«Il mio predecessore ha ereditato il primo posto in classifica, io il 57esimo. Non è un bell'affare».
E' la prima battuta a caldo del sindaco Roberto Reggi nel commentare i risultati dell'indagine 2002 del Sole 24 Ore che colloca Piacenza piuttosto in basso nella graduatoria sulla qualità della vita delle città italiane. Il riferimento è al brusco passaggio che in quattro anni ha visto la nostra provincia scendere dal primo posto del '98, l'anno in cui Gianguido Guidotti vinse le elezioni per Palazzo Mercanti, al 57esimo del 2002[b. Una tentazione troppo forte per Reggi, divenuto sindaco quest'anno: non ha resistito a una lettura dei dati che porta sul banco degli imputati i quattro anni di amministrazione di centrodestra, colpevole - questa la tesi, nemmeno tanto implicita - di aver dilapidato un patrimonio di benessere appunto, di qualità della vita. Non a caso il sindaco, tra i tanti indicatori dell'indagine, ha voluto rimarcare quello sulla percezione, nella popolazione, del miglioramento della qualità della vita negli ultimi tre anni. E' stato introdotto solo in questa indagine 2002, e colloca Piacenza al 70esimo posto (sulle 103 province italiane), indice che, ha lasciato intendere Reggi, chi ha amministrato fino a ieri non ha lasciato un gran segno.
Ambiente, infrastrutture, sanità, criminalità, sono i quattro punti di maggiore debolezza evidenziati dalla classifica per la nostra provincia, quelli su cui, secondo il sindaco, occorre darsi più da fare per risalire la china: «Dobbiamo lavorare molto su questi temi che, del resto, in campagna elettorale erano stati sottolineati ampiamente. Occorre cercare di utilizzare i nostri pregi, come l'alto tenore di vita e la produzione di ricchezza, non solo per consumi in generi di svago, ad esempio andare al ristorante o in palestra, ma per migliorare i servizi, l'ambiente, la sicurezza». Il sindaco tiene anche a fare presente come certi dati siano strutturali per Piacenza: ad esempio l'alta presenza di anziani che porta a elevate percentuali di decessi per tumore, oppure le penalizzazioni dovute al negativo fattore climatico. Valutazione positiva, da parte di Reggi, sul numero di neonati, che ci vede al 32esimo posto: in realtà nell'indagine 2001 figuravamo meglio, 22esimi, mentre in effetti nel 2000 eravamo più indietro (46esimo posto). Tra le priorità da qui in avanti, l'azione sul fronte della sicurezza, «con un più capillare presidio del territorio. Quanto alla nota dolente delle infrastrutture, il sindaco conta di riuscire a ottenere risultati recuperando il maggior numero di risorse finanziarie dai livelli di governo superiori, Stato e Regione.
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