Approvato l'articolo 32 su Roma capitale
Approvato l'articolo 32 su Roma capitale Riforme, muro contro muro tra i Poli Berlusconi rilancia il dialogo: «Ma abbiamo i numeri per andare da soli. Il referendum sul federalismo? Non mi preoccupa» Dice Silvio Berlusconi a proposito delle riforme, dopo aver già parlato di tasse e future elezioni: «Siamo aperti all'opposizione, ma non temo il referendum». Ma, al momento, il voto dell'aula non lascia speranze al dialogo auspicato dal Cavaliere, e prima ancora da Ciampi. E' infatti scontro totale sul testo di riforma costituzionale in discussione alla Camera dei deputati. L'opposizione si è presentata a Montecitorio con la richiesta di una sospensione dell'iter legislativo, subordinandone la ripresa alla convocazione della Conferenza Stato-Regioni. Una proposta respinta dalla Cdl che l'ha bollata come «improponibile». A poco è servita una sospensione di qualche ora per tentare la mediazione tra i due schieramenti. Alla ripresa dei lavori, alle 15, l'opposizione ha annunciato che voterà «no su tutti gli articoli» mantenendo «tutti gli emendamenti soppressivi al testo».
«APERTI AL DIALOGO» - Un appello al dialogo è arrivato anche dal premier Berlusconi che ha dichiarato: «Noi abbiamo i numeri per mandare avanti le riforme: il nostro desiderio sarebbe stato ed è quello di una riforma della Costituzione condivisa. Siamo aperti a lavorare con l'opposizione». Un referendum confermativo del testo di riforma in chiave federale dello Stato non preoccupa il Presidente del Consiglio, che lo ritiene anzi un utile strumento per permettere ai cittadini di esprimersi. Intanto con il voto favorevole della Cdl e quello contrario delle opposizioni, la Camera ha approvato il secondo articolo del disegno di legge di riforma costituzionale, il 32, quello su Roma capitale, con due parziali modifiche rispetto al testo che era stato licenziato dal Senato. La norma prevede che Roma è capitale della Repubblica (scompare il termine federale), e dispone di forme e condizioni particolari di autonomia, anche normativa, nelle materie di competenza regionale, nei limiti e con le modalitá stabiliti dallo Statuto della Regione Lazio. Tra le competenze legislative esclusive dello Stato viene inserita anche quella relativa all'ordinamento della Capitale.
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