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Quel treno "S1" che Piacenza vorrebbe.

"Andava a piedi da Lodi a Milano per incontrare la bella Gigogin" cantava il Quartetto Cetra al Festival di Sanremo nel 1954.
Io da Lodi a Milano sono invece andata in treno con l'S1 della società Trenord, la società esclusivamente dedicata al trasporto pubblico locale su ferro della Lombardia, la regione più "mobile" d'Italia (650.000 viaggiatori al giorno, circa 180 milioni l'anno).
Perchè ho fatto questa cosa, per nulla originale?
Perché in questi mesi mi sto occupando della questione del collegamento Piacenza-Milano, tema assai caro a molti, a cominciare dalla Pubbliche amministrazioni e dalla CCIAA e che il neo presidente di Confindustria Piacenza Emilio Bolzoni ha indicato come una delle questioni focali del suo programma di attività.
Raccogliendo informazioni e dati, che sicuramente gli addetti ai lavori conoscono perfettamente e tanti altri, come i pendolari, imparano sul campo, ho appreso che in Lombardia, alla crescente domanda di mobilità pubblica dei cittadini si è data una risposta veramente corposa.
Nel mio breve viaggio ho utilizzato una delle tante soluzioni che sono state messe in campo per offrire, come si può leggere sul sito di Trenord "una risposta adeguata, garantendo a chi si muove ogni giorno per studio o per lavoro sulla nostra rete ferroviaria più qualità, più comfort, più puntualità, più informazione".
Così, dopo la raccolta dati, ho voluto fare una prova sul campo e per la mia - mi rendo conto - piccolissima e limitata verifica, ho scelto la soluzione che mi è sembrata più innovativa, ovverosia un treno con caratteristiche di metropolitana.
L'S1 è infatti una delle linee S che costituiscono il Servizio Ferroviario Suburbano, che collega la città di Milano con i comuni limitrofi in provincia e fuori provincia.
Gli orari dei treni sono cadenzati integrati, ovvero sono studiati e costruiti in modo da offrire un numero maggiore di coincidenze, con il minor tempo di attesa possibile.
La linea S1, quella appunto che ho sperimentato, congiunge la stazione di Lodi a Saronno, passando per Milano Rogoredo, il passante e Milano Bovisa.
Una corsa ogni mezz'ora, tutto il giorno, tutti i giorni, dalle 5.53 alle 20.53 da Lodi e dalle 6.08 alle 20.08 da Saronno.
Così sono partita da Lodi con l'S1 23160 alle 10,23. Il treno è partito in orario; ha fatto le fermate previste di Tavazzano, San Zenone, Melegnano, San Giuliano, Borgo Lombardo, San Donato e Rogoredo percorrendo la normale traccia ferroviaria. A Rogoredo si è infilato nel cosiddetto passante ferroviario, una galleria che attraversa la città da nord-ovest a est dove confluiscono molte delle "linee S" raggiungendo una frequenza media di 6 minuti, con la funzione di distribuire il traffico dei passeggeri sulla rete di metropolitane e le linee di forza in superficie.
Il treno si è così trasformato in metropolitana con le fermate Porta Vittoria, Dateo, Porta Venezia, Repubblica, Porta Garibaldi, Lancetti e Bovisa.
Non sono andata fino a Saronno, perché da piacentina mi interessava verificare il servizio su Milano.
A Bovisa, peraltro c'è una delle sedi del Politecnico, probabilmente frequentata dai nostri studenti.
Ho trovato un treno puntuale, pulito e confortevole, condizionato al punto giusto, con informazioni precise e chiare, sia in italiano che in inglese. L'interconnessione con le altre modalità di trasporto è garantita poiché, come tutti sanno a Rogoredo, ma anche a San Donato, è possibile già entrare nella rete delle metropolitane, così come in ogni stazione servita da questa traccia.
La linea S1 è una delle 10 linee S che costituiscono il servizio ferroviario suburbano.
Questo servizio è gestito da TRENORD
, la società nata a maggio 2011 dalla fusione di Trenitalia (Divisione Regionale Lombardia) e Le NORD (Gruppo FNM). al termine di una lunga sperimentazione che ha permesso di verificare sul campo la possibilità di razionalizzare e ottimizzare il servizio ferroviario regionale.
TRENORD gestisce 42 linee regionali e 10 suburbane nel territorio lombardo, oltre al servizio di collegamento aeroportuale Malpensa Express.
Duemila corse quotidiane e 600.000 viaggiatori al giorno. Su di esse transitano circa 3,8 miliardi di passeggeri/km annui, che in larga misura confluiscono verso il nodo di Milano.
Questo però è solo un tassello del grande lavoro che la regione che sta al di là del Po ha concepito e sta realizzando per step successivi (basta guardare quali sono i piani previsti al 2015 ed al 2020): un sistema di collegamenti che rende Milano simile alle grandi capitali europee, a cominciare da Parigi e dalla sua rete RER.
Basta guardare la cartina qui a fianco per rendersi conto del fatto che quasi tutte le città della regione sono collegate. Ma lo è anche Novara, che non è in Lombardia.
Piacenza, che si trova a 60 km dal capoluogo lombardo, può e deve rientrare in questa rete? Quali benefici e quali opportunità potrebbero derivare al nostro territorio da un collegamento efficace ed efficiente?
Ritengo che chi sta lavorando a questo progetto queste domande se le sia fatte e si sia già dato una risposta.
Come raggiungere l'obiettivo è una questione che lascio naturalmente ai tecnici.
Semplicemente desideravo condividere con i tanti lettori di Libertà alcune informazioni che mi sono sembrate assai interessanti.
ATTILIA JESINI Vice Direttore Confindustria Piacenza

da LIBERTA' del 24/07/2011



Cambierebbe la vita di 12 mila pendolari.
Aprirebbe grandi possibilità di crescita per Piacenza e tutta la provincia


Pubblichiamo un brano - quello dedicato ai collegamenti con Milano e ad Expo 2015 - della relazione che Emilio Bolzoni, il nuovo presidente di Confindustria Piacenza, ha tenuto il 29 giugno alle 66ª assemblea degli industriali piacentini all'Alberoni

Collegamento con Milano. E' l'ultimo progetto. Vedete la rete della metropolitana milanese con i collegamenti con le città nel raggio di 60Km da Milano.
Questo è infatti il progetto che verrà realizzato entro il 2015 e che vedrà tutte le città collegate con una rete suburbana che passa sotto la città di Milano e si intreccia in modo molto efficace con la rete metropolitana.

Buona parte di questi collegamenti sono già oggi in funzione. E' già in funzione il collegamento con Novara che come tutti sapete non è in Lombardia ma in Piemonte.
Non si tratta quindi di una decisione relativa solo alle città lombarde. Splendido lavoro. Molto efficiente e lungimirante.
Qual è l'unica eccezione alla regola applicata nel definire il piano? Piacenza.
La linea che scende verso Piacenza si ferma infatti a Lodi. Ripeto: tutte le città nel raggio di 60 Km da Milano avranno un eccellente collegamento con Milano entro il 2015 tranne Piacenza.
Non sono certamente il primo a parlare di questo progetto e cioè del progetto di un collegamento efficace con Milano.
In tanti prima di me hanno lavorato e stanno lavorando su questo progetto.
Vorrei solo aggiungere la mia voce per dire che un efficace collegamento con Milano cambierebbe la vita di 12.000 pendolari piacentini e aprirebbe grandi possibilità di crescita per la nostra bella città e bella provincia.
Dobbiamo quindi di nuovo fare sistema.
Fare uscire una voce univoca forte e decisa. L'eccezione di Piacenza deve rientrare.
Anche Piacenza come tutte le altre città dell'hinterland milanese deve essere collegata con altrettanta efficacia. La responsabilità di questo progetto sarà del vice presidente Nicola Parenti.
E veniamo ad EXPO 2015. Gli anni del mio mandato saranno segnati dalle attività che il nostro territorio metterà in pista per agganciare il grande evento dell'EXPO 2015 che si realizza a 60 km dalla nostra città.
E' superfluo ricordare che si tratta di una grande opportunità che dobbiamo giocare al meglio.
Il tema - Nutrire il pianeta - non ci coglie impreparati. Abbiamo prodotti, abbiamo natura, abbiamo cultura, abbiamo stile di vita da proporre e da condividere.
Siamo accomunati nello stile mediterraneo nell'alimentazione come stile salutare, poco costoso e con una grande attenzione alla qualità, potrebbe dare un impulso internazionale ai nostri prodotti e dare visibilità alla nostra terra e alle nostre città.
L'Italia tutta intera ha una immagine internazionale dal punto di vista del buon cibo che è inarrivabile. L'Expo rappresenta una grande occasione per ribadire questa immagine ed accrescerla. L'Expo è la vetrina.
Confermo quindi la massima disponibilità a collaborare con le Istituzioni per definire insieme i progetti da costruire e realizzare per cogliere questa irripetibile occasione. Siamo in tempo per farlo.
Il Vice Presidente Giuseppe Colla ha accettato la responsabilità di questo progetto con l'aiuto di Roberta Marazzi che avrà la delega dal gruppo Giovani.
EMILIO BOLZONI, Presidente Confindustria Piacenza

da LIBERTA' del 24/07/2011


pubblicazione: 24/07/2011

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Categoria
 :.  ECONOMIA Piacenza
 :..  Marketing territoriale



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