Putzu: «Confermato l'aumento delle tasse»
A Piacenza i rifiuti costano cari. Con una tariffa di 205 euro a persona la città si situa ben al di sopra della media italiana, ferma a 181 euro. E a pagare di meno sono anche le città limitrofe, sia in Lombardia che in Emilia Romagna. Cremona, con 99 euro, si aggiudica la tariffa più bassa. A Brescia si sborsano 122 euro, a Pavia 168, mentre a Lodi 177. In Emilia Romagna, a Reggio Emilia, partner come Piacenza di Enìa, si arriva a spendere 181 euro.
Una tassa in più, quella dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che rinfocola la polemica sul «pericoloso aumento delle tariffe e balzelli vari» denunciato più volte da varie voci dell'opposizione in consiglio comunale.
«Il sindaco Reggi - incalza il consigliere comunale di Forza Italia Filiberto Putzu - aveva promesso in occasione dell'inaugurazione dell'inceneritore di Borgoforte nel 2004, e ribadito nel marzo 2005, che la tariffa sarebbe diminuita. L'impianto avrebbe dovuto infatti ridurre i costi di smaltimento. Ma ciò non è avvenuto», sentenzia Putzu.
«L'avvio ed il recente potenziamento dell'inceneritore - ricorda il consigliere - avrebbe dovuto conseguentemente ridurre anche i costi sostenuti dai cittadini che ne sopportano l'impatto inquinante. Non solo, ma il comune ha incamerato come "compensazione" dell'attività dell'inceneritore 2,2 milioni di euro per il biennio 2005-2006. Dove sono andati a finire questi soldi? Certamente non hanno contribuito alla calmierazione della tariffa; e neppure hanno influito i buoni risultati della raccolta differenziata».
Un problema che, per l'opposizione, va ben oltre la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti. Da quando si è insediata l'Amministrazione di centrosinistra, dichiara infatti il forzista, «si è passati da una pressione tributaria di 347 euro a cittadino, nel 2002 ai 546 euro del 2005, con un aumento del 58%. Siamo ben lontani dai valori d'inflazione medi».
E, cifre alla mano, solleva la questione dei parcheggi: «Per quanto riguarda i parcometri, l'introito incamerato dal Comune amministrato dal sindaco Roberto Reggi è aumentato nel periodo 2002-2006 del 400%». Nell'elenco figurano anche le multe, il cui introito è aumentato del 55%, «tralasciando - continua Putzu - gli aumenti di Ici, addizionale Irpef locale, rette di asili, scuole materne e mense scolastiche, servizi cimiteriali e via dicendo».
Dati incontrovertibili, assicura l'esponente berlusconiano, perché dichiarati dalla Giunta e certificati dai revisori contabili dei bilanci consuntivi.
«Certo, dirà qualcuno - chiosa il consigliere - i soldi delle tasse servono per migliorare la città. E la città non è migliorata con le 60 rotonde? Ma neppure questo è sostenibile perché le rotonde sono pagate al 50% dalla Regione e, in parecchi casi, da imprenditori privati». (Libertà del 18 agosto 2006)
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