Intervento in aula del Consigliere Comunale F.Putzu
CONSIGLIERE PUTZU (FORZA ITALIA)
Parto dalla premessa del documento programmatico che ci è stato consegnato, laddove, proprio all’inizio, si dice: “La Legge Finanziaria 2006 si concretizza in una nuova finanziaria che comporta il taglio di 20 miliardi di euro, di cui 11,5 miliardi di tagli alla spesa pubblica, 4 miliardi di spesa corrente e gli altri 4 indicati alla voce “sviluppo e solidarietà”.
Questa premessa è sbagliata perché non è affatto vero che i tagli sono di 20 miliardi, ma i tagli sono di 11 miliardi e mezzo, fonte “Il Sole 24 ore”, e “Cittadino.lex”, il sito più autorevole su Internet per quanto riguarda la legislazione corrente. Il testo della Finanziaria prevede una manovra di circa 20 miliardi di euro, con l’obiettivo di ridurre l’indebitamento netto di circa 11, 5 miliardi, pari a circa lo 0,8% del PIL, con il finanziamento delle spese incomprimibili di circa 4,5 miliardi, cui si aggiungono 4 miliardi per lo sviluppo e la solidarietà.
Inviterei, quindi, il relatore del documento a modificarlo o, per la prossima volta, a fare delle premesse più esatte, perché quello che ha detto è errato.
Per quanto riguarda la Finanziaria che oggi è stata con così forti tinte fosche descritta dal signor Sindaco, ricordo che pochi giorni fa, il 19 ottobre, è stata ipotizzata una riduzione dei tagli verso i comuni che potrebbero configurarsi in misura inferiore : del 5,2% e non del 6,7%. Questo in conseguenza del fatto che la Legge ora va al Senato e ci sono 3.300 emendamenti, molti dei quali verranno verosimilmente accettati e quindi è molto probabile che quello che è stato dichiarato in quest’aula oggi e nei giorni scorsi, principalmente dall’assessore Cacciatore, siano delle anticipazioni che prospettano una realtà molto differente da quella che effettivamente si configurerà.
Per quanto riguarda la manovra che colpisce i comuni, va ribadito il concetto che si tratta di una manovra obbligata per rispondere ai vincoli, a ciò che è stato concordato con l’Unione Europea ; la riduzione della spesa deve necessariamente coinvolgere tutti i livelli, dal centrale al periferico, nell’ambito di un concetto di condivisione. Vengono disaggregate, rispetto alla Finanziaria del 2005, le due voci : vengono considerate da una parte le spese correnti al netto delle spese di personale e di altre spese a favore di amministrazioni pubbliche. Vengono poi, al secondo punto, considerate le spese in conto capitale al netto dei trasferimenti alle amministrazioni pubbliche e delle operazioni finanziarie. La crescita per queste ultime spese in conto capitale era prevista e condizionata dalla precedente regola complessiva del 2%. Ora si stabilisce, ad iniziare dal 2006, una evoluzione annua pari al 4% rispetto l’anno precedente.
Gli obiettivi programmatici sono stabiliti sul consolidato al 2004; quindi viene considerato, per quanto riguarda la riduzione prospettata per gli anni 2006-2007-2008, quello che è stato il dato certo del 2004, non potendo tener conto del 2005 in quanto dato previsionale, spesso piuttosto aleatorio.
La condivisione è richiesta e si basa su molte considerazioni, una delle quali è che dal ’99 al 2004 il totale delle spese correnti degli Enti Locali è cresciuto di circa il 41%, mentre le spese correnti delle amministrazioni centrali sono cresciute del 18%, quindi con un differenziale di 23 punti percentuali.
Non solo, ma gli acquisti di beni e servizi degli Enti Locali è cresciuta del 24%, dal ’99 al 2004, contro una crescita dell’inflazione del 12%.
La spesa sanitaria, che non è toccata da questa Finanziaria, è cresciuta del 47% rispetto a una crescita del PIL del 22%. Dire che ci saranno ripercussioni sulla Sanità è assolutamente falso, perché questo non è.
Per quanto riguarda il controllo della spesa, e per rispondere a quello che ha accennato il signor Sindaco, l’ipotesi di controllo della spesa si concretizza : -con una riduzione di 6,2 miliardi dal bilancio dello Stato; -c’è un affinamento dell’accordo con le Regioni per il Comparto Sanità di 2,5 miliardi; -c’è il Patto di Stabilità interno, 3,1 miliardi a cui il Sindaco accennava -ed infine il pubblico impiego con 2 miliardi.
Quindi non è vero che i comuni, come hai detto tu, Sindaco, sono quelli a cui viene richiesto il maggiore sforzo perché è il bilancio dello Stato a sopportare per circa i 2/3 il totale della manovra. Tornando al discorso di condivisione, la Finanziaria viene predisposta in moda da rendere coerenti i flussi di spesa delle autonomie territoriali con gli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2006/2008, in relazione agli obblighi assunti in sede comunitaria.
Per le Regioni è prevista una riduzione nel 2006 e una crescita negli anni successivi, 2007-2008.
Per quanto riguarda gli Enti Locali, come giustamente detto, ma in parte, perché anche nella relazione si fa riferimento a 2 anni anziché 3, è prevista : - per le spese correnti, con esclusione di quelle di carattere sociale, una riduzione del 6,7 per il 2006, una riduzione ulteriore dello 0,3 per il 2007, come hai detto, e un aumento dell’1,9 nel 2008. -per quanto riguarda le spese in conto capitale, queste sono previste in aumento del 10% per il 2006, del 4% per il 2007, del 4% per il 2008. Dal complesso delle spese correnti, sia di regioni che di comuni, devono essere esclusie dal Patto di Stabilità le spese che si riferiscono al personale, sanità e anche le spese di carattere sociale, che rappresentano circa il 10% in tutta Italia della spesa corrente complessiva. Arrivo al punto ipotizzato dal signor Sindaco, che mi piace ribadire, perchè non è giusto e non è corretto che si ripeta che la manovra determinerà delle ripercussioni sul sociale, perché questo è escluso dalla legge che deve essere ancora, peraltro, approvata e definita e non si può quindi dire, come è stato già detto più volte, che a fare le spese della Finanziaria sarà il comparto del sociale. Ribadisco che è chiaramente specificato che deve essere esclusa dalla riduzione degli investimenti della spesa corrente il comparto del sociale. L’assessore Cacciatore, anche quest’anno, si è appoggiato al muro del pianto, che non è più a Gerusalemme ma da qualche anno sembra essere stato trasferito a Piacenza, a Palazzo Mercanti. L’assessore ha fatto anche una previsione di quelli che dovevano essere i tagli in base a questa Finanziaria, quantificando la riduzione al Comune di Piacenza in circa 5 milioni di euro. Adesso non ricordo se l’ho detto qui o l’ho detto alla stampa, comunque era un’ipotesi piuttosto bizzarra già all’inizio, assessore, perché, lo stesso giorno, Cofferati, sindaco di Bologna, che ha 400.000 abitanti contro i nostri 100.000, aveva ipotizzato per Bologna una riduzione di 10 milioni di euro. È chiaro che il quarto di 10 milioni non è 5, ma era 2,5. Non solo, ma a confortare questo mio dubbio, pochi giorni fa, esattamente il 9 ottobre, c’è stato un articolo che riporta delle previsioni della CGA di Mestre, che normalmente viene assunta come assolutamente esatta per quanto riguarda le sue previsioni, che mette Piacenza al terzultimo posto in Italia: siamo 70° posto per quanto riguarda la riduzione subite con la Finanziaria, rispetto alle 73 città italiane capoluogo. Si conteggia una riduzione di 2,2 milioni di euro e un taglio pro capite di 22, 69 euro.
Non penso che se i “ladroni” di Roma ci chiedono 22 euro in meno di spesa corrente, avremo tutto il disastro che è stato configurato in sede di relazione dal signor Sindaco!
Non so, assessore, perché Lei abbia detto alla stampa, in più riprese, che il taglio era di 5 milioni di euro. Ritengo che non sia per incapacità; spero non sia neanche per dolo perché, come Lei conosce, esistono delle leggi dello Stato, c'è anche l’articolo della Costituzione Italiana, il 97, che prevede che l’amministrazione pubblica deve essere super partes; quindi, quando si fanno le dichiarazioni non devono essere fatte in modo fazioso... Escludo il dolo, escludo l’incapacità. Forse è stato preso dall’entusiasmo per il ruolo che ricopre! La inviterei ad essere più preciso, anche perché nel 2004, a febbraio, Lei mi ha censurato su Libertà con le seguenti parole : "Al di là degli schieramenti politici e con tutte le difficoltà che ci possono essere a leggere, ma soprattutto a capire i bilanci, I numeri sono numeri, possono prestarsi a varie considerazioni ma almeno bisogna darli giusti !" Al di là che io quella volta non ho sbagliato, come Le ho già dimostrato in occasione del Bilancio Consuntivo del 2004, se anche avessi sbagliato, vedo che sbaglia anche Lei e quindi sono in buona compagnia!....
Per quanto riguarda il documento – e ho terminato – faccio mie le considerazioni del consigliere Mazza.
Vorrei qualche delucidazione in merito all’ICI, perché capisco da questa frase … “Capisco” si fa per dire ,perchè non si capisce la frase, è un italiano che lascia molto a desiderare, come la espressione precedente “molto migliore”. “Molto migliore” non si dice, Piazza, perché “migliore” è un comparativo e non esiste “molto, più” del comparativo. La parte in cui si parla dell’ICI, in effetti, è sibillina, perché si potrebbe intendere che l’ICI non venga ridotta, come è stato invece dichiarato e riportato immediatamente dalla stampa qualche giorno fa. E' stato fatto un incontro della Giunta con la maggioranza (non so se solamente i segretari di partito o tutti i consiglieri) e in questa riunione, del 25 settembre, tre erano i punti fermi tra cui : “Stiamo lavorando a una riduzione dell’aliquota ICI sulla prima casa. Oggi non è possibile quantificare l’abbassamento perché manca ancora l’impianto complessivo della manovra. Quello che posso anticipare è che non siamo certo nelle condizioni di introdurre un taglio massiccio”. Non ci aspettiamo un taglio massiccio, ma si vuole che venga confermato quello che è stato detto più volte e cioè che l’ICI sulla prima casa deve calare, anche perché mi sembra che ve lo siate detto voi tutti assieme il 25 settembre, che era un mese fa, non erano 10 anni fa!
Infine, per quanto riguarda il passaggio della relazione in cui si parla di ricerca di ogni possibile soluzione finalizzata a incrementare le disponibilità di risorse proprie, sia di natura tributaria che extratributaria, capisco che aumenterete qualche tassa. Se oggi, per la felicità anche della stampa, voleste anticipare quali tasse o tariffe incrementate, potremmo eventualmente discuterne. Grazie. (Consiglio Comunale del 25 ottobre 2005)
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