Indagine sugli appalti del verde pubblico, blitz in Comune della Guardia di Finanza.
Dalla "giungla" nei parchi e aree verdi, alla visita degli investigatori. Sul verde pubblico si sono ora accesi i riflettori della Procura della Repubblica di Piacenza. Blitz della Guardia di Finanza in Comune nella primissima mattinata del 5 giugno. E' ormai certo si tratti di un'indagine relativa alla gestione del verde pubblico che negli ultimi mesi è finita al centro di ampie polemiche per i ritardi e per l'assegnamento degli appalti.
Il bando cone é noto è stato diviso in due lotti, per un totale di 4,8 milioni di euro. L’assessore competente, finito nel mirino delle minoranze (Pd, Movimento 5 Stelle e Liberi hanno chiesto le sue dimissioni), è Paolo Mancioppi, in quota Lega.
Lo scorso 11 maggio, di fronte alle sempre più numerose critiche dei cittadini di ogni quartiere della città, era stato il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, a denunciare la situazione chiedendo che si facesse luce individuando "i responsabili di inammissibili ritardi" e chiedendo al sindaco di attivarsi "affinché siano individuate le evidenti responsabilità, di natura tecnica come di natura politica che si sono verificate e si perpetuano al riguardo, e che conseguentemente chi ha sbagliato, paghi".
Lo stesso giorno il sindaco Patrizia Barbieri intervenne per la prima volta sulla questione. "È una situazione incresciosa che purtroppo come Amministrazione ben conosciamo e da giorni stiamo già verificando con gli uffici dei vari settori interessati se e dove siano rintracciabili le responsabilità di questi evidenti ritardi. Sono mortificata di quanto sta accadendo,..... le criticità che si registrano sono fonte per me di grande dispiacere e di rincrescimento nei confronti di tutta la cittadinanza".
Il 14 maggio il Comune affidò il primo lotto alla Cooperativa Sociale L’Orto Botanico di Alseno per un importo di 1.219.140 euro (IVA esclusa ed oneri di sicurezza inclusi), fino al 2021, con un ribasso sull’importo a base d’asta del 12,55%. La ditta prende in cura il verde della parte ovest della città, rispetto all’asse stradale Viale Risorgimento-Via Cavour-Corso Vittorio Emanuele-Via Genova-Via Vittorio Veneto-Strada Agazzana.
Il 17 maggio, il secondo lotto le aree verdi comunali della parte est della città. L’appalto è stato aggiudicato alla Rti costituita dalla cooperativa Cuore Verde di Cremona (mandataria), Suardi srl, Riva Giardini e Bergamelli, per un importo contrattuale di 1.828.846,29 euro con un ribasso del 26,33% sull’importo a base d’asta, ottenendo dalla somma dell’offerta qualitativa con quella economica un punteggio complessivo di 98,00 su un massimo di 100 (78 su 80 per la parte qualitativa e 20 su 20 per la proposta economica). La soccombente ditta piacentina "Geocart" aveva annunciato la volontà di presentare un ricorso, ritendendo priva dei requisiti la vincitrice del bando.
Le ditte aggiudicatarie si sono messe al lavoro per arginare l’emergenza in città, ma le critiche non sono cessate in merito ancora ai ritardi e alla qualità del lavoro svolto (sfalcio senza rimozione dell'erba tagliata).
Oggi trapelano notizie non omogenee su eventuali indagati e su chi abbia denunciato ipotetiche irregolarità avviando così il lavoro della Procura. Le opposizioni rilanciano le accuse, contestando all'assessore Mancioppi sia il mancato controllo sul bando e relativo appalto, sia dichiarazioni dello stesso in cui si parlava di consistenti risparmi economici che in realtà non sarebbero reali. Continua per l'assessore leghista una lenta graticola, che tuttavia non sembra scalfire il suo rapporto di fiducia con il sindaco Barbieri.
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