Lontani da Piacenza perché in Giappone i leader del centrosinistra ricercano una via d'uscita sempre

Tutto è pronto per la partenza. Prima di imbarcarsi per il Giappone, proprio mentre il centrodestra ufficializza il suo candidato i telefoni della delegazione di centrosinistra in partenza per il Sol Levante prendono a squillare. Sul filo corre una proposta che vorrebbe chiudere il capitolo delle polemiche e uscire alla meglio da una strettoria in cui tra veti e sondaggi la coalizione si dibatte da più di un mese. L'ipotesi avanzata dal sindaco Roberto Reggi avrebbe visto la candidatura di Giuseppe Sidoli alla presidenza e quella di Marco Carini alla vicepresidenza.
La soluzione viene subito bocciata dai Ds, ma anche i Piacentini con Reggi non fanno salti di gioia e pare che lo stesso Carini non abbia risposto con entusiasmo. Anzi. Alla base della proposta la presa d'atto che dal sondaggio (di cui peraltro ancora non si sono ufficializzati i risultati) sarebbe emersa una sostanziale parità e così l'idea era quella di tenere insieme le due candidature per rafforzarle. L'idea lanciata da Reggi, come si diceva, non è piaciuta ai Ds che proseguono sulla linea di rivendicare una candidatura per la prova elettorale di giugno. Richiesta uguale e contraria viene però dal presidente uscente della Provincia Dario Squeri che resta irremovibile sulla candidatura di Sidoli.