poco avvezzo alla piazza ma che si sorprende per la propria capacità di mobilitazione.
Più di due milioni secondo gli organizzatori : comunque in tantissimi, abbastanza da riempire la grande piazza San Giovanni e sfatare una volta per tutte il mito della piazza 'rossa' per eccellenza, quella della festa del primo maggio e delle lotte sindacali.
Chi è sceso in piazza le manifestazioni, forse, le aveva viste fino a oggi solo in televisione.
Per questo il corteo è disordinato e "perde la testa".
Tutti hanno fretta di raggiungere piazza San Giovanni e di ascoltare lui, il leader indiscusso della giornata, Silvio, come lo chiamano, quasi fosse un amico o un parente.
C'é anche un elicottero che trascinando uno striscione toglie ogni dubbio: "Silvio ci manchi".
Il popolo della Cdl si scopre anche ironico: c'è il carro allegorico con la caricatura di D'Alema su una biga trascinata da due asini, veri, sui quali siedono le caricature del ministro Padoa-Schioppa e del segretario Ds Piero Fassino. A guidare il tutto un Prodi-Pinocchio.
A Colli Albani sfila il corteo funebre, con tanto di bara, del governo del Professore.
Il premier è dipinto anche come "Prodin Hood" e c'é chi si è inventato la lotteria "fiscale" "Gratta e Perdi: vinci fino a diecimila euro di tasse".
E per "Silvio" o "Mr. Berlusconi" sono giunti anche da Philadelphia, Londra, Liegi, Istanbul, Monaco, Bruxelles, Manchester, Saabrucker, gli italiani che vivono all'estero.
Prima del previsto, il popolo della Cdl arriva in piazza San Giovanni, stracolma con la folla che invade il sagrato e poi l'area stampa.
Ad attendere i manifestanti l'orchestra di Demo Morselli, "dieci anni in Mediaset", che ha cantato dal vivo un mix di dance anni '80 trasformando la piazza in una discoteca a cielo aperto.
L'attesa poi finisce e arrivano i tre leader, ma il più amato è l'ex premier.
"E' qui per noi anche se è stato male", grida più di un manifestante. "Grazie per essere venuto", urla un altro. Sotto le transenne c'é ressa, qualcuno sviene.
Ma quando Berlusconi parla c'é, magicamente, silenzio. Del resto i più sono qui per lui. Quasi un re taumaturgo. Sicuramente il loro leader.
BERLUSCONI: VOGLIAMO L'ITALIA DELLA LIBERTA'
''Noi vogliamo tornare al piu' presto al governo dell'Italia per finire il lavoro che abbiamo fatto bene per 5 anni. Noi vogliamo l'Italia della liberta'. Viva l'Italia, viva la liberta' ''. Con queste parole il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha chiuso il suo intervento sul palco di piazza San Giovanni.
''Noi abbiamo lavorato insieme per lo stesso futuro di liberta'. Noi qui siamo gia' il partito unitario, il partito della liberta''' aveva detto in precedenza. ''Chiediamo, pretendiamo, esigiamo il riconteggio di tutte le schede elettorali''.
Berlusconi aggiunge: ''Le loro scuse sono ignobili, false e grottesche. Ci accusano di aver tentato un colpo di Stato e di avere fatto dei brogli. Li hanno fatti loro ed e' storicamente provato che hanno insegnato a farli ai propri militanti''.
''Nella nostra concezione, prima vengono gli elettori, le donne, gli uomini e solo dopo i partiti e i loro leader: la nostra idea dei partiti e' quella che nascono dai cittadini legati ai valori: e' il popolo che sceglie il leader non i leader che scelgono il popolo'' ha detto ancora il presidente di Forza Italia.
FINI: COME DIECI ANNI FA RIPARTE DA QUI LA RISCOSSA
''Qui, come dieci anni fa, ricomincia la riscossa. Come dieci anni fa ribadiamo che la Cdl e' destinata a vincere e a dimostrare che la sinistra sara' battuta, ne siamo certi''. Cosi' il presidente di An Gianfranco Fini ha chiuso il suo intervento.
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pubblicazione: 03/12/2006
aggiornamento: 05/12/2006
galleria immagini (photo gallery) di FILIBERTO PUTZU, politica Politichese: "Roma, 2 dicembre 2006 : io c'ero.", fotografie prese in di FILIBERTO PUTZU, politica Politichese; Soggetto: "Roma, 2 dicembre 2006 : io c'ero."
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