Quando nell'ottobre 2010 il sottosegretario all'Economia Luigi Casero viene a Piacenza e visita la mostra Geofluid accolto da tante autorità, fa tappa alla sede del Pdl, sua formazione politica d'appartenenza e prende parte a un aperitivo organizzato dal consigliere regionale Andrea Pollastri. Costo dell'aperitivo 500 euro, soldi pubblici.
E oggi che il consiglio regionale è nella bufera per i rimborsi ai consiglieri dell'assemblea legislativa e si dimette l'ex capogruppo del Pd, Marco Monari, emerge anche la voce di spesa del consigliere piacentino che, sentito nel merito, parla senza reticenza, diversamente dai altri colleghi (e così ha fatto con l'agenzia Ansa), ma minimizza.
«E' stato un piccolo rinfresco inerente alla mia attività, è un episodio del 2010, ho organizzato un momento al quale sono venuti simpatizzanti, iscritti, Casero ha fatto un passaggio al partito, abbiamo bevuto vino della Valtidone». Con un pizzico d'orgoglio per il marketing territoriale tra un'associazione che produce vino locale e l'allora sottosegretario all'economia.
Intanto tutti i capogruppo del consiglio regionale sono sotto indagine e si vanno spulciando le voci di spesa, un'altra che riguarda Pollastri - il quale non è indagato - è l'affitto della sede di rappresentanza di via Calzolai, fronte-strada come un ufficio elettorale. Da che è stato eletto, Pollastri qui accoglie e ascolta i cittadini in giorni fissi.
Il consigliere rubrica tutta la vicenda sotto la voce di un'attività istituzionale e nel caso dell'aperitivo, la giustifica come spesa di rappresentanza sulla quale «i revisori dei conti non hanno avuto nulla da ridire». Sarebbe facile osservare che in tante regioni i revisori dei conti non hanno avuto nulla da ridire su caterve di rimborsi insostenibili.
A Pollastri chiediamo invece quale beneficio hanno avuto, a suo parere, i cittadini della regione dall'aperitivo con Casero. Risposta: «Non mi sento in imbarazzo ma assolutamente tranquillo, tutte le spese erano inerenti alla mia attività di consigliere e documentate. Si prende un aperitivo, spiego una mia iniziativa o proposta, non vedo nulla di male è la vita del consigliere regionale sul territorio. Mi sono attenuto alle procedure e alle norme regolamentari. Ho poi sempre avuto un contatto con i cittadini, continuo e costante».
Pollastri, insieme ai consiglieri Marco Carini (Pd) e Stefano Cavalli (Lega) era già finito nel mirino dei rimborsi di viaggio che arrivavano anche a 40 mila euro l'anno, frutto di un sistema regionale lontano anni luce dai rigori della spending review. Pat. Sof. LIBERTA' 06/11/2013
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