La nostra provincia "sfrattata" dalle eccellenze dell'Emilia Romagna
Dalla decima alla ventiquattresima posizione.
Dopo la discesa dell'anno scorso (quando fu sfrattata dal podio delle prime cinque città italiane) sul versante della qualità della vita Piacenza registra un altro capitombolo.
La fotografia che consegna la ricerca 2008 di Italia Oggi è per la nostra provincia quella di un territorio dove la consistenza del tessuto economico tiene duro, ed insieme regge il tasso di occupazione.
Un territorio in cui l'argomento ambiente recupera diverse delle posizioni perse negli ultimi anni, ma che mostra anche una ineluttabile perdita su alcuni capitoli essenziali: tenore di vita, servizi (scuola, sanità, per esempio), corsa dei prezzi. Un'immagine assolutamente in chiaro scuro, da affidare agli esperti, affinchè ne riconsegnino una lettura efficace e soprattutto analitica.
L'indagine di Italia Oggi, realizzata con la consueta ricchezza di indicatori e di tavole di confronto da Augusto Merlini e da Alessandro Polli (La Sapienza di Roma) assegna per la prima volta al territorio di Piacenza un non invidiabile primato, in ambito regionale.
Dell'Emilia Romagna, infatti, Piacenza è per la prima volta l'unica provincia ad essere esclusa dal "gruppo 1", la cosiddetta testa di serie della classifica. In sostanza, guardando la cartina delle province italiane disegnata dai ricercatori in base alla qualità di vita, l'Emilia Romagna si associa al motore italiano dei territori del nord-est. Fatta eccezione tuttavia proprio per Piacenza (e, al capo opposto, Rimini), più assimilabile per qualità di vita a certe province lombarde. Il tonfo biancorosso registrato dall'ultima indagine, sostanzialmente, ci dice che la qualità della vita a Piacenza, da "buona" come era stata giudicata nelle precedenti ricerche, è diventata "accettabile". Ciò, ovviamente, sulla base del monitoraggio e degli indicatori prescelti, che hanno assegnato punteggi per ognuno dei capitoli messi sotto alla lente.
Otto i settori investigati, la cui sommatoria ha decretato per Piacenza la discesa in classifica: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi, tempo libero, tenore di vita. Affari e lavoro, si diceva, mostra comunque per il territorio locale la continua tenuta degli indicatori. In tempi di crisi strutturale come oggi non è poco, anche se occorre registrare un piccolo scadimento patito anche da questo ambito (Piacenza è scesa dal quinto all'ottavo posto). Bene per Piacenza anche il capitolo dell'ambiente, dove la Primogenita recupera ben 34 posizioni, risalendo dal 46esimo posto al dodicesimo. Un dodicesimo posto di assoluto riguardo, dove il recupero principale è stato indotto dal balzo in avanti del verde pubblico e del trasporto pubblico, mentre altri indicatori vitali del capitolo - come la produzione rifiuti o i consumi idrici - continuano a descrivere un territorio in cui la coscienza ecologica deve purtroppo crescere ancora. E c'è un terzo ambito in cui Piacenza ha guadagnato posizioni, quello della criminalità, nel senso che ha visto migliorare in maniera consistente la positività della prevenzione e del contrasto al fenomeno. Dalla 75esima posizione siamo saliti alla 50esima, ovvero siamo a metà classifica. Un recupero già spiegato da altre ricerche di alcuni giorni fa in termini di riduzione di scippi, borseggi e rapine, a livello locale, dato quindi confermato dalla ricerca di Italia Oggi. Un risultato, come già le forze dell'ordine piacentine avevano avuto modo di analizzare, frutto di un articolato gioco di squadra tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizie locali, prefettura. Anche se, purtroppo, nel capitolo criminalità della ricerca di Italia Oggi compaiono fenomeni - vedi estorsioni, reati connessi allo spaccio, violenze sessuali - che purtroppo stanno mostrando la loro virulenza. Simona Segalini, LIBERTA' del giorno 8 dicembre 2008
SANITA' E ISTRUZIONE, CAPITOMBOLO DEI SERVIZI.
Ventidue studenti mediamente per classe di scuola media superiore, e dal 64esimo posto scivoliamo al 73esimo (ad Aosta, capolista, sono 18, quattro in meno). Quaranta medici ospedalieri ogni 100 posti letto, e nella classifica andiamo al 94esimo (eravamo al novantesimo). Restiamo molto in basso per un altro indicatore: inchiodati all'86esimo posto per il numero di professori ogni 100 studenti. Nella classifica finale dei servizi la performance di Piacenza è la peggiore delle otto macroaree d'indagine. Ci piazziamo al 74esimo posto, perdendo in un colpo quasi una trentina di posizioni (occupavamo la numero 46 nel 2007). Ogni mille abitanti i piacentini dispongono di 4,02 posti letto, il che equivale a stare fermi al 42esimo posto della classifica (la capolista, Crotone, ne ha 9,18). Sempre spigolando tra gli indicatori dei servizi sanitari, in questo caso, Piacenza precipita in fondo alla classifica per il numero di medici ogni 100 posti letto: 40,49, contro gli 83,69 di Grosseto o i 78,10 di Rieti, le capoliste. I sistemi di monitoraggio per l'aria ci posizionano al 34esimo gradino, diminuiscono le operazioni di phone banking, mentre restano ad un alto livello di guardia, nel territorio piacentino, gli sportelli bancari (ambito in cui abbiamo guadagnato una posizione, arrivando alla 19esima). A fronte del capitombolo subito dai servizi (che invece nella precedente edizione del report di Italia Oggi avevano compiuto un balzo in avanti) occorre registrare la buona prestazione di Piacenza nell'area dell'ambiente, dove abbiamo scalato dal 46esimo al 12esimo gradino. A spingerci così in alto, stavolta, non purtroppo gli indicatori che farebbero presumere un'accresciuta coscienza ambientalista: i consumi idrici pro capite (231,51 litri) ci relegano comunque alla 96esima posizione relativa, e la produzione di rifiuti (732 chilogrammi per abitante all'anno) non modica, anzi in crescita, ci fa scendere all 91esimo gradino (eravamo all'88).
Gli indicatori che invece ci hanno consentito il salto in avanti nella generale tranche dell'ambiente hanno a che fare con le infrastrutture. Per esempio, in una classifica nazionale delle isole pedonali guidata non a caso da Venezia Piacenza risulta al 14esimo posto (0,61 metri quadrati per abitanti). Eccellenza ancora piacentina per le piste ciclabili: dai dati della ricerca la Primogenita sta all'ottavo posto (anche se perde due gradini), con 20,87 metri per abitante. In miglioramento la Ztl, con 6,48 metri quadrati per abitante (guadagniamo due posizioni, salendo al 15esimo). Autentica zampata quella messa a segno dal verde pubblico (anche se qui c'è da mettere in nota il fatto che i dati della ricerca si fondano su precedenti analisi di Legambiente, e come abbondantemente già scritto, era avvenuta una confusione sui numeri richiesti e i numeri trasmessi per la rilevazione). Fatto sta che ogni piacentino, secondo Italia Oggi, dispone oggi di 13,77 metri quadrati di verde, e ciò ci ha fatti salire alla trentesima posizione (dalla 69). E anche l'uso del trasporto pubblico è risultato in aumento: siamo a quota 83,77 passeggeri per abitante, in netta salita verso la vetta. Quanto a tempo libero e strutture Piacenza subisce anche qui una leggera erosione, anche se la voce spese per spettacoli sia sportivi che musicali e teatrali, e pure intrattenimenti in generale, è rimasta inalterata. Tra gli elementi di antica e nuova riflessione emersi dall'indagine, da una parte l'elevato tasso di immigrazione conosciuto da Piacenza, dall'altra, purtroppo, l'aumento nel numero dei suicidi (6,43 ogni 100mila abitanti). sim.seg.
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