RIFIUTI INCENERITI : CERTEZZE E DUBBI
La Regione Emilia Romagna ha quindi confermato il conferimento al nostro "inceneritore" di 200 tonnellate di rifiuti al giorno per 50 giorni da Genova. Si tratta quindi di 10.000 tonnellate di rifiuti urbani in poco meno di 2 mesi ...
Considerando che la produzione procapite giornaliera di rifiuti è mediamente in Italia di 1,4 kg , è come se improvvisamente la nostra città fosse aumentata , oltre ai 100.000, di circa 143.000 residenti !!!
E ancora se è vero che a Piacenza la differenziata è arrivata al 56%, la produzione di rifiuti del singolo cittadino dovrebbe essere in città della metà, e cioè di 0,7-08 kg procapite/die... Se così fosse, bruceremo rifiuti come se la nostra città fosse abitata da 386.000 residenti !!!!!
Quali saranno i vantaggi per la nostra città ? Il "ristoro" per il Comune di Piacenza dovrebbe essere per l'intero periodo di 140.000 euro. Il Sindaco Dosi annuncia : "Meno tasse con i proventi. Utilizzeremo i 140.000 euro di compensazione straordinaria per abbassare la prossima rata della Tari". Facciamo allora due conti.... Per 100.000 abitanti il ristoro consiste in 0,028 euro al giorno per cittadino !!! neppure 3 centesimi al giorno, pari a 1,4 euro per l'intero periodo di 50 giorni !!! Probabilmente, dopo l'annuncio del premier Renzi che l'Italia non è piu' il paese delle tasse (!??!), il nostro Sindaco non ha voluto essere da meno, sbandierando una riduzione delle tasse che nella sostanza non ci sarà...!!! Poco meno di 1 euro e mezzo per piacentino.... Bella ricompensa per il maggior carico ambientale che la città dovrà sostenere !!!
Inoltre l'assessore regionale (piacentina) Paola Gazzolo, in riferimento alle 10.000 tonnellate incenerite in piu' a Piacenza parla di " quantità facilmente gestibile, se si pensa che Rimini in agosto produce (e brucia) quasi il doppio dei rifiuti".
Non esattamente come a Piacenza..... Se infatti si tiene per buona la dichiarazione di Tecnoborgo, su un carico complessivo giornaliero di 300-350 tonnellate i rifiuti urbani sarebbero 180 tonnellate giornaliere. La quantità in piu' che verrà incenerita corrisponderà quindi a ben piu' dell'ipotetico doppio, ma bensì al 112% in piu'...
Sulla quantità e qualità giornaliera di rifiuti smaltita da Tecnoborgo, le notizie sono contradditorie. Nei giorni scorsi la Direzione dell'impianto ha parlato di 350-380 tonnellate di immondizia al giorno, poi di 300 tonnellate.... poi della possibilità di smaltire a piena disponibilità 420 tonnellate/die. Ma Tecnoborgo non ha chiesto ad inizio 2014 (anche per poter avviare un progetto di fornitura di calore alla rete del teleriscaldamento) di poter incenerire 120.000 tonnellate/anno per i prossimi otto anni ? 120.000 tonnellate fanno 300 tonnellate al giorno....
Attualmente quanti sono i rifiuti urbani trattati ? Quanti sono i rifiuti speciali assimilabili agli urbani (rsa)? Quanti provengono dal piacentino e quanti rifiuti arrivano da altri territori ?? Quale percentuale ha raggiunto la raccolta diffrenziata in città ? Perchè si insiste sul tema incremento della raccolta differenziata mentre si assiste contestualmente ad un incremento della quantità di rifiuti che vengono inceneriti ?
A chi giova questa operazione ? Non certo ai cittadini di Piacenza. Se l'inceneritore fosse di proprietà comunale, si potrebbe accettare l'idea che a fronte di accurati controlli sulle emissioni, la quantità di rifiuti trattata possa aumentare con risvolti economici (riduzione tariffe, fornitura di servizi) a favore dei cittadini contribuenti. Ma certo facendo in modo di soppesare danni e vantaggi conseguenza della tecnologia industriale, in modo da ottenere il minimo danno possibile ed il maggior vantaggio ottenibile.
Ma come è noto Tecnoborgo è di proprietà per il 51% di Iren (società mista pubblico-privata) e per il 49% di Veolia (società privata). Qualcuno obietterà dicendo che il Comune di Piacenza è socio di Iren... Certo per una quota dell'1,7%....assieme a Finanziaria sviluppo utilities, società controllata dai Comuni di Genova e Torino (33%), Comune di Reggio Emilia (7,8%), Comune di Parma (6%), Finanziaria Città di Torino (7,4%), IntesaSanpaolo, Norges Bank, altri azionisti (investitori istituzionali e retale per oltre il 40%).
Considerato quindi lo scarsissimo ritorno economico per i piacentini, sarà necessario fare chiarezza su come lavora e con quali materie l'impianto di Tecnoborgo.
Nel frattempo sarà necesaria un attenta, precisa e costante azione di vigilanza e controllo delle emissioni dell'inceneritore, specie al camino, per monitorare PM 10-5-2,5 , ossidi di azoto NOx, anidride carbonica C02, diossine, benzoflurani, idrocarburi policiclici...
Quindi tornando alla domanda "a chi giova" ? La risposta è : forse ai genovesi e all'industria privata, ma non ai piacentini.
Filiberto Putzu, consigliere comunale del Comune di Piacenza
30 luglio 2015
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