Dopo l'annunciata chiusura della base di San Damiano subito al lavoro per un piano industriale
Un incontro con il ministero della Difesa per approfondire tempi e modalità della dismissione dell'aeroporto militare di San Damiano, con l'obiettivo di rilanciare il progetto di aeroporto commerciale del Piacentino.
Queste le azioni messe in campo ieri dal presidente della Camera di commercio Giuseppe Parenti: «Abbiamo contattato il sottosegretario alla Difesa (l'onorevole Marco Verzaschi, ndr) per invitarlo a Piacenza ad approfondire quanto annunciato dal generale Giulio Mainini sulla ristrutturazione di San Damiano». «Vogliamo notizie più precise, per riprendere in mano il progetto di scalo merci» prosegue Parenti.
Un progetto lanciato e sostenuto negli anni proprio dalla Camera di commercio, sotto la presidenza Gatti. Nacque, proprio per volontà di Luigi Gatti, una società ad hoc, battezzatasi Atm (Aereo trasporto merci), che appena due giorni fa ha rinnovato gli organi di amministrazione. Il commendatore Gatti (a cui resta la presidenza onoraria) ha passato il testimone ad Angelo Mazzoni, nuovo presidente. Il suo vice è il generale Renzo Rossi, già comandante della base di San Damiano. Azionisti dell'Atm sono la Camera di commercio (al 30%), Assindustria, Banca di Piacenza e vari operatori legati al mondo del trasporto piacentino.
Il nuovo presidente Mazzoni, responsabile peraltro dell'area logistica di Assindustria, annuncia: «Con la disponibilità in tempi brevi dell'area della base di San Damiano, riprende forza il progetto di scalo commerciale, e Piacenza ha una chance in più per poter diventare il polo di riferimento per la logistica di tutto il Nord Italia, aggiungendo un mezzo come l'aereo che permette di congiungerci con tutte le grosse capitali europee».
Per quanto riguarda i collegamenti stradali tra il polo logistico piacentino e San Giorgio, Mazzoni ricorda: «Autostrada Centropadane può realizzare una bretella di scorrimento tra San Damiano e le autostrade».
La riconversione dell'aeroporto militare in commerciale, «è da valutare - prosegue il presidente di Atm - ma prendiamo atto di ciò che sinora era lasciato al campo delle ipotesi. Ora è realtà. Partiremo quindi con un piano industriale, con la massima attenzione ai problemi ambientali, e la concertazione con i Comuni».
Il tema delle aree militari da riconvertire è al centro in questi giorni anche degli Stati generali per il Piano Vision 2020. La stessa data, il 2020, indicata per l'ultimazione dello smantellamento della base aeronautica militare. Il che cambia le carte in tavola rispetto al piano che la Camera di commercio fece in passato, dove lo scalo merci si sarebbe dovuto integrare con la base militare. «Finché c'erano i militari (700 persone) a gestire l'aeroporto e fare assistenza ai voli - osserva a proposito Parenti - si sarebbe fatto lo scalo merci praticamente a costo zero. Ora le cose cambiano. È quindi necessaria una collaborazione di privati, con forti investimenti di una società che sia già dentro al settore per far diventare realtà l'aeroporto». Donata Meneghelli
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